Capitolo sessantasei.

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Apro gli occhi di scatto e un forte dolore mi colpisce immediatamente la testa.
«Ahio», mugugno e mi appoggio alla testiera del letto.
«Buongiorno principessa», mi saluta Jade. «Sono le cinque del pomeriggio ed è veramente un'emozione vedere voi tre in queste condizioni, con i postumi della sbornia mentre io sono sobria e fresca come una rosa», continua e le sue labbra si incurvano verso su, accennando un sorriso fiero.
«Che cosa? Le cinque del pomeriggio?!» esclamo e mi alzo definitivamente dal letto, dirigendomi in bagno per darmi una rinfrescata. Mi guardo allo specchio e mi spavento, ho gli occhi contornati dalle occhiaie scure e dal trucco di ieri sera completamente sbavato su tutto il resto del viso.
Mi lavo velocemente il viso e sospiro, ci voleva proprio.
«Hayley e Beth ancora non si svegliano?» chiedo a Jade, che scuote la testa.
«Non ricordo un accidente di ieri sera, mi ricordo poche cose e in modo confuso, accidenti. Mai presa una sbronza del genere», continuo e Jade scoppia ridere. Si avvicina al frigo e tira fuori una bottiglia d'acqua e ne bevo la metà.
«Ridi delle mie disgrazie?» le domando, fulminandola con lo sguardo.
«Io? No no, non oserei mai», risponde prendendomi in giro e con il sorriso stampato in faccia, maledetta. Mi avvicino al comodino del letto e prendo il cellulare, dove noto le quindici chiamate perse da parte di mia madre, così la richiamo, subendomi tutte le sue urla e i suoi "mi hai fatta preoccupare molto" e "credevo ti avessero rapita".

Mi chiedo Cameron cosa sta facendo. Si starà divertendo? Sicuramente, ma mi manca un po' e non lo vedo da soli due giorni. E pensare che a breve ci sposeremo, non riesco ancora a crederci. A risvegliarmi dai miei pensieri fu il rumoroso lamento di Hayley, che è messa peggio di tutte.
«Che cazzo è successo?» si limita a dire, per poi correre in bagno e non per lavarsi la faccia.
«Uh, è messa parecchio male»
«Sì, Jade, continua a sfottere. Solo perché sei incinta, sennò ti saresti ridotta addirittura peggio di noi tre messe insieme», le dico e alza le mani, in segno di resa. «Touché», risponde.
Non appena anche Beth si sveglia dal "coma" decidiamo di andare a mangiare qualcosa, anche se non ho molta fame, dato che ho lo stomaco sottosopra.
«La più bella serata di sempre», commenta Hayley e addenta voracemente il suo panino con l'hamburger.
«Ma se non ti ricordi niente», puntualizza Jade.
«Ed è proprio questo il punto! Se non ricordo niente è perché ho bevuto tanto e se ho bevuto vuol dire che mi stavo divertendo, quindi ci siamo», spiega Hayley e batte il cinque a Beth, facendoci ridere per il suo ragionamento contorto, ma giusto. Appena finito di pranzare, ovvero alle sei e mezzo del pomeriggio, decidiamo di passare il resto della serata in hotel, dato che non avevamo le forze per fare niente. Mi scambio vari messaggi con mia madre e Zayn e fumo qualche sigaretta, niente di più.
«Domani si torna alla vita normale. Voglio rimanere qui», si lamenta Jade e butta a peso morto sul letto, facendomi sobbalzare.
«Già, a chi lo dici. Devo ammettere che è stato strano non avere i ragazzi intorno questi due giorni, un po' mi mancano», accenno mentre gioco con una ciocca dei capelli biondi di Jade.
«Beh, diciamo che senza Taylor si sta più che bene», dice Beth e le tiro un cuscino.
«Non è vero, Taylor è l'anima di quel gruppo, senza di lui non sarebbero i Magcon... non sarebbero loro», lo difendo e Jade mi da ragione.
«Beh, sono le undici e mezza di sera e non ho sonno. Che ne dite se usciamo?» domanda Jade, ma rifiutiamo la sua offerta.
«Dai, ragazze! Siamo a Miami, è l'ultima sera! Vi proibisco di comprare bevande alcoliche e non stiamo in giro per molto. Vi prego», ci supplica e a quel punto le diciamo di si.

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«Cam, svegliati», mi sento scuotere la spalla. Apro gli occhi con difficoltà e vedo la figura sfocata di Nash davanti  a me. Sbatto le palpebre più volte, per mettere a fuoco. «Che succede», rispondo a fatica.
«Siamo nella suite e ti sei preso una bella sbronza, fratello. Ma devi vedere una cosa», dice e mi prende la mano per farmi alzare da terra, presumo, dato che sono scomodo.
Mi guida verso la camera di JackJ trovando Taylor ed Aaron dormire sul letto di Jack con due ragazze, mentre Carter è disteso su un materasso posizionato vicino al letto, anche lui con una ragazza.
«Ok, sono ancora ubriaco o finalmente questi tre trogloditi ci hanno dato dentro stanotte?» domando a Nash, mentre scatto varie foto con il telefono.
«È tutto vero, non riesco a crederci nemmeno io. Nemmeno tu hai scherzato eh», risponde e mi giro agitato verso di lui, per spronarlo a continuare. «Che vuoi dire?»
«Dico che ci hai provato tutto il tempo con quella lì - indica la ragazza abbracciata a Taylor - e ho dovuto tirarti due schiaffi per farti smettere», racconta e annuisco, ridendo.
«Non ho fatto nient'altro, vero? Non voglio ritrovarmi in situazione simili con Alison, come in passato»
«Tranquillo, non è successo niente. Te l'avrei fatta pagare se fosse successo qualcosa», ribatte e annuisco, sospirando.
Io e Nash siamo gli unici svegli e nell'attesa che anche gli altri si sveglino, decido di chiamare la madre di Alison per sapere come sta Grace.

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Non appena si svegliano tutti, dopo un'ora e mezza di attesa, siamo rimasti nella suite tutta la sera senza fare niente in particolare, eravamo tutti ancora rincoglioniti dalla sera prima. Ovviamente senza quelle tre ragazze, che sono andate via subito, per fortuna. Ne approfittiamo per preparare velocemente la valigia, dato che sono le dieci del mattino e dobbiamo tornare a casa. Non vedo l'ora di riabbracciare mia figlia e la mia fidanzata/quasi moglie.
«Ragazzi, la reception mi ha appena detto che è arrivata la nostra auto», annuncia Matt e posa il telefono della suite, incamminandosi verso l'uscita.
«Salutate questa bella stanza, che è vittima del sesso sfrenato che ho fatto stanotte», dice Taylor e lo guardiamo con un'espressione disgustata.
«Ti abbiamo sentito tutti, caro Taylor. E non ci interessano i dettagli», risponde JackG, che riceve il dito medio da parte di Tay.
Guardiamo per l'ultima volta la stanza, per poi chiudere la porta e recarci nella hall. Ringraziamo il personale, che ci guarda con un'espressione non molto contenta. Ma come biasimarli? Abbiamo fatto un macello e chissà quante persone avremo svegliato.

Durante il viaggio, per fortuna breve nel jet, navigo sui social e noto che le nostre foto e gli articoli sulla mia festa di addio al celibato non tardano ad arrivare, ovviamente.
«Che palle, appena torniamo a Los Angeles siamo pieni di lavoro da fare», sbuffa Aaron e purtroppo ha ragione: in programma abbiamo quattro interviste Dio solo sa dove, un servizio fotografico e Bart vuole organizzare un nuovo Magcon Tour.
«È finita la favola, ragazzi. Ma appena possibile faremo un altro bel viaggetto», propone Taylor.
«Con le ragazze, però», puntualizza JackG e Tay mette il broncio.
«Ti pareva»
«Magari inizia a trovartela pure tu, no?» lo stuzzico e Tay mi fa il verso.

È passata un'ora e un quarto e finalmente atterriamo, non ce la faccio più. Dopo aver preso i bagagli, ci sono i manager e Bart che ci aspettano per permetterci di entrare nell'aeroporto senza essere assaliti dai fan.
Lungo il tragitto, dalla parte opposta alla nostra intravedo Alison e le altre. Anche lei mi vede e le si illumina lo sguardo, così lascio la valigia e le corro incontro, prendendola in braccio.
«Mi sei mancato», ammette non lasciandomi nemmeno il tempo di rispondere, in quanto mi sta baciando ripetutamente le labbra.
«Anche tu, non sai quanto»
«Mio Dio, non vi vedete da quarantotto ore! Mi fate vomitare», commenta Bart riferendosi anche a Nash, Jade, Beth e Matt che si stavano tutti e quattro sbaciucchiando.
«Bart, oltre a Taylor aiuteremo anche te a trovare una donna», scherza Matt che riceve un pugno sul braccio da parte di Bart, guardandolo con un'espressione non molto felice.
«Com'è andata? Vi siete divertiti?» mi chiede Alison, sciogliendo l' abbraccio.
«Beh... si, molto», mi limito a rispondere.

Dopo aver salutato tutti, io ed Alison ci rechiamo subito a casa dei suoi per salutarli e per prendere Grace, dopodiché andiamo subito a casa a recuperare le ore di tempo, e di sesso perdute in questi due lunghissimi giorni.
«Alla fine dove vi hanno portato?» mi chiede, appoggiando la testa sul mio petto. Siamo sdraiati sul letto, nudi e soddisfatti.
«A Las Vegas, incredibile. Hanno addirittura prenotato la suite del Bellagio»
«Non ci credo! Dev'essere bellissima»
«Lo è, è praticamente un appartamento. Voi dove siete andate?»
«A Miami, è stato pazzesco Cam»
«Davvero? È sempre stato il tuo sogno andare lì», rispondo e Alison annuisce. Dopo qualche secondo di silenzio, alza la testa dal mio petto e mi guarda negli occhi.
«Ti... ti sei divertito?» chiede, titubante.
«Non molto, e voi?» mento.
«Non molto», ripete e la guardo aggrottando la fronte. «Preferisco non sapere», dico.
«Già, anche io, non si sa mai cosa può uscire fuori», risponde. E meno male che non vuole sapere niente.

Il migliore amico di mio fratello 2 || Cameron Dallas.Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt