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Quando tutti rientrano in casetta io sono sul mio letto a scrivere sul mio quadernetto, lo stesso su cui per mesi da quando sono qui dentro ho buttato giù canzoni, pensieri, emozioni e avvenimenti che ad oggi ricordo col sorriso.

Uscita dal bagno ho preferito non parlare con Cosmary, mi sono semplicemente fatta una cioccolata calda e rinchiusa in stanza senza voler vedere nessuno. Come la questione di sissi, non credo sia colpa sua, ma comunque stavolta non voglio partire con dei giudizi senza conoscere per bene la storia.

<<È Permesso?>> Luigi bussa alla porta e non appena lo vedo annuisco e poso il quadernetto e la penna sul Comò.

<<Lo sapevi vero?>> gli chiedo a testa bassa torturandomi le mani, mentre lui si avvicina e si siede accanto a me.

<<Nè me ne ha parlato nè l'ho notato e la cosa ferisce anche me visto che siamo amici...anche tanto>> porta il suo braccio attorno alle mie spalle ed io mi accoccolo a lui.

<<Avrei preferito me ne avesse parlato piuttosto che questa umiliazione davanti ad un pubblico intero>> lo abbraccio ancora di più.

<<È dispiaciuto anche a me vederti così. Ma tu sei uscita perché sapevi già che maria avrebbe fatto vedere questo video o perché dovevi davvero andare in bagno?>>.

<<Mi Sentivo una brutta sensazione addosso ed ho preferito allontanarmi per prendere un po' d'aria. Quando sono arrivata in sala relax ho visto il tutto dalla tv>>.

Mi lascia qualche bacio tra i capelli e manda via chiunque voglia entrare in stanza per parlarmi, persino Alex.

<<Si è comportato una merda>> esordisce il cantante dopo qualche minuto di silenzio.

<<Sapevo che innamorarmi qua dentro sarebbe stata una grandissima stronzata, ma figuriamoci se per una volta mi do retta>>.

<<Non dire così, guarda che per quanto possa essere durata secondo me la vostra storia ha solamente reso più bello il percorso di entrambi>> cerca di convincermi.

<<Si, e poi con 50 secondi di video è riuscito a mandarla a puttane nel peggiore dei modi. Bella cosa direi>>.

<<Ali...>>.

<<Lu non riuscirai a farmi cambiare la mia visione della cosa. Apprezzo tanto il fatto che tu voglia tirarmi su di morale, davvero, ma purtroppo al momento nulla e nessuno può farlo se non andare ed urlargli contro tutto quello che penso di lui e del suo carattere>> rialzo il busto staccandomi dall'abbraccio.

<<Allora fallo>> si alza, mi lascia un altro bacio tra i capelli e se ne va lasciandomi sola con i miei pensieri, altamente deleteri, ancora una volta.

Prendo coraggio ed esco dalla camera, ritrovandomi subito difronte Nicol, Sissi e Serena che stavano venendo evidentemente da me.

<<Stavamo venendo a vedere come stavi>> dice infatti nic.

<<Sto, grazie del pensiero. Ho bisogno di un po' d'aria, sono chiusa in stanza da quando sono tornata>>.

<<Vedi che Dario e Luca ti hanno lasciato un piatto di pancakes sul bancone se ti va>> mi dice dolcemente Sere.

<<Vi voglio bene>> dico sinceramente.

<<Anche noi te ne vogliamo, tutti>> termina Sissi, perché poi me ne vado in cucina.

Noto il piatto sul bancone, sopra c'è attaccato un post-it con su scritto "Se ne hai voglia, di solito a noi alzano il morale na cifra. Ti vogliamo bene chiattilla" sorrido al pensiero che hanno avuto e soprattutto al soprannome che ormai da qualche settimana i due mi danno.

Mentre recupero la marmellata dal frigo sento la voce di Alex, ma faccio finta di niente. Al momento l'arma migliore che posso usare è l'indifferenza, ma per il semplice motivo che non sono ancora pronta ad affrontarlo nè sicura sul cosa dirgli.

Mi siedo ed inizio a farcire i pancakes ancora caldi.

<<Possiamo parlare?>> mi chiede poggiando le mani sull'altro lato del bancone.

<<Al momento sono impegnata come puoi ben vedere>> non alzo lo sguardo e continuo a fare quello che sto facendo.

<<Non credo ti costi molto fare due cose contemporaneamente>> pungente come al solito.

<<In realtà si, mi costa energia. Poi non riesco a stare con un piede in due scarpe contemporaneamente, dovresti insegnarmi a farlo visto che tu invece sei davvero bravo in questo>> ecco che la tocco piano.

<<Se mi dessi occasione di spiegarti magari capiresti perché ho fatto quello che ho fatto>>.

<<Guarda al momento ciò che mi dici mi entra da un orecchio ed esce dall'altro, quindi ti direi di conservare il fiato per la vecchiaia. Ora ho da fare>> prendo il piatto e me ne vado in camera di Dario, dove non a caso trovo anche il figlio di Gigi D'alessio.

<<Ho pensato di dovervi ringraziare condividendoli, no?>> sorridono e mi fanno spazio tra loro.

Fix me up Where stories live. Discover now