Capitolo 27

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Arriccio il naso quando dei capelli mi infastidiscono la punta.
Stropiccio gli occhi e stringo la mano sinistra posata su quei riccioli scuri e morbidi.
Accarezzo la pelle della nuca, prima di attorcigliare un dito intorno ad un riccio.
Questo era il risveglio che avevo sognato.
Sicuramente non quello di questa notte.
Sorrido per la posizione in cui siamo finiti: sono sul fianco con le braccia allacciate al suo collo, le mie gambe sono intrecciate alle sue e le mie labbra sfiorano la sua fronte.
Gli lascio un bacio proprio lì tra i capelli.
La presa di Tae sui miei fianchi si stringe, mentre sposta il suo viso un poco più in basso.
Piccoli baci cominciano a posarsi sul mio collo.
«Come ti senti?» domanda sulla mia pelle, troppo sensibile di prima mattina a queste sue attenzioni.
«Decisamente meglio». Lo attiro verso di me per permettere alle nostre labbra di incontrarsi.
Le nostre lingue si incontrano e lui mi fa distendere sotto di sé, cominciando lentamente a fare combaciare il suo corpo con il mio.
È un bacio dolce e lento che ci permette di riassaporare e di colmare la mancanza di questi tre giorni.
«Sto pochi giorni senza di te e guarda come sono ridotto» mormora una volta che ci stacchiamo, ansimando piano e guardandoci negli occhi.
«Tu mi rendi così debole...» e le sue labbra catturano di nuovo le mie.
Sciolgo le braccia dal suo collo e le faccio scivolare sul suo petto sino ad scendere sino all'orlo della sua maglietta, che strattono facendogli intendere le mie intenzioni.
Si stacca da me solo per permettermi di sfilargliela.
La lancio da qualche parte sul letto, concentrata a guardare il suo corpo snello, muscoloso e perfetto.
Scuoto la testa, prima di tornare a baciarlo. Una mano torna tra i ricci morbidi mentre con l'altra comincio a disegnare una scia sulla pelle nuda e liscia, dal suo petto sino ai suoi addominali.
Si irrigidisce sotto al mio tocco trattenendo il respiro.
Il fastidio che sento tra le cosce si sta facendo sempre più insopportabile, perciò districo le mie gambe, ancora intrecciate alle sue, e le allaccio intorno ai fianchi.
Premo il mio bacino contro il suo alla ricerca di quel sollievo che solo lui può darmi. Tae non perde tempo nel far combaciare le nostre intimità.
Mi lascio andare ad un gemito soddisfatto e lui stacca la sua bocca dalla mia, guardandomi con uno sguardo dorato carico di desiderio.
Abbasso lo sguardo sulla sua erezione evidente, che tende i pantaloncini del pigiama.
Torno a guardarlo mentre le mie mani viaggiano sino all'elastico e cerco di farli scendere, ma in quell'esatto istante la voce di Kyle mi ricorda che facevo pena in questo tipo di cose, obbligandomi a fermarmi.
«Se non ti senti ancora pronta, va bene così» la voce roca e sensuale di Tae, che nel frattempo si era appoggiato con la fronte alla mia spalla, mi fa riprendere dai pensieri in cui mi ero assorta.
«No, solo...» non riesco a trovare le parole e tutte le mie stupide insicurezze si ripresentano. E se anche lui mi lasciasse perché non riesco a soddisfarlo?
Sento le lacrime pungermi gli angoli degli occhi e mi sento così patetica e influenzabile.
«Piccola?». Tae si solleva puntando il suo sguardo nel mio e subito la preoccupazione compare sul suo volto «Che succede?».
Si siede in mezzo al letto, portandomi con sé e ritrovandomi seduta sulle sue cosce sode.
Mi prende il viso tra le mani per far incontrare i nostri occhi.
«Ho un problema...» sussurro distogliendo lo sguardo da lui, imbarazzata.
«Se me ne parli, lo risolviamo insieme». Un timido sorriso si apre sul mio viso.
«Non è un problema, è più... un'insicurezza».
«E questa insicurezza da dove arriva?» indaga, mentre mi afferra dolcemente il mento tra le dita, facendo incrociare i nostri sguardi.
«Non sono brava».
«Non sei brava a fare cosa?» il mio sorrisetto di prima si trasforma in una smorfia.
«È così imbarazzante». Mi copro il viso con le mani.
«No, non lo è. Sei insicura nel sesso, piccola?». Annuisco e lui mi abbraccia appoggiando il mento sulla mia testa.
«L'ha detto quel tipo, vero?». Annuisco nuovamente.
«Che coglione» sussurra, stringendomi di più.
«Più che altro all'inizio sembrava andare tutto bene, ma poi è diventato noioso» spiego con calma, con la guancia sul suo petto.
«Noioso?». Sembra un poco stizzito dalla mia affermazione.
«Non facevamo mai nulla di nuovo e le poche volte che sperimentavamo qualcosa di diverso, durava sempre troppo poco per farmi raggiungere il limite...».
«Non hai mai avuto un orgasmo?». Mi interrompe, allontanandomi per guardarmi.
«Non lo so... Ho sempre letto nei libri di quel momento incredibile in cui raggiungi il paradiso, ma io non ho mai provato queste emozioni così intense e ho sempre pensato che ci fosse qualcosa che non andasse in me e...». Smetto di blaterare perché le sue labbra mi colgono di sorpresa avventandosi sulle mie, facendoci tornare nella posizione precedente con lui sopra di me.
