Aware.

QUATTORDICI.

Soonyoung raggiunse Wonwoo e Mingyu proprio dopo quella confessione. I due ragazzi erano rimasti a guardarsi con volti confusi e impanicati, fino a quando la voce di Soonyoung non intervenne a riempire quell'ennesimo loro silenzio. E non poté presentarsi nel momento più sbagliato. Mingyu si era sforzato con tutto se stesso di ammettere quelle cose, e Wonwoo stava cercando una risposta adatta. Nessuno dei due si era reso effettivamente conto del significato di tutta quella loro lunga, lunghissima ed estenuante discussione, ma erano entrambi sconvolti a livello fisico. Si sentivano spossati e avevano bisogno di riposare e rimuginare ulteriormente su tutto ciò che si erano detti.

- Ho una proposta bomba. - Mingyu si voltó verso l'amico e gli mostrò il sorriso più inquietante che possedesse. Gli lanciò un'occhiata colma d'ira e Soonyoung finse di non capire. Ma aveva sentito quelle ultime parole proprio nel momento in cui li aveva interrotti. Sapeva di aver rovinato il momento più catartico della serata, ma ormai non poteva farci niente. In verità, dentro di sé, si stava divertendo tantissimo. Quei due si erano messi nei casini da soli e da soli dovevano uscircene. E non potevano risolvere così facilmente. Soonyoung sapeva quanto entrambi soffrissero i pregiudizi e i sentimenti e avevano bisogno di ancora un po' di tempo per capirsi meglio. Ricambió il sorriso a Mingyu e guardò Wonwoo.

- Allora? - Mingyu voleva lanciare un urlo. Sentiva di aver sprecato energie e non sapeva quando sarebbe ricapitata un'altra occasione come quella, per confrontarsi con l'altro ragazzo.
- Stavo parlando con Minghao e Hansol. E mi hanno detto che anche loro pensavano di cenare fuori stasera. Quindi pensavamo di andare a mangiare tutti assieme! Mi hanno detto che conosci un posto che cucina messicano. - Disse, guardando il ragazzo in questione e facendogli l'occhiolino. Wonwoo volle urlare a sua volta. Tutto ciò avrebbe significato passare altro tempo con Mingyu dopo tutto l'imbarazzo che si era ormai creato tra di loro. Non avevano nemmeno finito di discutere e Soonyoung li aveva fermati dopo una frase che lo aveva spaventato.

- Ed è meglio andare ora, perché sarà sicuramente pieno visto che è venerdì sera. - Terminó Soonyoung, non aspettando una loro risposta e ritornando dagli altri, che si stavano rivestendo e avevano già incominciato ad avviarsi fuori dal campus.

Mingyu e Wonwoo rimasero seduti. Solo allora si resero conto di essersi avvicinati. Ora distanziavano solo un metro.
- Uhm, dovremmo andare con loro. - Wonwoo sgranó gli occhi a quelle parole e si alzò di colpo. Raccolse le lattine e prese il sacchetto abbandonato a terra.
- Ah, sì, sì. Dobbiamo andare. - Andó a buttare le lattine vuote e fece un nodo al sacchetto, stringendo le dita attorno ad esso e aspettando Mingyu. Poi si avviarono assieme.

Entrambi volevano continuare a parlare, ma durante i pochi metri percorsi assieme nessuno dei due proferí parola. Wonwoo sapeva che toccava a lui rispondere, ma non aveva alcuna idea su cosa dirgli. E su cosa pensare ora di lui.

- Wonwoo! Abbiamo vinto! - Vennero circondati da Minghao e Hansol, che strinsero entrambe le braccia a Wonwoo e lentamente iniziarono ad allontanarlo da Mingyu. Wonwoo non era affatto interessato ai loro discorsi e non riusciva a pensare ad altro al ragazzo che aveva lasciato indietro. Mingyu lo guardó da lontano e rimase a camminare da solo, le mani in tasca e il corpo che continuava ad essere avvolto da brividi indesiderati. Doveva fare un gran freddo, quella sera.

- Gli hai sul serio detto che hai davvero voglia di conoscerlo? - Mingyu era così sovrappensiero che non si rese conto che Soonyoung aveva rallentato notevolmente il suo passo per aspettarlo e gli si era messo affianco. Quella domanda lo mandó in paranoia e capí che il suo amico non lo avrebbe mai lasciato in pace. Aveva sentito tutto.
- Non ho voglia di parlare, Soonyoung. -
- Non ti pensavo così intraprendente, Mingyu. Wow. Wow davvero. Ti sei praticamente dichiarato! Come ti senti? Wonwoo non ti ha nemmeno risposto. - Mingyu lo spintonó e si rimise in fretta le mani in tasca.