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Va tutto bene, Amber?
Me lo chiesi anche io.

Feci per parlare, ma dalle mie labbra non uscì alcun suono.

Jake non disse nulla, mi lasciò il tempo per pensare e per dargli un'eventuale risposta. Abbassò la testa sospirando.

Sentii gli occhi farsi lucidi e le labbra tremare un pelo, piangevo troppo facilmente. Dovevo trattenermi, non potevo mostrarmi debole davanti a lui. Chissà cosa avrebbe pensato di me.

-È... complicato da spiegare.- Alzò un sopracciglio, la mascella tagliente si rilassò.-Mi sforzerò di capire, allora.- Disse abbassando la voce per evitare che alcune domestiche troppo curiose si mettessero ad origliare.

Sorrise un pelo come se stesse cercando di essere incoraggiante.

-Si tratta di mio fratello gemello.- Iniziai traendo un respiro molto profondo, il ragazzo al mio fianco si girò a sedere nella mia direzione sostenendosi la testa con il braccio destro appoggiato allo schienale del divano e accavallando le gambe.

-Lui... sta con una ragazza da molto tempo e io mi ci sono affezionata, è diventata come una sorella.- Feci una pausa, perché avrei dovuto raccontare tutto a quel ragazzo?

Mi fece un cenno veloce con la testa incitandomi a continuare, di lui potevo fidarmi.

-Io... è da un po' che so che la tradisce con un'altra. Ieri sera però l'ho visto coi miei occhi e gli ho urlato cose che forse una sorella non dovrebbe mai dire al proprio fratello...- Mi tremò la voce, strizzai gli occhi cercando di contenere le lacrime.

-Gli ho detto che se non glielo avesse detto lui allora sarei stata io a farlo.- Dissi asciugandomi una lacrima che era riuscita a scappare, tirai su col naso.

-Ho come la sensazione che forse non avrei dovuto immischiarmi nelle loro vite.- Jake rimase per qualche istante con la fronte corrucciata ad ascoltarmi.

-Stai... piangendo?- Si allarmò sporgendosi verso di me, in fretta e furia mi asciugai la guancia umida.

-No, macché.- Mi maledissi quando la mia voce tremò. -Non sai mentire.- Gli scappò un sorriso che nascose subito, schiarendosi la voce voltò di lato la testa.

-Non piangere per cazzate del genere.- Abbassò ancora di più la voce lasciando che i suoi occhi bianchi mi trapassassero, provai un brivido lungo le braccia.

-Non sono questi i veri problemi nella vita.- Sorrise leggermente e io trovai che il suo sorriso e i suoi lineamenti insieme formassero proprio una bella visione.

-Se piangi anche per piccole cose nel caso dovesse mai succedere qualcosa di più grande sarai finita.-Alzò piano la mano.

Con le dita esili percorse delicatamente tutto il mio braccio, sperai non notasse la pelle d'oca che assalì ogni centimetro della mia pelle.

Si fermò alla mia guancia e impacciatamente mi asciugò una lacrima col pollice.

Mi persi a fissarlo.Nella mia mente la questione di Mattew passò in secondo piano, per qualche istante.

-Tuo fratello dovrà fare una scelta, ma non spetta a te decidere al posto suo.- Lasciò per qualche istante il palmo della sua mano sulla mia guancia umidatrasmettendomi il suo calore, ne fui felice.

-Qualsiasi ragazza sceglierà sarà sempre tuo fratello. Questo non deve permettere che il vostro legame venga a mancare.- Tirai su col naso, aveva ragione.

Aveva maledettamente ragione.

Annuii piano e,quando la sua mano si allontanò dalla mia guancia, sembrò comparire un leggero e fuggiasco sorriso sulle sue labbra.

La LucciolaWhere stories live. Discover now