«Fidati di me e lasciami fare» sussurra a fior di labbra prima di riprendere a baciarmi in quel bacio famelico di cui prende immediatamente il controllo.
Avvicina le mani al bordo della mia maglietta e ci stacchiamo, mentre me la sfila. Mi guarda con le sue iridi miele che in questo momento luccicano come oro colato mentre le fa viaggiare sul mio corpo.
Cerco di comprimi con le braccia, ma lui intreccia le mie mani con le sue, portandole sui cuscini, ai lati della mia testa.
«L'unica cosa a cui riesco a pensare in questo momento è che sei bellissima» sussurra accanto al mio orecchio «Non ti coprire con me».
Le sue labbra scendono sul collo, lasciando una scia di baci bagnati che mi provocano un gemito. Raggiunge il seno, coperto dal pizzo del reggiseno, e comincia a dedicare attenzioni appena sopra la coppa. Intervalla piccoli morsi e leccate, provocandomi un piacevole dolore che mi lascia senza fiato.
Mentre le sue labbra sono concentrate in quel punto, la sua mano sale sino all'altro, stringendolo.
Non riesco più a trattenermi e mi lascio sopraffare da una serie di gemiti rumorosi.
Sento tra le cosce quella piacevole sensazione di calore e mi spingo ancora contro di lui.
Si solleva appena per guardarmi con un sorrisetto.
«Mi stai eccitando moltissimo» mormora, prima di tornare a baciarmi.
La mano, che prima era sul seno, scende sino ad arrivare all'elastico delle mie mutandine.
Interrompe il bacio mentre accarezza, sopra alla stoffa leggera e umida, il mio punto più caldo ormai fradicio.
«Sei così bagnata...». Attiro nuovamente quei lembi carnosi verso di me afferrando i suoi ricci.
«Non vedo l'ora di assaggiarti» mormora prima di ritornare sulle mie labbra.
Immaginare la sua testa tra le mie cosce, me le fa stringere involontariamente.
Ho bisogno di trovare ancora più sollievo, così comincio a muovere il bacino, andando incontro alla sua mano immobile.
Tae mi asseconda, iniziando a stimolare il mio clitoride con movimenti lenti.
Mi morde il labbro inferiore, mentre io gemo.
Scosta il tessuto e stuzzica la mia apertura con le dita.
«Tae... per favore». Sembrava aspettare solo il mio consenso, prima di far scivolare un dito in me.
Trattengo il respiro, inarcando la schiena e inglobandolo tra le mie pareti.
Rimane fermo per qualche secondo, lasciandomi abituare a quella piccola presenza inaspettata.
Poi comincia a muoversi, pompando sempre più velocemente e trovando subito il punto che mi fa impazzire. Gemo, portando la testa all'indietro, tirando di più i suoi capelli ed allargando di più le cosce.
Aggiunge un altro dito e continua con i movimenti circolari.
Il suo nome mi sfugge dalle labbra quando con il pollice accarezza la parte esterna.
Il modo in cui sa esattamente quale parte toccare, mi fa perdere totalmente il controllo.
«Tae...» sussurro il suo nome al suo orecchio, ormai vicina al limite.
Cominciano a tremarmi le gambe e lo stringo di più a me, affondando le unghie nella pelle della schiena.
«Vieni per me, piccola» mi sussurra all'orecchio prima di lasciarmi una serie di baci sulla mandibola.
Contraggo le pareti intorno alle sue dita, prima di lasciarmi andare ad un piacere intenso mai provato, sotto al suo sguardo.
Il riccio muove lentamente le dita mentre una serie di gemiti e sospiri mi portano a calmarmi, rilassando i muscoli tesi.
Esce da me e sento un vuoto tra le gambe; mi lascia piccoli baci sulle labbra mentre mi riprendo da quello che è stato l'orgasmo più intenso che abbia mai avuto e probabilmente il primo.
«Questo è un orgasmo, amore» sussurra facendomi spalancare gli occhi.
«In questo momento con le guance arrossate e gli occhi lucidi sei stupenda e non sai quanto vorrei farti mia in questo preciso istante... ma ora devi farti una doccia e poi scendiamo a mangiare qualcosa» mi sorride, ma io non riesco ancora a trovare le parole.
«Dillo ancora» sussurro, prima che si allontani.
«Amore?» chiede con il sorriso più bello del mondo. Annuisco e mi butto tra le sue braccia.
Vorrei farlo stare bene come lui ha fatto stare bene me, così gli appoggio la mano sui suoi addominali, scendendo verso la mia meta.
«No, dobbiamo scendere». Ferma la mia mano con la sua. «Non fa niente, non preoccuparti». Ha un sorriso un poco tirato, ma si alza allontanandosi verso le finestre.
«Mentre non c'eri, ho accennato qualcosa ai ragazzi a proposito di noi due...». Mi siedo, osservandolo stupita.
«Jimin era un poco curioso» alza le spalle, mentre si volta nella mia direzione. «Sai che lui e Kookie avevano scommesso su di noi?». Sorrido a questa costatazione.
«La cosa non mi stupisce» ridiamo insieme, mentre ci guardiamo con una scintilla nello sguardo.

