36. Non migliore

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- Non dire stupidaggini, non sei felice con lui - ribatte

- Ma cosa ne sai? Lo sono eccome, e tu vuoi privarmene - urlo

- Io non voglio privarti della felicità - si avvicina

- Allora perché non puoi aiutarmi senza pretendere nulla in cambio? Perché mi hai tradita l'altra sera? Perché non mi hai degnata di una parola nell'ultimo mese? E perché quella mattina...- continuo a piangere

Mi siedo sul muretto della torre, il respiro si fa sempre più corto, il fiato inizia a mancare, inizio così a singhiozzare.

Si avvicina ancora più a me, sedendosi accanto, non mi sposto, non cambierebbe nulla, sono comunque intrappolata qui con lui, fisicamente, ma non solo. Estrae un fazzoletto dalla tasca e me lo passa. Mi asciugo.

- Mio padre mi ha tolto il locale per quanto successo... quella mattina... io vorrei aprirlo dopo le feste, ma non me lo ridarà finché lo renderò fiero - inizia a spiegarmi

- Ed io cosa c'entro? - dico ora più calma

Fa un altro sospiro ed un accenno di sorriso.

- Vuole che abbia al mio fianco una donna forte, autoritaria, decisa, ambiziosa, intelligente, intraprendente, bell... - si ferma imbarazzato - vuole che mi metta con te, è rimasto affascinato quella mattina, quando vi siete conosciuti, non fa altro che chiedermi di te - riprende

Mi stava lusingando. Quegli aggettivi, li stava attribuendo a me, eppure lui non ha questa considerazione di me, altrimenti mi tratterebbe come merito, non come un oggetto.

- Così settimana scorsa gli ho mentito, gli ho detto che eravamo tornati insieme, non credevo che sarebbe venuto al ballo... ci vedrà -

Stupido. Non è solo un semplice ballo, suo padre è sveglio, verrà a sapere che sto con Tom. Tornati insieme? Non ci siamo mai stati Paride, calibra le parole diamine.

- Paride ma sei davvero così ingenuo? - urlo

- Cosa perché? -

- Tutti sanno che non stiamo davvero insieme, se ci vedranno al ballo insieme inizieranno a parlare, siamo io e te, i ragazzi più parlati del mondo magico, tuo padre scoprirà che non stiamo davvero insieme, che io sto con Tom... -

Rimane bloccato, come ha fatto a non pensarci?

- Satana che idiota, ma perché sono venuta a letto con te - mi lascio scappare

Cala il silenzio, brava Davina, hai reso il tutto ancora più imbarazzante... complimenti.

- Perché sono irresistibile... siamo fatti l'uno per l'altra... come fai a non capirlo? - mi accarezza la guancia ridendo

Che egocentrico e pieno di se...

- Tutte sono fatte per te, e Tom? Tutti sanno che sto con lui idiota -

- Devi mollarlo, da domani fingerai di stare con me -

Cosa?

- Scordatelo -

Non posso lasciare Tom, non voglio, io lo amo e su questo ero sincera, voglio una vita con lui, inoltre non voglio ferirlo, non posso nemmeno raccontagli la verità, me lo impedirebbe.

- Ti aiuterò con il test e ti farò entrare all'élite oggi stesso, domani mattina troverai già la tua divisa - insiste - mi sembra un accordo equo

Equo? Io dovrei sacrificare tutta la mia felicità, lui una divisa ed un favore che non è nemmeno lui a farmi, bensì un suo amico... cosa ci sarebbe di equo?

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