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Una ragazza dai capelli rossi mi attendeva davanti alla porta e da come mi guardò capii che dovevo sembrare proprio una disperata.

-C-cosa... cosa è successo? - Chiesi passandole il cartone della pizza e ansimando cercando di ristabilizzare il respiro.

La rossa non mi rispose evidentemente terrorizzata dal signor Hale perciò fui costretta ad entrare in casa.

Le urla furibonde di Jake erano udibili dall'ingresso. Che cosa diamine è successo? Pensai catapultandomi alla camera del ragazzo.

Aprii di scatto la porta e due teste si voltarono verso di me. Una donna era in piedi davanti al letto e riabbassò subito la testa rivoltandosi verso il signor Hale che sembrava infuriato.

Era seduto al bordo del letto tenendo stretto il suo bastone e con gli occhi bianchi e freddi spalancati. -Cosa è successo?- Chiesi avvicinandomi alla donna.

-Quest'idiota ha lasciato lo sportello del mobile in bagno aperto!- Sputò acidamente il ragazzo, ora che lo guardavo meglio notavo come il suo sopracciglio destro sanguinasse un po'.
-Signor Hale, può capitare...- Lui mi interruppe sbattendo il bastone con forza a terra.

-Può capitare in una casa dove tutti vedono!- Urlò. -In una casa dove abita un cieco non può e non deve succedere!- Le dita snelle si strinsero attorno al bastone facendo diventare le nocche bianche. -Signor...- Riprovai ad intervenire, ma ancora una volta mi interruppe.

-Sarebbe potuta finire peggio di così.- Indicò il piccolo taglio col dito tremante per la rabbia.
-Sarei potuto cadere all'indietro e rompermi la testa! Sarei...-
-Ora basta signor Hale!- Urlai quanto lui per farmi sentire. Si zittì di colpo voltando la testa verso di me. -Come ti permetti moccios...-
-Si sta preoccupando di cose che non sono successe! Non può semplicemente lasciare stare per questa volta?-

La donna al mio fianco mi guardò con la coda dell'occhio, ma non disse nulla. -Un taglietto non è certo la fine del mondo!- Si sporse verso di me senza mai chiudere quegli occhi glaciali. -Sarei potuto cadere all'indietro.- Sibilò a denti stretti. -Ma non è successo!- Esclamai sospirando e massaggiandomi le tempie coi pollici.

Chiuse gli occhi stringendo le labbra come se la bambina viziata fossi io, alzò il bastone puntandolo verso la povera donna.

-Sei licenziata.- Sibilò posando gli occhi vuoti di ogni emozione su di lei. Mi interposi fra lei e il bastone abbassandolo con una mano.

-Lei non la licenzierà.- Si bloccò. -Che razza di faccia tosta... tu a proposito perché cazzo ci hai messo tanto?- Chiese alzando il tono della voce e rispingendo verso di me il bastone.

-Ero fuori, signor Hale.- Dissi spostando me e la donna lontano dalla punta del bastone.
-Ci hai messo troppo.-
-Faccio del mio meglio!-
-Non è abbastanza!- Sbottò lui alzandosi di scatto e fissando un punto indefinito dietro di noi.

La sua altezza mi sovrastò, deglutendo alzai lo sguardo. La donna mi guardò alzando di poco la testa, la scosse come a farmi capire di non perdere tempo con quel ragazzo.

-Sei licenziata.- Ripeté Jake. -Lascia la tua uniforme alla signorina Hooper e non tornare più qua.- Concluse tornando a sedersi e gettando il bastone contro il muro provocando un rumore sordo.

Lei non se lo fece ripetere una seconda volta e scomparve oltre la soglia della porta. Sospirai esasperata mordendomi la lingua per evitare di dire qualcosa che mi avrebbe fatto fare la fine di quella povera donna.

-Esci.- Mi ordinò Jake con voce fievole. Aveva la testa fra le mani, sembrava essersi dimenticato del taglio.
-Come?-
-Va' via.- Disse con voce spezzata.

Non starà mica per piangere?
Pensai poco prima di chiudermi la porta alle spalle.

Mi appoggiai con la schiena alla lastra di legno bianco, stava per scoppiare a piangere, si vedeva. Pensai tendendo l'orecchio per sentire eventuali singhiozzi, ma nulla.

La LucciolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora