Capitolo.47

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Guardo Namjoon incredula. Come fa ad avere le chiavi della libreria? Guardo le chiavi tra le sue mani, guardo oltre di lui e vedo la libreria chiusa e poso lo sguardo su di lui.

《Da quando hai le copie delle mie chiavi?》 Chiedo incredula.

《Da un po'... 》 dice senza guardarmi.

《Wow. Fantastico 》 dico incredula. 《Che ci fai tu qui?》 Chiedo infastidita.

Rimane in silenzio, lo guardo in attesa di risposta ma a quanto pare non vuole aprire bocca. Annuisco, mi tiro indietro e cerco di chiudere la porta ma il suo corpo me lo impedisce.

《Non giocare con me Namjoon! Sto male da una giornata e in più ho le mie cose quindi potrei anche picchiarti 》 lo minaccio.

《 dobbiamo parlare》 dice serio.

《 Non abbiamo bisogno di parlare. Ho capito. È finita. 》 dico sull'orlo della lacrime. 《Il tuo comportamento ha reso tutto molto chiaro.  》
《Se fosse davvero finita io sarei qui adesso? Lasciami entrare 》 dice serio.

Mollo la presa e lo lascio entrare. Vado a sedermi sul divano mentre lo guardo entrare mentre di guarda intorno e sorride.

《Ti piace com'è venuto?》 Chiede.

《Proprio come desideravo.. 》 sussurro.

Lui annuisce. Si posiziona davanti a me, si guarda un po' intorno, inizia a camminare avanti e indietro per il mio piccolo salotto, lo guardo completamente ammaliata dalla sua bellezza.

《Non ci sono parole per chiederti scusa. Per come ti ho trattata, nonostante la mia rabbia giustificata, non avevo il diritto di trattarti in quel modo, ma il mostro che vive dentro di me ha avuto la meglio. Anche quando Lex è tornato indietro dicendomi che eri scappata da lui e che Dio solo sapeva dove fossi finita... la rabbia mi ha reso cieco ed non mi importava. Ho visto la mia donna, il mio vero e unico amore, stretta tra le braccia dell'uomo che i suoi genitori dicono che sia perfetto per lei. In quel momento ho capito che forse il mio incubo quello di perderti era reale,  da mostro quale suono non volevo mostrarti che stavo soffrendo e volevo farti soffrire come ho sofferto io. 》 dice continuando a camminare.

《Allora perché sei qui ?》 Chiedo in lacrime.

《Sono tornato in suite. Lex stava dando di matto, ha mandato una decina di uomini in giro per Londra, ha anche chiamato i ragazzi, le ragazze nessuno sapeva di cosa stava parlando ma uno dei miei uomini ha visto la luce accesa qui e mi ha avvisato. Sono andato a lavarmi con l'intenzione di cenare e andarmene a letto, senza preoccuparmi di dove fossi. Appena ho fatto quel pensiero ho sentito come se mi fosse mancata l'aria dai polmoni, come se qualcuno mi avesse strappato il cuore dal petto. Ti ho immaginato sola, senza protezione, in pieno attacco di panico e sono corso qui. 》 dice fermandosi.

《I miei attacchi di panico, i miei problemi e i miei demoni Namjoon... non sono un tuo problema
Almeno non più.》 dico con freddezza. 《Quindi puoi anche andartene 》 dico indicandogli la porta.

《Dolcezza... so di aver sbagliato ma 》 lo blocco alzando una mano.

《 Si Namjoon hai sbagliato. Perché la tua gelosia ti ha reso cieco. Anche se più volte ti ho detto che ti amo, che sei l'unico uomo della mia vita, quello che desidero ad ogni ora del giorno, l'unico a cui io ho donato me stessa mi hai creduto capace di tradirti. 》 dico in lacrime. 《Avevi ragione ad essere furioso. Cazzo avrei dato di matto anch'io se avessi visto te essere baciato dalla tua ex! Ma ti avrei dato il tempo di spiegare. Almeno ti avrei chiesto del tempo per calmarmi... ti ho lasciato del tempo per sbollire, sono venuta da te pur di fare pace perché non potevo sopportare la situazione che c'era fra noi. Dovevi vederti, a stento riuscivo a riconoscerti. Nei tuoi occhi non ho visto il mio Namjoon, in quello ufficio ho solo visto il Dragone che mi trattava come una delle sue puttane. 》 prendo fiato. 《 " Ho cosa più importanti adesso. Devo risolvere dei problemi e non posso stare a perdere tempo con i tuoi sensi di colpa, le tue crisi e tutto il resto. Vattene Nora" lo hai detto con tale freddezza. Ho sentito il mio cuore andare in mille pezzi. 》 dico in lacrime.

《Principessa... non avrei mai voluto ferirti così. Mi dispiace così tanto. 》 dice sull'orlo delle lacrime.

