-Ma parlavi di essere indipendente, di non aver bisogno di qualcuno che ti difendeva-

-Evidentemente mi sbagliavo. Ho capito che, nonostante il tuo caratterino, sei il mio punto fermo. Precisamente sei l'unico in questa situazione caotica. Tu vedi come perdo facilmente la lucidità, abbandonandomi a comportamenti che non sono da me. Ho bisogno di te, adesso. Perciò vieni giù e affrontiamo i problemi di petto, non fuggendo come stai facendo ora-

-Sì- cede.

Wow, è questa la sensazione che si prova a convincere qualcuno? È stato pure facile, stranamente. Ha mollato subito. Non è da lui.

-Sei stanco, vero?- lo abbraccio. -È normale. Resisti per me, per favore. Sei o non sei il mio cucciolone? Fai questo sforzo per me-

-Solo perché sei tu. Come faccio a resisterti?-

-Non lo fai, il tuo cuore è di mia proprietà e ci faccio quello che voglio-

-Basta che non me lo rompi-

-Andiamo!- scendiamo le scale mano nella mano.

Nonno sta parlando con Timothy, che è a petto scoperto.

-Sì, questo è il mio tatuaggio. Ho alcuni poteri che però evito di usare- confessa. -La mia famiglia non lo sa, sennò sarei già da qualche parte del mondo. Me ne sto così bene lì, senza nessuno che mi disturba-

-Ah, sentilo!- esclama Cayden.

-Scusa se non te l'ho detto. Qua posso perché teoricamente siamo al sicuro, o no?-

-Sì, sì- conferma mio nonno. -Siamo al sicuro. Tu Aaron invece? Dovresti avere qualcosa anche tu-

-Credo di no- è triste. -Ne dubito fortemente-

-Dubiti perché non sai. Vieni qui signorino- lo fa alzare in piedi e gli ordina di avvicinarsi.

Mi siedo sul divano, in parte a Tim.

-Davvero un bel tatuaggio. Non come il mio-

-È semplice ma carino-

-Sembra un marchio!- sbuffo. -Seriamente, guardalo!-

Glielo mostro.

-Allora?-

-No-

-Invece sì, ti dico. Se l'avessi tu sulla tua pelle cambieresti idea. Inoltre non l'ho nemmeno voluto avere io. È qui e basta. Non so nemmeno da quanto e il perché, sfigatamente. L'unica cosa che so è che mi fa male quando qualcuno a cui voglio bene è in pericolo e gli viene fatto del male-

-Ha una certa utilità Kyla. Perché ti lamenti?-

-Calmi, calmi- ci interrompe mio nonno. -Non è il momento di discutere di questi argomenti. Vorrei un po' di silenzio per capire i segreti di Aaron-

Ci ammutoliamo di colpo.

Nonno sta squadrando da capo a piedi e viceversa Aaron.

Cosa sta vedendo in lui?

Passa il tempo e non succede niente. Niente di niente.

-Certo!- esclama improvvisamente. -Tu produci energia, ovvio! Ecco perché sento questa connessione-

-Come?- Aaron è incredulo. Lo sarei anch'io al posto suo. Sinceramente però, a cosa serve questa sua capacità?

-E con questo forse riusciremo a risolvere il vostro problema, se è sufficiente. Piccoletto, sei forse perfetto! Potresti essere il tassello mancante- è raggiante.

Si alza e lo trascina con sé.

-Cayden, avvicinati- dice. -Signorino, ascolta bene. Ora tu metti le tue mani sulle sue tempie, mentre Kyla eseguirà la sua magia. Dovresti fornirgli abbastanza energia da rimpinguare quella che il talismano prende-

Ma, scusa, Cayden non doveva assorbirla? Sto zitta, non vorrei sparare una cazzata.

-Vai- mi ordina, consegnandomi il talismano.

Aspetto che Aaron si metta in posizione e poi pronuncio le famose parole.

-Eliotropio e Ossidiana, pietre del mio destino, permettetemi di separare-

-Basta, argh- urla.

