<<Era da tanto che non ti vedevamo qui, hai trovato una donna alla tua altezza?>> ridemmo insieme. Loro pensavano che nessuna donna fosse alla mia altezza, ma Ashley era molto più in alto. <<Solo molti impegni e tanti coglioni in giro>> risposi prima di bere un sorso della birra che mi aveva appena portato la cameriera. <<Natalie, altre dieci>> le chiese un altro ragazzo e in poco tempo ci ritrovammo il tavolo pieno di birre, come al solito. <<Chi è che ti rompe i coglioni che lo sistemiamo noi?>> ci pensai, ma arrivai alla conclusione che se avessi detto loro chi erano quei deficienti, probabilmente li avrebbero pestati a dovere, senza lasciare a me, Cameron e Noah il divertimento. <<I soliti pezzi di merda>>

Ad un certo punto andai al bancone dopo aver finito gli argomenti con i ragazzi e dopo aver ingerito abbastanza birra. <<Chi guida di voi tre piccini?>> chiese Meredith. <<O vi devo accompagnare a casa io?>> quella non mi era mai piaciuta più di tanto. Voleva portarsi a letto uno di noi e sapevo anche chi avrebbe ceduto prima o poi. <<Anche questa volta sono costretto a rifiutare, ma ti giuro che un giorno vengo a piedi solo per farmi riaccompagnare da te>> le fece l'occhiolino mio fratello, guadagnandosi uno schiaffo sulla testa da parte mia e di Cameron. <<Ahia>> urlò mio fratello. Si voltò verso Meredith.

<<Questo dovresti farlo tu>> disse facendomi sospirare. <<Robinson, non ti posso resistere così>> disse lei. Mi girai verso di lei lanciandole un'occhiataccia. <<Sei sempre incazzato, neanche gli shot che ti faccio ti fanno passare quell'area da ragazzina appena lasciata dal fidanzatino dopo due ore di relazione>> inclinai la testa a mo' di sfida. <<Sai benissimo che i tuoi shot fanno schifo>> lei rise. <<Mai quanto il tuo carattere>> indicò mio fratello. <<Alla seconda si sono impegnati di più>> scandii bene la parola <<Fottiti>> per poi aggiungere <<Ma non mio fratello>> andai verso l'uscita. Ne avevo abbastanza di quel luogo per oggi.

<<Robinson>> mi fermò una voce prima che me ne potessi andare. Mi voltai per trovarmi vicino quel coglione di Jackson Lorrey, l'unico della mia età che frequentava quel bar. Suo fratello andava all'università statale, per cui qualche volta era lì anche lui. Aspettai che parlasse, ma lui mi osservava e basta. Mi stavano cominciando davvero a girare le palle.

<<Che vuoi?>> gli chiesi. A quel punto si sbloccò, ricordandosi cosa aveva da dirmi. <<Ti dovrei dire una cosa sulla Wilson>> catturò immediatamente la mia attenzione. <<Che hai da dirmi su di lei?>> gli chiesi. <<Le voci, a scuola...>> lo fermai. <<Quali voci?>> gli chiesi avvicinandomi a lui. <<Non te la prendere con me>> disse spaventato, facendo qualche passo indietro. <<Dimmi cosa dicono queste voci>> lo incitai.

<<Dicono che lei sia venuta qui soltanto per i soldi e che si stia approfittando di voi. Credo di aver scoperto chi le ha messe in giro>> non gli lasciai nemmeno il tempo di finire. Sapevo già che nome avrebbe fatto, conoscevo troppo bene quegli stronzi. Guardai il mio amico e con un cenno impercettibile gli indicai la porta d'uscita.

In pochi secondi eravamo tutti e tre radunati nel parcheggio. <<Olivia e Ilary hanno trovato su chi scagliare la loro vendetta. Vorrei dire che non è per niente originale, si sono proprio sprecate>> Cameron mi osservò mentre Noah cercava di trattenere le risate. <<Ashley, vero?>> guardai Cameron. <<La nostra sarà una vendetta che ricorderete per sempre, dicevano>> <<In ogni caso dobbiamo tenerle d'occhio e stare vicino ad Ashley il più possibile, creo abbia tutta la scuola contro, e non perché sta con noi>> dissi riflettendo a quanto avevo visto in quei giorni. Quando passava per i corridoi o anche alla festa le persone la guardavano, la osservavano, la studiavano. Sapevo che quella era soprattutto invidia, ma notavo anche una nota d'odio negli occhi degli altri.

SaudadeTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon