Mi libera e apre la porta. Scendiamo che sono appena le sei e mezza. Non avevamo nemmeno prestato attenzione all'ora.

-Guten Morgen. Ah, scusate! Siete voi. Buongiorno. La colazione vi aspetta di là-

In sala il buffet è già pronto. Come è possibile questa abbondanza di cibo con pochissima gente? Prendo un po' di tutto, sotto lo sguardo di Cayden, che sembra non approvare quello che sto facendo. Quando ci sediamo gli spiego che devo mangiare perché non so quando mangeremo di nuovo. Lui, senza dire nulla, si alza e va a prendere altro. Sorrido.

-Eccomi- si siede. -Hai ragione-

-Vorrei parlarti di una cosa-

-Ti ascolto-

-Vorrei lasciare qui il mio telefono. Anche se è spento, non sono tranquilla-

-Per quello hai urlato stanotte? Incubi?-

-Ho urlato? Comunque sì-

-Già-

-Tu invece borbottavi frasi senza senso-

-Compensavo-

-Eh, proprio-

-Va bene. Li lasciamo qua-

Tira fuori dalla tasca della felpa il suo smartphone. Gli toglie la cover e se la rinfila dentro. Io non ho niente dentro la cover, posso lasciarla qui.

Kristopher si avvicina, come se avesse capito che avevamo bisogno di lui. Si siede nella sedia libera in parte a Cayden.

-Allora siete pronti? Il tempo non è favorevole nemmeno oggi però. Vi ho controllato bene le gomme. Sono quattro stagioni, ma vi ho messo lo stesso le catene. Dovete andare dove?-

-Trento, forse- risponde Cayden.

-Due ore e mezza di solito. Oggi ne impiegherete quasi quattro. Vi consiglio di partire prima possibile-

-Possiamo lasciarti i nostri telefoni? Così non possono tracciarci-

-Certo-

Glieli consegniamo. In cambio lui tira fuori una cartina.

-Questa vi servirà. È di tutta l'Italia-

-Grazie- mi alzo.

Sono le sette. Riusciremo ad arrivare prima di mezzogiorno? Chiedo a Cayden.

Se partiamo ora, sì. Credo di sì. Mi comunica. Andiamo.

Saliamo in camera a recuperare gli zaini e la chiave, che consegno al proprietario.

-Quanto ti devo?- domando, tirando fuori la busta.

-Non mi serve nulla-

Prendo una banconota da cinquanta e la appoggio sul balcone. Non sarebbe quello il prezzo, ma non voglio nemmeno andarmene così.

-Tienila. Non voglio favori-

-Allora tieni i panini- tira fuori un sacchetto da sotto il banco.

-Visto? Prendila!-

-Buona fortuna-

-Grazie-

Usciamo.

-Questa pioggia finirà mai?- sbuffa Cayden mentre ci accomodiamo in macchina.

-Speriamo di sì. Quattro ore sono tante da guidare-

-Voleranno-

E infatti volano. Brunico, Bressanone, la SS12, infine Trento... la pioggia non ha mai smesso. Costantemente ha diluviato. Almeno non abbiamo incontrato tante macchine. Pochi si muovono con questo tempo infernale.

Se il destino vuole...Where stories live. Discover now