VENTINOVE.

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Mingyu si svegliò a mattinata inoltrata, quando ormai il salotto era riempito dalla luce naturale del tiepido sole d'autunno. Il caminetto era acceso e stava riscaldando il suo corpo, rannicchiato sotto una coperta in pile. L'istinto lo portò ad allungare una mano accanto a sé, ma non percepì nulla se non l'assenza. Strabuzzó gli occhi e si voltò, trovando tutto il divano abbandonato. C'erano solo i cuscini sparsi.

Sentì vociferare dalla cucina e percepí la voce di Seungkwan che scherzava con gli altri. Si alzò lentamente dal materasso, stiracchiandosi e togliendosi la coperta di dosso. Solo in quel momento vide un cappellino di lana accanto a sé. E si ricordó.

Glielo aveva prestato poche ore prima
Wonwoo. Poi ricordó il loro rientro in casa e il suo quaderno di disegno, in cui aveva scovato un suo ritratto iniziato. Wonwoo non lo aveva ammesso, ma Mingyu si era riconosciuto in quei tratti.

Quel pensiero lo fece sorridere per diversi minuti, mentre si alzava e saliva in bagno a sistemarsi e a lavarsi il viso e i denti. Tutti erano fuori in giardino, a preparare la tavola per la colazione, e lui li raggiunse poco dopo.

Prese il proprio cappotto e si preparò ad uscire. Si guardò indietro, e tornò sul divano. Guardò il cappellino di Wonwoo e decise di indossarlo si nuovo, ricordandosi l'avvolgente conforto che gli aveva regalato durante la notte. Ora stava iniziando a capire perché Wonwoo andasse sempre in giro con quell'indumento esteticamente orrendo, secondo i suoi gusti.

- Hey, Mingyu! Eccoti! - I ragazzi lo salutarono a gran voce e gli fecero posto nella panchina. Prima di andare a sedersi, Mingyu raggiunse il capotavola e abbracciò da dietro Soonyoung, lasciandogli un bacetto veloce sulla testa, fra i capelli ancora non pettinati.

- So che mi odi. - Gli sussurró, stringendo la presa. - Ma, tanti auguri. - Soonyoung finse di non essere emozionato e lo cacció via, sbuffando in sua direzione e alzando gli occhi al cielo.
- Come osi dormire durante la mia mezzanotte? Infame. -
- Stronzo, meglio. - Gli scoccó un altro bacio, stavolta a distanza, e andò a sedersi accanto a lui, ritrovandosi di fronte a Minghao. Perlustró la tavolata e non vide Wonwoo.

Si trattenne dal chiederlo, non volendo risultare pedante. Non l'aveva nemmeno visto al primo piano e non gli era parso di sentire delle voci in cucina.

- Ma, quel cappellino? - Soonyoung glielo indicó, mentre sgranocchiava del pane tostato con la marmellata.
- Faceva freddo. - Fu l'unica risposta di Mingyu, nascondendo un sorriso mentre beveva del the caldo dalla tazza.
- Ma non è il cappellino che aveva Wonwoo ieri? - L'appunto di Minghao fece voltare metà dei presenti verso di lui, che deglutí a fatica il boccone di pane. Tossí un paio di volte, bevendo altro the e assotigliando le labbra, non volendo mostrare alcuna tensione.
- No. -
- Non li metti mai i cappelli. - Precisó Soonyoung, dando ragione all'altro ragazzo. I due si scambiarono un'occhiata conscia e ripresero a fissare Mingyu. - Dove lo hai trovato? Ieri non avevi nulla con te. -

Prima che potesse rispondere, Wonwoo e Hansol rientrarono dal cancello principale. Erano ancora in pigiama e sembravano sudati.

- Divertiti? -
- Col cazzo. - Wonwoo si sedette in fondo e si accasció sul bancone.
- Io tantissimo. Ho anche convinto Wonwoo a correre un po'. È da un sacco che non si allenava. - Hansol allungó una mano verso un vassoietto di pasticcini e ne prese alcuni.

Mingyu pensava di averla scampata, ma Minghao aveva una memoria lucidissima e riprese il discorso di poco prima.

- Wonwoo, dov'è il tuo cappellino blu di lana che avevi ieri? - Wonwoo si rese conto solo in quel momento di non averlo addosso. Si accarezzó i capelli e alzò le spalle.
- Lo avrò lasciato dentro. Perché, ti serve? -
- E perché allora ce l'ha Mingyu? - Minghao indicó il giovane e puntò tutta l'attenzione del gruppo di nuovo su di lui. Wonwoo solo allora lo vide e solo allora si accorse di cosa stava accadendo.

Aware.Where stories live. Discover now