24. Imbroglio

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Apre il cassetto del comodino, tirando fuori un preservativo, lo apre e se lo infila con difficoltà, credo sia leggermente piccolo, ma alla fine entra.

- All'inizio farà un pochino male - mi spiega - ma alla fine me ne chiederai ancora vedrai - mi tranquillizza baciandomi il naso

Si posiziona sopra di me, allargandomi le gambe.

- Davina? - mi chiama

- Si?-

- Sei convinta? -

- Lo sono -

Si avvicina con ventre, con piccoli colpetti cerca di entrare. Fa male, è vero, un leggero bruciore, che aumenta con l'entrare, ma come così assolta nei suoi occhi da non farci troppo caso, è di una bellezza indescrivibile anche così ed io sono completamente sua.

- Ahi - mi lamento

Non mi presta attenzione e continua, una volta dentro il bruciore si allevia, andando a sostituendosi con il piacere, vero piacere, così intendo mai provato prima.

- Ti fa ancora male? - mi chiede

 - No - rispondo

Continua a spingere, accelerando leggermente sempre più il ritmo, gli piace, lo capisco dalla sua espressione estasiata, ma voglio sentirmelo dire, così glielo chiedo.

- Si, dio sei così stretta - dice gemendo

Piace anche a me, è una sensazione che non riuscirei a spiegare, di una piacevolezza eccessiva, la cosa più bella, mai provata prima. Continua con i movimenti, accelera ancora il ritmo, sento il formicolio farsi sempre più intenso, e lui eccitarsi sempre di più.

- Sto venendo mi confessa -

E così fa, viene, ed io lo seguo immediatamente.

Si sdraia accanto a me, sembra stanco, sudato, con i capelli più spettinati del solito. Mi bacia la spalla, coprendoci poi con il piumino. Non credo di essere mai stata così felice.

- Com'è stato? - mi chiede

- Incredibile - confesso

Sarà stato lo stesso per lui? Insomma lui ha una grande esperienza, forse per questo a me è piaciuto così tanto, ma io non ho per niente esperienza, era la mia prima volta sarò stato terribile per lui, mi vergogno così tanto, è sporco di sangue, il mio.

- Scusami se io non sono stata gran che... era la mia prima volta... non volevo sporcarti - confesso nascondendomi il volto tra le mani

- Ehi piccola, non devi nemmeno pensarlo - mi dice abbracciandomi e baciandomi - mi è piaciuto tantissimo -

Mi rassereno.

- Lo vorrai rifare? Non ora... ecco... un giorno - dio Davina che domanda stupida perché non stai zitta

Mi sorride.

- Ogni giorno, fino a sfinirti - mi mordicchia la guancia.

Dopo esserci puliti, ci coccoliamo un po', ma subito si addormenta. Io rimango invece sveglia, sono ancora un po' tesa, ma così felice, lui mi rende così felice. Prendo il cellulare per vedere se Ali mi ha scritto qualcosa, ma non è così, ci starà dando dentro anche lei. Vedo però altri messaggi, da Tom, ma non voglio leggerli, è stata la serata più bella della mia vita, non voglio rovinarla. Scrivo invece a mio padre, per rassicurarlo del fatto che sto bene, mai stata così bene. Mi alzo, decido di darmi una sciacquata  e rilavarmi i denti.

Mi riposiziono a letto, addormentandomi col capo sul suo petto sussurrando "Ti amo" all'unico che è sempre in grado di domarmi tanta felicità

***

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