"Ma che é stato?" chiese con la voce impastata dal sonno.

"Beatrice" rispose Maura riemergendo dalla cucina.

Niall portò gli occhi a formare due fessure, mentre un domanda gli premeva sulla lingua.
Dove é andata?

Ma era già troppo tardi quando trovò il coraggio di chiederlo, perché sua madre era già sparita dalla sua vista borbottando "ho un figlio completamente deficiente"

Evidentemente l'aveva sentito anche lei quello che Niall aveva mormorato una volta attaccato il telefono, e questo non aveva fatto altro che farle venire più dubbi sul conto di quei due.

Alla fine Niall si era addormentato per davvero sul divano. Mentre la tv mandava i titoli di coda del film che si era appena concluso, Niall stava disteso tra la coperta e i cuscini. Braccia e gambe divaricate. La bocca semichiusa da cui fuoriusciva un piccolo rivolo di saliva.

Per un breve periodo era anche riuscito a farsi piacere la compagnia di Beatrice. Adesso, però, cominciava a sentirsi schiacciato, pressato e sfinito da tutto. Le continue interviste, i managers che non facevano altro che mettergli ansia, sua madre che sembrava sapesse tutto, tutte quelle continue bugie. Proprio come aveva detto a Zayn, era completamente stanco.

Niall fu svegliato da qualcosa, o meglio qualcuno, che lo scuoteva per un braccio.

Aprì le palpebre una alla volta e dopo aver schiarito la vista, vide l'immagine di sua madre che gli sorrideva.

"Niall, ho preparato la cena" lo informò mentre l'altro si tirava in piedi.

"Mangiamo adesso, così dopo andiamo in aereoporto"
Ah giusto.

Sua madre partiva quella sera.

Si alzò di controvoglia e, sempre contro la sua volontà, si impose di mettere qualcosa sotto i denti. Forse per tutto il nervosismo di quei giorni, aveva lo stomaco chiuso e non riusciva a mandare giù un solo boccone.

Per tutto il tempo durante il quale cenarano, né Maura né Niall proferirono parola. Si limitarono solo a mangiare.

Quando finirono, Niall sparecchiò la tavola infilando tutto in lavastoviglie. Informò Maura che stava per andare a farsi una doccia e poi si diresse verso il bagno, al piano superiore.

Si lavò velocemente, non tanto per il bisogno di lavarsi ma più perché non gli piaceva uscire di casa sapendo che non si era lavato. Si vestì, aggiustò i capelli e scese in cucina.

"Mamma, sei pronta?"

"Sisi, eccomi" rispose mentre trasportava dalla cucina un trolley e un borsone. Niall le si avvicinò e l'aiutò prendendole il borsone dalle mani. Maura lo ringraziò.

"L'aereo é alle nove e un quarto" informò.

"Allora conviene muoversi"

Pochi minuti dopo, Niall e Maura si ritrovarono in auto. Niall che guidava la Range Rover nuova di zecca e Maura seduta al posto del passeggero.

Quest'ultima accese la radio e lasciò che le note della canzone risuonassero nella macchina.

Passarono alcuni minuti prima che i due aprissero bocca.

"Salutami papà e gli altri quando arrivi" disse Niall ad un certo punto, continuando a tenere gli occhi puntati sulla strada.

"Nì, ci sono venti minuti prima di arrivare" rispose Maura ridendo.

"Eh vabbé, ho deciso di cominciare i saluti prima" spiegò l'altro.

Maura rise leggermente e portò una mano a scompigliare i capelli del figlio.

Responsibility || Niall HoranWhere stories live. Discover now