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È un capitolo leggermente particolare che spero possa piacervi. Tra una strofa e l'altra metterò delle scene "parallele" confrontando come i due protagonisti si sono conosciuti ed il loro rapporto oggi.
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<<Base>> poggio entrambe le mani attorno al microfono posto sull'asta e chiudo gli occhi quando la base parte

<<Ti ho visto uscire da un locale qui vicino
Che non sapevo neanche ci fosse
E non ho voglia di tornare a casa adesso
Anche se ho un po' di febbre
Un po' di tosse>>.

Qualche giorno fa sono stata ufficialmente convocata dalla produzione di amici per far parte della prima puntata e vedere se riuscirò o meno ad aggiudicarmi un banco. Entrata agli studi mi fanno andare in palestra ed in seguito mi fanno spostare in sala 3 per firmare dei fogli che riguardano l'eventuale vivere in casetta e l'esposizione alle telecamere. Fortunatamente essendo maggiorenne i miei non sono dovuti venire. Mentre firmo uno dei fogli un ragazzo entra e chiede informazioni alla ragazza seduta difronte a me che mi ha detto dove e cosa firmare. Ha i capelli mori e degli occhi dello stesso colore. È alto, magro, probabilmente alquanto introverso e lo si capisce dal tono che ha usato quando ha parlato. Resto a guardarlo quasi incantata fino a quando non va via. Non sono neanche dentro ed ho già una "cotta".

//parallels//

Seduta sulle gradinate continuo a guardare lui e sissi ridere e chiacchierare tra di loro, pur essendo seduti con altre 15 (o più) persone. Fa male e non so perché, o forse voglio fingere di non saperlo, ma passerà.

<<Alterno i miei sbalzi d'umore come fossi un'altalena
Quando sale e poi ritorna giù
E non ho voglia di giocare a guardie e ladri
Col destino tanto so già che sei tu>>

Ieri sera ho preso coraggio ed ho cantato con il ragazzo difronte al balcone della mia camera d'hotel. Si chiama Alex ed anche lui è un candidato al banco di canto. È una bellissima persona, oltre a sembrare (per quello che le luci dei lampioni sono riuscite a farmi vedere) un bellissimo ragazzo. Ha una faccia familiare e credo sia proprio il ragazzo che vidi settimana scorsa agli studi mentre firmavo i fogli.

//parallels//

Carola continua a prendermi in giro perché dice che sto sempre a fissare Alex, nonostante io le abbia spiegato che semplicemente abbiamo legato molto. Quella ragazza mi farà uscire pazza, ma forse in fondo un po' ha ragione...

<<Sei così bello perché
Sei fatto per rapirmi e per portarmi via anni luce
Sei così bello perché
Nemmeno ti conosco
E hai tutto quello che mi piace>>

Sto passando le notti a cantare con Alex fuori al balcone. Abbiamo parlato, ma non tantissimo perché siamo distanti e per sentirci dovremmo alzare il tono di voce e rischiare di svegliare chi dorme nelle camere accanto alle nostre. Mi piace passare il tempo con un "mezzo sconosciuto" infondo.

<<Non sono brava nel farmi notare in mezzo agli altri
Come gli animali alla stagione dell'amore
E non mi fido di nessuno
Come chi sta organizzando una rivoluzione>>

Oggi si registra la puntata. Siamo tutti raggruppati in palestra pronti ad esibirci e siamo veramente veramente tanti. Cerco con lo sguardo qualche viso noto, ma non trovo nessuno. Poco dopo la porta si apre e compare Alex, non siamo proprio amici, ma almeno conoscenti. Cerco di alzare le braccia e farmi notare, ma pur essendo girato verso di me non mi vede.

<<Ho il cuore aperto in quattro parti
Come se l'ultima storia mia fosse un'operazione
E sono sporca e spesso in ritardo
Come i treni alla stazione
Ma tu sei così bello perché
Sapresti mettere d'accordo ogni religione
Sei troppo bello per me
Che sono solo un accattone>>

<<Ma me lo spieghi perché hai paura che possa essere più di un amico per te? È una cosa bellissima Ali>> cerca di farmi ragionare la mia compagna di stanza Carola alle 3 di notte sedute sul divano.

<<Perché ogni volta che ho dato il mio cuore in mano a qualcuno è ritornato crepato o del tutto rotto, non voglio ricapiti>>.

<<Guarda che alex non è quel tipo di persona. Anzi, he could fix you up>> mi dice in inglese la ballerina della celentano. "Lui potrebbe aggiustarti". Lui potrebbe aggiustarmi.

<<Lo pensavo anche di chi alla fine il cuore me l'ha ridato spezzato in 4 parti>>.

//parallels//

Guardo ale seduto accanto a me in gradinata, non sta facendo nulla di particolare, ma ha quel qualcosa che non so cos'è che mi affascina. Ormai sono un paio di giorni che ci "frequentiamo" e forse tempo fa Carola aveva ragione: non tutti dovranno spezzarmi il cuore.

He fixes me up.

Finita la canzone tolgo gli in ear e riapro gli occhi che ho tenuto chiusi per un po'. Ringrazio il pubblico che continua ad urlarmi parole dolcissime e ad applaudire.

<<Tu sei brava, hai un qualcosa di particolare, di speciale. Hai gli occhi lucidi quando canti ed è una cosa davvero bello. Ciò però non significa che tu non debba uscire dalla tua zona comfort e fare magari qualcosa di più incisivo e graffiante. Ma comunque il pezzo e la tua voce mi piacciono, ti do un 8.5>> dice la Bertè esprimendo il suo parere fortunatamente del tutto positivo.

Ringrazio felicissima e ritorno al mio posto.

Mentre cantavo un sacco di ricordi mi sono riaffiorati nella mente ed è stato davvero davvero bello, come se stessi guardando il trailer della storia che si è creata con Alex. Mentirei se dicessi che senza di lui il mio percorso qui dentro sarebbe lo stesso, perché non è affatto così. È diventato una costante, un punto di riferimento e come mi disse tempo fa Carola "Lui potrebbe aggiustarti" ed è quello che ha effettivamente fatto, solo che me ne sto rendendo solo ora a distanza di circa 2 mesi e mezzo.

Mi giro verso di lui che attento sta ascoltando Simone cantare. Deve aver sentito il mio sguardo su di lui, perché si gira e mi sorride, gesto che ricambio. Spero abbia capito che la canzone fosse su di lui, altrimenti non saprei come altro farglielo capire.

Fix me up Where stories live. Discover now