Vado verso il bagno dove apro il getto d'acqua e mi sento molto più leggera.
Non posso fare a meno di pensare a come il riccio abbia messo il mio piacere prima del suo.
Mi lavo abbastanza rapidamente, prima di entrare in accappatoio nella cabina armadio, dove trovo Tae a posizionare Totoro su una delle poltrone.
Mi avvicino, lasciandogli un bacio sulla guancia prima di chinarmi a sistemare un po' meglio il peluche.
«Posso chiederti se non è stato troppo quello che è successo prima?».
È in imbarazzato, lo capisco dal tono della sua voce e sui leggeri tentennamenti.
Scuoto la testa, sorridendo: «Assolutamente no, come ti è venuto in mente?».
«Non lo so» mi abbraccia da dietro e sento la sua testa appoggiarsi sulla mia spalla. «Dopotutto, sei appena tornata dall'aldilà e la prima cosa che ho fatto è stata saltarti addosso».
«Ma a me va bene così» faccio una pausa mentre mi scappa una risata. «Credevo di essere io quella insicura».
«Ho solo paura di sbagliare qualcosa e di perderti. Non so cosa ti piace, ma ci tengo a scoprire tutte le piccole cose che ti fanno stare bene» mormora.
«Comunque sono contento che ti sia piaciuto» ammicca tornando al suo solito tono scherzoso.
Mi volto verso di lui e gli prendo il viso tra le mani: «Li scopriremo insieme perché anche io voglio che tu stia bene».
Sorride mentre si avvicina per lasciarmi un tenero bacio a stampo.
«Mi basti tu per stare bene». Mi sciolgo nel sentire queste parole e metto su un tenero broncio.
Un ultimo bacio e mi lascia recuperare quello che voglio indossare.
«Con lui non davo molta importanza ai preliminari...» cambio argomento, mentre apro i cassetti alla ricerca dell'intimo e dei vestiti.
«Male. Credo che siano una tra le cose più importanti in un rapporto». Annuisco, sapendo che ha ragione.
«Sbrigati, così scendiamo di sotto». Esce dalla stanza sorridente e io non perdo tempo, infilando dei pantaloni della tuta e una maglietta maniche corte, sopra all'intimo.
Sono ancora troppo accaldata per indossare una felpa, ma, non appena mi volto verso lo specchio, capisco che è necessaria per coprire i due evidenti succhiotti sulle clavicole, lasciate scoperte dallo scollo della maglia.