Addirittura prima, stavolta.

-Come è possibile?- chiede mio nonno.

-Lo so io- rispondo. -Lui assorbe la mia energia, non va a fornirmela. È questo il problema, in realtà-

-E dirlo prima no?- mi guarda malamente.

-Avevo paura di essermi ricordata male-

-E ora che posso fare?- si butta sulla poltrona frustrato.

-Qualcosa che assorba l'energia in eccesso?- domando.

-Fosse così facile. Non conosco niente. Tocca usare voi due- indica Tim e Aaron. -O voi oppure una soluzione estrema, alla quale spero di non arrivare però. Ne dubito fortemente comunque. Non ve ne parlo, è inutile. Prima facciamo questa-

-E cosa sarebbe?-

-Sfruttiamo i vostri segni zodiacali per rafforzare il talismano e la stessa Kyla. Dovrete essere nel pieno delle vostre energie-

-E se Cayden andasse lontano?- propongo.

-Non risolvi così il problema- mi risponde. -Va affrontato, non aggirato-

-Ok-

-Facciamolo- mi prende il talismano e lo osserva. -Mi servono l'Eliotropio, l'Ossidiana e l'Onice, sono le tue pietre, giusto?-

-Sì-

-La Fluorite posso anche toglierla- la disincastra. -E le altre pietre con te toglile e mettile qui- indica il tavolino, dove prima mi aveva fatto sedere. -Anche se voialtri avete pietre, dovete consegnarmele- Cayden gliele consegna.

Vedo il ciondolo che gli ho regalato. Che bel ricordo di quel giorno, quando sembrava essere tutto perfetto. La quiete prima della tempesta.

-Togli anche quell'orologio- allunga la mano.

Me lo sfilo delicatamente. Guardo l'ora prima di consegnarglielo. È mezzogiorno passato.

-So cosa stai pensando, Rosy. È ora di mangiare già, ma prima questo, che è più importante. Se finiamo presto, mangiamo presto, perciò concentrati-

Non dureremo tanto, lo so. Ma non importa, possiamo farcela.

Solo ora sto riflettendo però. Come mai il mio tatuaggio non mi segnala che Cayden sta soffrendo? Forse perché è vicino a me o perché è a causa mia?

Non ho mai capito come funzionasse perché non è mai successo, che io ricordi. Quindi, beh...

-Allora, Kyla, tu al centro- mi ordina. -Stringi forte il talismano tra le due mani, mi raccomando. Voi tre, mettetevi intorno a lei. Sollevate le braccia e toccatevi i palmi. Vi metterò tra di essi una pietra, quindi, lasciando sempre la mano aperta, tenetela bene, senza farla cadere-

Ci posizioniamo.

-Chiudi gli occhi. Appena senti una scossa, resisti. È normalissimo. Voi, siete pronti?-

Chiudo gli occhi mentre vedo nonno mettere le pietre. Tra Timothy e Cayden mette l'Eliotropio; tra il primo e Aaron c'è invece l'Ossidiana; nell'altro buco ovviamente l'Onice Nera. Sembriamo pronti.

Stringo forte il talismano. Si sta scaldando. Dentro di me mi sento bruciare, ma nessuna scossa. Resisto lo stesso. Finalmente la sento, ma mi gira la testa. Non ho più contatto col terreno, lo perdo. Anche se ho gli occhi chiusi, vedo bianco. Non dovrebbe essere nero?

Rimango concentrata.

Il talismano vorrebbe sfuggirmi di mano, ma non glielo permetto. Sono più forte di lui, resisto. Sono una guerriera, non mi batterà.

Una, due, tre scosse. È difficile resistere sinceramente.

Poi, d'improvviso, un gelido assurdo e mi sento un vuoto nero. Mi sembra di venire avvolta da un vortice e perdo contatto con il mio corpo.

Il bianco pian piano diventa nero e credo di aver perso il talismano, finché non ragiono più.

Se il destino vuole...Where stories live. Discover now