Lo avevo detto a qualcuno? No di certo.

Non avrei voluto rovinare l'umore degli ultimi giorni della mia esistenza, e comunque non mi ero aperta così tanto riguardo la mia missione con Laurence.

A proposito, dove diavolo era finito quel ragazzo?

Mi guardai velocemente intorno, incrociando le dita di mani e piedi nella speranza di non vedere il suo corpo sbrindellato e riassemblato in strane posizione stile Tetris, ma purtroppo non riuscii a scorgere nessuno intorno a me.

Quell'improvvisa mancanza di mostri, Idra lecca-faccia compresa, era decisamente troppo strana e incredibile per essere vera, così mi chiesi cosa potesse averla causata.

Che Nyx mi stesse isolando per darmi una migliore visuale sul campo intorno a me, e perciò un vantaggio, e poi dimostrare come lei potesse sconfiggermi indipendentemente dal numero di aiuti da me ricevuti?

Mh, no, non molto credibile in effetti. Figurarsi se una dea tanto disperatamente decisa a vincere e ad instaurare il suo dominio su tutto e tutti cercasse di concedermi un benchè minimo spiraglio di vittoria.

Ma allora perché avrebbe dovuto lasciarmi libera la visuale?

Cos'è che voleva tanto che io vedessi?

Un improvviso dolore alla mano destra mi costrinse a fermarmi un attimo, e a concentrarmi su essa.

Era come se la pelle mi si stesse disgregando, sebbene io materialmente nemmeno ce l'avessi, ed era terribilmente doloroso e improvviso.

Cercai di capire allora quale potesse essere la causa di quella sensazione, così guardai la mia mano, e per poco non feci un salto per lo stupore.
O meglio, più che per lo stupore, per il ribrezzo.

La mia mano, infatti, era completamente avvolta da una specie di guanto bavoso di uno strano colorito per me non definibile e fortunatamente inodore, e mi ci volle un attimo per capire che fosse stata una delle teste dell'idra a lasciarmi quel bel regalino.
Eppure, in tutti gli altri punti in cui ero stata leccata non sentivo un bruciore così intenso.

"Pensa Emma, pensa" mi ripresi mentalmente, con le parole che spesso mia madre Atena mi rivolgeva, per cercare di capire come fosse possibile una cosa del genere.

Che solo una delle teste del mostro avesse effettivamente la saliva velenosa?
Tecnicamente, non avrebbe dovuto essere possibile.

E se invece- no. Non aveva senso continuare a fasciarsi la testa su un qualcosa di non ben spiegabile quando mi si stava per staccare una mano.

Cercai allora di pulirmela, scuotendola a destra e manca e strisciandola per terra, senza ricorrere all'uso di altre mie parti del corpo o vestiti per evitare di farmi ancora più male.

Purtroppo, un sottile strato di saliva non voleva proprio decidersi ad andarsene via, così cercai di richiamare Telos per trasformarlo in una specie di asciugamano.
Mi guardai allora il polso, aspettandomi di vederlo legato lì sottoforma di bracciale.

Peccato che non ci fosse.

Mi chinai a terra per accertarmi che non fosse caduto da qualche parte, anche se pure il fatto che fosse caduto non sarebbe stato un bel segno a priori, ma niente da fare.

Mi guardai per sicurezza anche l'altra mano, quella insalivata, anche se era ancora difficile farlo data la patina lucida sopra.

Niente anche lì, se non una specie di alone grigiastro nei pressi del polso.

Ma perchè avevo un alone grigiastro sul...oh no.
Avevo trasformato la mia arma, la mia unica arma, in un braccialetto argentato.
E in quel mi ritrovavo con una mano dolorante, una macchia grigia, data dal metallo sciolto, sul polso, disarmata e con tanta voglia di continuare l'impresa.

•Il dono degli Dei||storia di una ragazza molto particolare•Where stories live. Discover now