Raggiungo il piano inferiore e trovo gli altri a tavola con davanti della carne e diversi contorni.
«Ciao Scarlett» mi accoglie Jin, sorridente «Come ti senti?».
«Molto meglio» rispondo sedendomi al mio solito posto, accanto a Jimin e Hobi.
Tae trattiene un sorriso mentre fissa il piatto davanti a lui.
«Ti va se dopo facciamo qualche esame?». Distolgo lo sguardo e acconsento. Probabilmente vuole studiare più approfonditamente il motivo del mio precoce risveglio.

Finiamo di mangiare, chiacchierando senza che nessuno tocchi gli avvenimenti degli ultimi giorni.
«Come stanno i miei genitori?» domando ad un tratto mentre stiamo sparecchiando.
«L'hanno presa male e non la stanno vivendo per niente bene. La squadra di Chan li sta ancora tenendo sott'occhio» Nam spiega, ma mi aspettavo già questa risposta.
«C'erano tantissime persone al tuo funerale» Jimin interviene cercando di deviare il discorso su altro.
«Ah sì?». Non potevo immaginare che mi conoscessero in così tanti o comunque si presentassero alle esequie.
«Già. C'era anche Kyle, ma Tae l'ha steso». Mi volto immediatamente verso il riccio con gli occhi sbarrati pronta a rimproverarlo.
«Non è nulla di ciò a cui stai pensando» fa una pausa mentre alza le mani innocente.
«Gli ha solo risposto con le rime quando l'ha accusato che la tua morte fosse colpa sua». Ancora mi sorprendo di quanto Kyle sia crudele e maleducato.
«Cosa gli hai risposto?» chiedo mentre ci stiamo tutti alzando.
Faccio qualche passo e lo raggiungo.
«Che io ti ho offerto tutto quello che lui non è riuscito a darti durante la vostra relazione» ed ha ragione perché come mi sono sentita in queste due settimane con questo ragazzo non mi sono mai sentita con nessuno.
In questo momento vorrei lasciargli un bacio ma sento gli occhi degli altri puntati su di noi.
«Comunque abbiamo ufficializzato la nostra relazione» esclama Tae con un sorriso mentre si volta verso gli altri.
Mi giro anche io e gli occhi puntati su di me mi mettono in soggezione tanto da farmi arrossire.
«Adoro quando diventi tutta rossa» dice Jimin mentre mi viene incontro per stringermi in un abbraccio.
«Se la fai soffrire ti ammazzo». Guarda serio il riccio mentre parla per poi tornare con lo sguardo su di me: «Qualcuno dove pur dirlo, no?»
A tutti quanti scappa una risata a causa del cambio di tono usato dal biondino.


Angolo autrice

Non ho molto da dire su questo capitolo breve, a parte che sono giusto un poco imbarazzata

Ormai ci stiamo avvicinando alla fine... mancano solo cinque capitoli e un po' mi sta mancando questa storia ora che sto solo rileggendo i capitoli da pubblicare

Comunque ringrazio tutte quelle persone che sono arrivate fino a qui, dando un'opportunità a questa storia^^

Baci,

Lotti

Checkmate | K.Th.Where stories live. Discover now