53. Seconda prima volta

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- No, non ti ho tradita -

Torno a respirare, il mio mondo ricomincia a girare, mi sento terribilmente in colpa per aver dubitato di lui.

- Davina ma cos'hai sul collo? - mi chiede Matteo

Subito mi copro con la mano, staranno uscendo i segni.

- Vaffanculo - mi urla Paride andandosene

Ha perfettamente ragione ad avercela con me, mi sono comportata da pessima fidanzata, ho messo in dubbio la sua fedeltà dopo un giorno di relazione, sono così stupida. Ed ora questo, mettono in evidenza un piccolo sbaglio, non ha fatto apposta a farmi male.

- Paride ti prego aspetta - urlo correndogli dietro

È veramente veloce, in un attimo è già in camera sua, ed appena lo raggiungo mi sbatte la porta in faccia, ma non chiude a chiave.

Apro velocemente ed entro nella stanza. È furioso, letteralmente fuori di sé, cammina avanti ed indietro con i pugni serrati e la schiena dritta, afferrando e sbattendo a terra qualsiasi cosa gli capiti a tiro, e la colpa è solo mia.

- Non avrei dovuto dubitare di te -

- Come cazzo hai potuto pensarlo? - mi sbraita avvicinandosi a me, con il suo viso a pochi centimetri dal mio, ma colmo di odio, non amore o desiderio

- Io... ero gelosa, avevi ragione, ho saputo di Emily, di ieri sera e mi sono ingelosita, ma perché non me lo hai detto? -

Subito si allontana.

- Perché avrei dovuto? Era tutto risolto, ma come cazzo lo hai saputo? Potevi benissimo chiedermelo, ma no, regina dei complotti mi hai manipolato con la magia - urla più che mai.

Ora, sentendo le sue parole, capisco quanto abbia ragione, avrei dovuto parlargliene, non agire alle sue spalle, sono immatura ed ho sbagliato, devo assumermi le mie colpe.

- Era tutto programmato vero? Obbligo e verità, il gin, il Veritas già pronto -

Non rispondo, non so cosa dire, non ho nulla da dire, ha solamente ragione ed io torto, non so se ammettere o mentire, ma sarebbe inutile, ha già capito tutto.

- Ma certo che lo era, vaffanculo Davina -

- Paride calmati ti prego, ti ho chiesto scusa, d'ora in poi parlerò, non lo farò mai più-

Fa un ghigno.

- Già che ci siamo approfittare no? Chiedimi tutto quel cazzo che vuoi sapere, tanto sono sotto effetto della tua stupida pozione, approfittati di me su, non lo fanno tutti?-

Rimango in silenzio, non capisco a chi si sta riferendo , i suoi amici lo adorano e non per i suoi soldi o la sua fama, se solo riuscisse a capirlo, se solo capisse che è solo lui ad avere pregiudizi verso se stesso e non noi. Come può pesare che io voglia approfittarmi di lui, se proprio lui si approfitto di me a tempo debito, io non ho mai fatto niente di simile.

Anche se... in effetti una cosa ci sarebbe una cosa che vorrei chiedergli, ma se gli facessi delle domande ora mi sbranerebbe viva, è troppo arrabbiato, deve calmarsi prima, non credo di averlo mai visto così.

- O mio dio vuoi sapere qualcosa, vero? - insiste

- No - mento

- Si invece, ti conosco, dillo e basta porca troia - urla

Ammetto di essere spaventata, ed anche molto, continua ad urlare e rompere oggetti, è una persona irascibile e tendenzialmente violenta, sono spaventata a morte, non credo mi farebbe volontariamente del male, ma per sbaglio...

Senza FineWhere stories live. Discover now