51. Ballo

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Eccoci in cima alle scale del grande salone, diamo una sbirciata, i nostri accompagnatori sono già ai piedi della rampa, non ci hanno viste, stanno chiacchierando. Paride indossa lo smoking nero che gli ho dato, con il fazzoletto oro, che gli fa risaltare la chioma bionda. È un incanto.

Il salone è meraviglioso, abbiamo allestito tutto perfettamente. Essendo il ballo d'inverno, abbiamo scelto la tonalità dell'azzurro e del bianco. Le pareti sono ricoperte di ghiaccio, fanno risaltare il soffitto, cosparso di nuvole, non dipinte, ma vere nuvole, all'ultimo ballo uscirà la neve, sarà uno spettacolo. Nessuno lo aveva mai fatto prima, di conseguenza nessuno se lo aspetterà, sarà una vera sorpresa. Il palco è fatto in legna secca, simbolo della morte, che porterà poi ad una nuova vita. Su esso verranno premiati il re e la reginetta, accanto alle scale invece il tavolo dei voti, abbiamo optato per il cartaceo, un metodo infallibile, ed abbiamo lasciato l'occasione a tutti di essere votati, per maggiore uguaglianza. Al centro la pista da ballo, tutta in vetro, come il ghiaccio, accerchiata da tanti tavolini dove sedersi, sempre in vetro. La banda della scuola accompagnerà tutta la serata, ma abbiamo assunto anche un dj, che la renderà più viva. Ovviamente non ci siamo dimenticate dell'argento, abbiamo infatti optato per una palla da discoteca al centro del salone, quando la serata si farà più movimentata darà effetti speciali, oltre alle stelle filanti che verranno lanciate. Una volta che l'atmosfera si farà più calma invece, sul finire della serata, le luci diventeranno più tenui, e sulle pareti verranno proiettate le foto fatte finora dal fotografo della scuola, sarà molto romantico. Abbiamo anche dotato un bancone bar, bicchieri rigorosamente in ghiaccio, così come le cannucce, essendoci studenti maggiorenni, ci sarà da bere, ma bisognerà presentare il documento, problema inutile, visto che la vera festa inizierà una volta finito il ballo. I barman sono praticamente mezzi nudi, con una gonnellino che sale, coprendo mezzo addome, vestiti di pelo bianco, ovviamente finto, ed un cappello sempre pelosi.Per scaldare la stanza, abbiamo acceso i quattro camini che la contornano, danno un barlume di calore. Immancabili gli animali, abbiamo fatti delle proiezioni in 3D di orsi bianchi, lupi e cervi, che giocano, corrono, e saltano per tutta la stanza, mentre i bucaneve crescono ovunque, dalle pareti, ai pavimenti, decorano i tavoli, ed a mezzanotte pioveranno ovunque. Ovviamente sono sono delle proiezioni, ma sembrano così reali. Il momento più atteso sarà però la premiazione, l'incoronazione. Una volta che il re e la reginetta verranno chiamati sul palco, esso si trasformerà in ghiaccio, facendo comparire dietro di loro una scultura a forma di cuore. Sarà romantico ed eclatante allo stesso momento, sarà lì che la neve inizierà a scendere. Spero ci saremo io e Paride.

Faccio scendere la mia amica per prima, rimango ancora un istante a guardare il mio ragazzo, interrogandomi se potrebbe mai avermi davvero fatto una cosa del genere. Non credo di meritarmi tale tradimento, cos'ho fatto di male?

Una volta che Jessica e Matteo si sono allontanati, è il mio turno. Scrivo al dj di abbassare le luci, puntando il faro verso di me, facendo partire "Scream & Shout ", canzone non molto recente, ma molto tornata in voga di recente, senza considerare l'icona che sia Britney.

Inizio la discesa in modo deciso, sento tutti gli occhi puntati su di me, e questo mi fa impazzire. Guardo Paride, mi guarda con tali occhi, e con quel sorriso, no, non può avermi davvero tradita, ci dev'essere una spiegazione, deve amarmi almeno la metà di quanto lo ami io. Allunga la mano, io gli porgo la mia. Mi da un bacio delicato sulla guancia.

- Sei meravigliosa - mi sussurra

Andiamo in mezzo alla pista, iniziando un ballo, lui detesta ballare, ma ha seguito le mie indicazioni alla lettera. Appena arriviamo il faro si spegne, e tutto torna alla tranquillità. Non voglio obbligarlo a danzare, se non gli va è ok.

Ci dirigiamo al tavolo dei suoi amici. Prima di arrivare si ferma, mi ferma.

- Davina sei... non ho parole per descriverti, assolutamente troppo - mi dice

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