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<<"Now I know That I'm not"- no, è tremenda>> cerco di ripetere un brano per la puntata accompagnandomi con il piano.

<<Riproviamoci Alice, su. "Now I know That- ma cosa diavolo è che non va, Dio>> non avendo mai suonato il piano ho chiesto al maestro Sciabarrasi poco prima delle vacanze di natale di darmi qualche lezione o quantomeno di aiutarmi con l'accompagnamento di questo brano. Ho segnato le note sul taccuino e tutto, ma deve esserci qualcosa che sbaglio, perché d'un tratto la tonalità sale di brutto e non è come quella della canzone.

<<Guarda che è sbagliata una nota>> alzo lo sguardo e vedo Alex poggiato allo stipite della porta per entrare in gradinata.

<<Sherlock. Non ci sarei mai arrivata, davvero>> gli rispondo stizzata, spazientita dalla situazione.

Abbassa lo sguardo senza la solita risposta pronta e la cosa mi fa capire che forse gli ho risposto fin troppo male senza alcun motivo.

<<Scusa, non volevo risponderti così, sono solo stanca. Non mi esce suonare il pianoforte, ho un abbassamento di voce e per di più la litigata di stamattina tra Luca ed Elena per le pulizie mi ha fatto venire un mal di testa esagerato. Non è per te, davvero>> ammetto poggiando la testa al piano.

<<È tutto ok, sta tranquilla>> mi rassicura avvicinandosi mentre io rialzo la testa e chiudo il quadernetto che contiene praticamente tutto ció che faccio qui dentro.

Si siede accanto a me e poggio la testa stavolta sulla sua spalla.

<<Che dejavu>> sussurra.

<<In che senso?>>.

<<Ricordo che una volta ci trovammo proprio così, erano praticamente gli inizi del programma, e tu mi dicesti che ero più carino quando sorridevo, perché mi spuntavano le due fossette ai lati della bocca>> mi racconta.

<<Ora che ci penso me lo ricordo sai? Poi non ci parlammo per giorni perché ero un sacco imbarazzata e pensavo di aver fatto, senza volerlo, un commento che non ti era piaciuto>>.

<<Se può interessarti mi piacque molto in realtà...il tuo complimento intendo>> rido leggermente ed alzo gli occhi per guardarlo.

<<L'avevo capito>> sorride anche lui e mi rendo conto di quanto mi mancavano questi piccoli momenti tra di noi.

Ma ecco che la me razionale ed orgogliosa prende il sopravvento e subito rialzo la testa dalla sua spalla.

<<Ho parlato con luigi prima, mi ha detto che sei alquanto scettica su un ipotetico "noi">> riprende a parlare dopo qualche secondo di silenzio.

<<Dovrei smetterla di parlare con strangis>> dico tra me e me, ma mi sente perfettamente ed infatti non a caso ride.

<<Nah, ha solo cercato di essere un buon amico per me. Nulla contro te>>.

<<Lo so, lo so. Comunque ciò che ha detto è vero. Probabilmente se non fossi così orgogliosa staremmo di nuovo assieme, ma devo anche portare avanti un minimo di ritegno sai>> gli spiego.

<<Sono anche peggio di te, credo tu lo sappia. Ho capito come hai ragionato ed effettivamente non hai assolutamente torto>>.

<<Lo so>> mi tira una leggera gomitata ed io faccio lo stesso.

<<Se si va per gradi però nessuno rischia di farsi male>> si rigira gli anelli attorno alle dita, soffermandosi poi su quello che mesi fa mi regalò.

Lo guardo per un po' mentre è immerso nei suoi pensieri, ma non rispondo. Alla fine mi rialzo e recupero le mie cose.

<<Quello sicuramente, ma non sempre ci sono le basi per ricominciare a costruire mattone dopo mattone>> vado in camera mia e dopo aver posato tutto prendo intimo e pigiama e mi rinchiudo in bagno.

Faccio una lunga doccia calda con l'intento di liberare la mente, ma tra queste quattro mura sembra che i miei pensieri addirittura si quadruplichino.

Non voglio privarmi di ciò che mi potrebbe rendere felice come ieri hanno detto i miei amici, ma non voglio neanche fare la figura della stupida sottona che non appena ha la strada spianata subito inizia a correre a 200 all'ora.

<<Ali, ti manca molto?>> Carola bussa alla porta e credo forse di aver perso troppo tempo senza rendermene conto.

<<Dammi un secondo e ti lascio il posto!>> le urlo sbrigandomi a sciacquare i capelli.

Arronzo un po' tutto e alla fine dopo qualche minuto esco dalla stanza coi capelli bagnati, il phon e mille creme per questi capelli ricci insopportabili ed indomabili.

Almeno tra qualche giorno si registra e posso tornare a cantare per bene. Finalmente direi.

Fix me up Where stories live. Discover now