Io proseguirò con te, Jason, ma solo tu riuscirai ad entrare nei ricordi.- il ragazzo annui e lei continuò- Will e Nico, seguite il bianco. Percy e Annabeth, seguite il turchese. Piper e Leo, seguite il rosso.

Detto ciò, buona visione, e ricordate, NON GUARDATE NELLA ZONA PRIVATA."-

Dopo queste parole i ragazzi, sempre più curiosi, iniziarono ad avviarsi verso i loro percorsi.

Il primo ricordo era un libro grigio e denso, appoggiato sopra un tavolino. Sembrava anch'esso fatto di nebbia. Sempre appoggiato sul tavolino, si trovava anche un bigliettino di carta.

"Toccami"

Le coppie fecero quanto chiesto, e ben presto si ritrovarono a turbinare in una dimensione al di fuori della loro realtà. I loro stomaci fecero i salti mortali e i loro corpi sembrarono disgregarsi.

Si ritrovarono in un ambiente grigio scuro. Non si vedeva bene ciò che avevano intorno. La nebbia era densa e fitta, e rendeva l'aria quasi irrespirabile.

Una voce profonda, più antica del tempo stesso, penetrò nelle orecchie dei ragazzi

-"I TUOI PREDECESSORI CI HANNO DELUSO, E CI DELUDERAI ANCHE TU"-

Proveniva da una massa azzurrina, che circondava tre vecchiette intente a maneggiare dei fili con mani e forbici. Le Parche.

Di fronte a loro, inginocchiata, c'era una bambina di circa 11 anni.

Nonostante i capelli corti ed il fisico meno sviluppato era chiaramente Emma.

I ragazzi si guardarono l'un l'altro, cercando di capire cosa stava accadendo.

-"ORA STA PER INIZIARE UNA GUERRA, CONTRO CRONO. IL VECCHIO NEMICO DEGLI DEI E' TORNATO, E TU NON POTRAI FARE NIENTE PER SALVARLI. NON OTTERRAI IL LORO FAVORE COSI, LO SAI. NON TI PERMETTEREMO DI INGRAZIARTI I MORTALI FACENDOGLI DEI FAVORI!

DIMOSTRA IL TUO VALORE!"-

La nebbia sfumò e le tre vecchiette se ne andarono.

Emma piantò la testa tra le ginocchia. Mise le mani a terra e strinse i pugni.

-"Non mi interessa. Non mi interessa cosa dite VOI! Io faccio quello che voglio! Se voglio aiutare lo farò, indipendentemente dal volere di tre vecchiette bavose a cui, per miracolo, non lavo ancora il sedere!"- urlò lei al vuoto.

A Leo scappò una risatina, ma Piper lo zittì con una gomitata.

Aveva fegato, la ragazza; pensarono gli spettatori.

L'ambiente cambiò, e vedemmo una scena di alcuni mesi dopo.

Ems era sull'Olimpo. Era stanca di vedere le divinità evitarla, era stanca di sentire parlare della guerra. Doveva fare in modo che finisse. Preferibilmente bene.

Lei chiuse gli occhi. Era pericoloso quello che stava per fare.

Usare la lingua incantatrice contro un titano era davvero impegnativo.

I ragazzi non capivano come potessero sentire tutti i suoi pensieri, ma vedere le cose dal suo punto di vista, aiutava molto ad immedesimarsi nella scena.

Stava per succedere qualcosa di grosso.

-"Crono-iniziò lei con voce suadente- Signore del Tempo. Il più grande dei titani. Il più potente di tutti. Non pensi che i mortali siano troppo indegni di vederti?

Signore del Tempo, Imperatore dell'Età d'oro... perché non sussurrare le tue parole ed affidare il tuo spirito ad un semidio?

Hai un servo fidato. Luke, figlio di Ermes.

•Il dono degli Dei||storia di una ragazza molto particolare•Where stories live. Discover now