《 Anche a me. Io sono stanca. Sono stata tutto il giorno a piangere, tutto il giorno a tremare, tutto il giorno con la voce nella mia testa che mi ripete quanto io sia inutile, tutto il giorno nel vedere cose che non esistono. Forse dovremo... chiuderla qui. Io per te sono solo un problema e non faccio altro che rovinare le tue giornate con i miei problemi 》 dico in lacrime.

《No, no, no. Non puoi lasciarmi così? Tu mi appartieni come io appartengo a te Nora. 》 dice inginocchiandosi tra le mie gambe. Mi afferra il viso e mi guarda negli  occhi. 《Stai passando l'inferno solo per colpa mia.  Colpa dei miei soldi, delle amicizie sbagliate, della mia arroganza e tutto il resto.  Sei stata vittima di aggressione perché Edward sa che sei l'unico mio punto debole. Qualsiasi cosa ti riguarda è una mia responsabilità, perché tu sei la mia vita. Sei tu il motivo per il quale tutto adesso ha un senso. Non voglio vivere senza di te Nora. Mi dispiace per quello che ho detto. Mi dispiace per quello che stai passando, farei qualsiasi cosa per toglierti tutte le preoccupazioni.》 Dice in lacrime.

《Davvero eppure oggi non sembrava che ti importasse molto 》 dico abbassando lo sguardo.

《Mi importa eccome, l'orgoglio mi ha giocato un brutto scherzo. Nora, principessa... dico sul serio. Se vuoi me ne vado, ma tornerò domani  e il giorno dopo e quelli avvenire. Non posso perderti così, non voglio perderti. E per quanto riguarda quello che mi hai detto sta mattina, il fatto che tu vedi il tuo aggressore... non sapevo come reagire, sono andato nel panico. Ho paura per te dolcezza, vorrei poter diffenderti ma non posso e impazzisco. Non sono riuscito a proteggerti prima e non riesco a proteggerti nemmeno adesso. 》 dice affranto.

《In realtà... questo è l'unico momento in cui lui se ne andato. 》 sussurro. 《Appena sei arrivato lui è scomparso. E so che appena te ne andrai lui tornerà a deridere di me a fissarmi tutto il tempo. Ma credo di averci fatto l'abitudine, quindi puoi andare. 》 dico stanca.

《Non me ne vado. Resterò con te, sveglio tutta la notte ad assicurarti sogni tranquilli se servirà a farti dormire tranquilla. Nora io ti amo veramente, ti amo come non ho mai amato nessuna e per te farei qualunque cosa.》 Dice guardandomi negli occhi.

《Davvero? Perché oggi non sembrava così.  Se il tuo sguardo avesse potuto uccidermi sarei morta da ore 》 dico ridendo.

《Non dubitare mai del mio amore principessa, ti prego.. 》 sussurra.

《Tu hai dubitato di me però! Anch'io ti amo stupido! Credi davvero che preferirei qualcun altro a te? Io ho scelto te! Ho scelto di amare te e di darti tutta me stessa alla prima occasione mi hai trattato come una delle tue puttane 》 dico in lacrime. 《Non idea di quanto mi hai fatto male 》

In un'attimo le sue  braccia mi circondano e mi stringe in un'abbraccio, ricambio la stretta senza esitare e vorrei non farlo ma è più forte il bisogno di lui che il mio orgoglio. In un'attimo le sue labbra trovano le mie, mi bacia a firo di labbra, per poi approfondire in un bel bacio passionale. Le mie mani afferrano il suo viso, come le sue afferrano il mio viso, ci baciamo per un bel po', mi stacco da lui solo per mancanza di ossigeno.

《 Come puoi essere il mio male e allo stesso tempo l'unica cura?》 Chiedo con un filo di voce.

《Mi stavo chiedendo la stessa cosa 》 dice accarezzandomi il viso.

Sorrido ed ecco altre lacrime. Non la smetto più di piangere dannazione. I suoi denti afferrano il mio labbro superiore e mi morde con dolcezza.

《Posso restare?》 Chiede con gli occhi da cucciolo.
《Dove altro vuoi andare?》 Chiedo tirandolo per la felpa.

Mi bacia ancora una volta e poi mi porge la mano, prima di salire prendo tutte le vitamine, le pillola per i lividi della gamba e quel che ne rimane sul corpo e saliamo in camera da letto. Una volta in camera entro sotto le coperte, Namjoon mi raggiunge una volta liberatosi delle scarpe  e della felpa, entra sotto le coperte e mi fa poggiare la testa sul suo petto.

《Dormi piccola, ci pensa daddy a proteggerti 》 dice serio.

《Mi dispiace se ti sveglierò urlando... 》 dico imbarazzata.

《Non devi dispiacerti. Supereremo tutto insieme. Adesso dormi piccola, ne hai avuto abbastanza per oggi. 》 dice accarezzandomi i capelli.

Poggio la fronte sul suo petto, le sua mano entra sotto la mia felpa, le sue dita mi accarezzano il fianco e piano piano piano mi addormento.

Continua a cinque stelle e cinque commenti.

the Golden Dragon - Kim Namjoon  (FINITA)Where stories live. Discover now