Alzai lo sguardo su Sophia quasi a chiederle se stesse parlando con me o con qualcuno alle mie spalle. <<Si, mi trovo bene con loro>> le risposi cauta. <<E perché abiti con loro? Sai, credo che tutti abbiano capito l'intesa che c'è tra di voi, solo che nessuno la esplicita>> rimasi perplessa dalle sue parole così dure e dal suo non voler farsi i fatti suoi per impicciarsi nei miei.
Mi guardai intorno cercando una risposta sulle pareti, che ovviamente non arrivò.
<<Credo di poter scegliere se abitare con quello che mi scopo oppure no, perchè io a differenza tua non ho una famiglia unita, che si vuole bene>> mi alzai dalla sedia spingendola indietro con le gambe. Mi ero stufata del tenermi dentro quello che le volevo comunicare già da quando lei mi aveva rinfacciato dell'avere una famiglia e di aver imparato da me ad apprezzare quello che io non
avevo.

<<Ashley>> disse lei con voce rotta sull'orlo delle lacrime. Cercai di andarmene, ma Matt mi si parò davanti. Feci per spostarlo con la mano ferita, ma quando cercai di fare pressione sul suo braccio la mano cominciò a bruciarmi. <<Avevo promesso a Robinson di non lasciarti andare via da sola. Resta qui>> mi disse facendomi indietreggiare di qualche passo.
Pensai alla delusione che avrebbe provato nei miei confronti Logan vedendomi fare quello che lui non voleva per la mia sicurezza e una sensazione più forte della rabbia che provavo da dentro mi fece risiedere e fare dei respiri profondi.
Pensando a Logan accesi il telefono per scrivergli un messaggio, ma notai che non aveva ancora visualizzato quelli precedenti.

Facendo un sospiro, riposi il telefono in tasca e mi guardai nuovamente intorno. Sophia era andata a qualche metro di distanza con Matt che le teneva le mani sulle spalle rassicurandola e asciugandole le lacrime che le cadevano copiose sul viso. Lui la avvicinò al suo petto e vidi le sue labbra mimare due parole. Quelle parole così importanti quanto sottovalutate da tutti i giovani. Ma un "ti amo" era per me un peso da far uscire dalle mie labbra.

Spostai lo sguardo sulla porta da cui alcune decine di minuti prima eravamo arrivati. Vidi da lontano un ragazzo dall'aspetto familiare arrivare verso il bar e apparire nell'ingresso.
Cercò con lo sguardo un cameriere, ma in quel momento erano tutti occupati a servire i tavoli e nell'attesa tirò fuori dalla tasca il telefono.

Il suo aspetto non era cambiato di una virgola da quando lo avevo incontrato per la prima volta alcuni mesi prima. La parlantina irrefrenabile e l'aspetto da cucciolo bastonato che voleva farsi credere un rinoceronte imbizzarrito erano sempre gli stessi, l'unica cosa che lo aveva abbandonato era la mia simpatia.
All'inizio cercavo di essere gentile con tutti, o per lo meno di sembrare simpatica. Mentre ora ormai tutti mi conoscevano o se anche pronunciavo il mio nome bene o male tutti sapevano chi ero.

Cercai di trovare qualcos'altro con cui distrarmi, ma l'unico pensiero in quel momento era del parlare con Logan, cosa impossibile dato la sua assenza prolungata e dalle sue non risposte ai miei messaggi.

Ma prima di poter concludere i miei pensieri, un ragazzo, quel ragazzo, si posizionò davanti a me. Lo sguardo era sicuro mentre era puntato sulla mia figura e le mani erano strette attorno allo schienale della sedia che avevo di fronte.

<<Buonasera signorina Wilson>> disse ridendo da solo. Continuai a guardarlo con l'aria di chi aspetta soltanto che se ne vada via per essere lasciata in pace.
<<Perché non mi saluti? Sono antipatico per caso?>> chiusi gli occhi lentamente per poi aprirli e cercare di non andare su tutte le furie.
<<Sei irritante e allo stesso tempo un rompi coglioni, Tom>> mi guardò con aria ferita.

<<Non ti è ancora andato via il rancore, vedo. Non importa, so che ora Robinson ti tratta come la sua schiava sessuale, quindi sei apposto>> feci una smorfia e sperai di aver sentito le due parole sbagliate, collocate all'interno della frase sbagliata.
<<Come scusa?>> gli chiesi avvicinandomi a lui, mantenendo sempre una distanza di sicurezza data dal tavolo.
<<Hai sentito bene, tutti lo sanno che ci date dentro e che tra qualche mese lui ti scaricherà per andare da qualcun'altra. Ma non ti preoccupare piccola Ashley, se vuoi io ci sono>> lo guardai ancora più schifata.

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