VENTOTTO.

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Wonwoo riuscì ad addormentarsi persino durante quel viaggio in macchina. Soonyoung aveva acceso la radio e il ristretto gruppetto era partito subito ad inscenare improvvisati cori ed esibizioni canore con armonie bizzarre. E in mezzo a tutto quel caos, Wonwoo si era appoggiato al finestrino e le sue palpebre avevano iniziato ad abbassarsi, fino a scendere e cadere in un sonno profondo.

Arrivarono a destinazione al tramonto, in un parcheggio isolato in mezzo ad una tranquilla cittadina in mezzo ai boschi. Scesero tutti dall'auto e Minghao ed Hansol rimasero in piedi davanti alla portiera in cui c'era Wonwoo che russava. Continuavano a fissarlo dal finestrino e stavano scattando delle foto.

- Che succede? - Mingyu raggiunse la loro auto e si ritrovò davanti quella scena. Si avvicinò e cominciò a picchiettare contro il vetro, non riuscendo minimamente a smuovere il ragazzo.
- È la fine. Finirà ibernato qui. È stato bello. - Minghao abbandonó la missione e prese il proprio borsone, raggiungendo gli altri ragazzi che stavano entrando in casa.
- Non sai come svegliarlo? - Gli chiese Mingyu, guardando Hansol. Ma il giovane scrolló le spalle.
- Provo io. - Mingyu andò dall'altra parte ed entrò nell'auto, avvicinandosi a Wonwoo che non ne voleva sapere di svegliarsi. A quel punto, Hansol li lasciò soli e gli unici rimasti al parcheggio furono loro due. Tutti gli altri erano già entrati al caldo, nella casa delle vacanze di Soonyoung e persino l'autista si era rifugiato dentro per aiutare.

- Wonwoo. - Mingyu si era seduto accanto a lui e si era chinato per guardarlo. Poggió una mano sulla sua spalla e lo scrolló piano, cercando di non smuoverlo troppo. Si ritrovò faccia a faccia con lui quando sollevó la sua testa e cercò di metterlo in una posizione più comoda.

Erano vicinissimi. Mingyu restó immobile in quella posizione per molti attimi, lasciando che la propria mente venisse offuscata solamente da un unico pensiero. Le sue mani erano strette attorno alle spalle di Wonwoo, e il suo volto riposato era a malapena illuminato dai pochi raggi di sole che si manifestavano nel cielo limpido del pomeriggio.

Si rese conto della propria posizione quando Wonwoo iniziò a lamentarsi del sonno. Il maggiore scosse la testa e cominció a stiracchiarsi, aprendo gli occhi subito dopo. Mingyu riuscí a staccarsi da lui appena in tempo.

- Uh? - Wonwoo strabuzzó gli occhi e si guardò attorno, rendendosi conto di trovarsi in macchina. Poi si accorse di Mingyu e di essere ancora legato con la cintura. La tolse e sbadiglió, notando l'assenza di tutti gli altri. - Che succede? -
- Ti sei addormentato. - Mingyu indicó la casa davanti a loro. - Gli altri sono già entrati e stanno sistemando la roba. Ti stavo svegliando. -
- Okay. - Le parole uscivano biascicanti dalle labbra di Wonwoo, che ancora doveva razionalizzare il tutto. Aprì la portiera e uscì a tentoni, mettendosi lentamente in piedi e venendo colpito dal gelo esterno. Si alzó la sciarpa e raggiunse il bagagliaio, prendendo il proprio borsone. Mingyu uscì subito dopo di lui, mentre cercava di non ripensare alla scena appena accaduto in auto.

- Avete bisogno di una mano? - L'autista uscì dalla porta principale proprio in quel momento e raggiunse i due giovani. - Soonyoung e gli altri ragazzi stanno già portando tutto nelle stanze. -
- No, non serve, grazie mille. - Wonwoo alzó una mano e tese un debole sorriso, sistemandosi lo zaino in spalla e camminando goffamente verso l'entrata. Il terreno era sassoso e rischió un paio di volte di inciampare. Mingyu lo raggiunse subito, dopo aver salutato l'uomo e averlo ringraziato a sua volta.

- Ma dove sono quei due? - Soonyoung li vide appena scese le scale. - Ah, eccovi! Wonwoo, ma quanto sei rincoglionito? - Wonwoo annuí e basta, ancora poco lucido per concepire qualsiasi cosa gli venisse proferita.
- Ho solo bisogno di sdraiarmi un attimo. -
- Aspetta, vieni qua. - Soonyoung lo prese subito sotto braccio e lo accompagnó nel divano vicino a loro, prendendogli il borsone e lasciandolo a terra. - Puoi riposare qui. - Wonwoo non se lo fece ripetere una seconda volta e si buttó sul divano a faccia in giù, riprendendo a chiudere gli occhi.

Aware.Where stories live. Discover now