Capitolo sessantuno.

2.7K 142 18
                                    

Sono davvero molto contenta di aver finalmente scoperto la verità, ma dall'altro lato non capisco come certe persone possano essere così subdole e cattive. Tuttavia, non so ancora come comportarmi con Cameron.
«Alison, è pronto il caffè!» sento Jade che grida dalla cucina, così non me lo faccio ripetere due volte e scendo.
«Buongiorno», la saluto e prendo la mia tazza piena di caffè.
«Che programmi hai oggi?» mi domanda, mentre addenta un cornetto.
«Penso vado a riprendere Grace dato che è con Cameron da una settimana, sperando sia ancora viva, tu?» rispondo e Jade ride.
«Dovrei uscire con Hayley e spero non mi dia buca».
Vi starete chiedendo che fine abbia fatto il fatidico Roger. Il giorno dopo l'incontro di Julie con la vera madre del bambino, non si è presentata all'appuntamento con questo Roger e nemmeno nei giorni seguenti, fino ad oggi. È una settimana che facciamo a turno per aspettare fuori casa di Cameron, ma niente.
Scrivo un messaggio sul gruppo che ho in comune con gli altri, chiedendo a Taylor e Nash se c'è qualche novità, ma niente. Decido di chiamare Cameron per sapere se è a casa.
«Pronto?»
«Ei, sei a casa?»
«In realtà no, sto facendo una riunione con Bart. Grace è con Bethany e Matt»
«Va bene, vado a prenderla»
«Aspetta... tornerò per le tre, aspettami a casa»
«D'accordo», rispondo e concludo la chiamata. Chissà cosa vuole. Torno in camera e indosso velocemente un paio di jeans e una felpa della tuta.
«Jade, vado a casa. Chiamami se ti serve qualcosa»
«Va bene, a dopo», mi saluta e salgo in macchina. Appena arrivata davanti casa individuo subito l'auto di mio fratello. 
«Che diavolo ci fa così vicino...», penso ad alta voce e una volta sistemata la macchina nel vialetto, faccio segno con le braccia a Nash di farsi più indietro. Ci è voluta mezz'ora, ma alla fine mi ha capito.

Mi dirigo verso la porta d'ingresso e prendo le chiavi dalla borsa, aprendola. Entro e mi ritrovo davanti la tenera scena di Beth e Matt seduti a terra a giocare con Grace.
«Guarda chi c'è, la mamma!» esclama Bethany, camminando verso di me con la piccola, che prendo subito in braccio.
«Com'è andata?» chiedo alla mia amica, lasciandole un bacio sulla guancia.
«Benissimo, è un angelo», risponde e le prende la mano, scuotendola.
«Sono contenta. Ho visto Nash qui fuori, deduco che la vipera sia qui», sussurro all'orecchio di Beth.
«È così, ma sta per uscire. Ho già avvertito i ragazzi». Perfetto. Dopo qualche minuto, vedo Julie scendere le scale.
«Oh, ciao», si limita a dire. La saluto scocciata con la mano, dopodiché torno a guardare Bethany. Julie si avvicina alla porta d'ingresso ed esce, sbattendola.
Mando velocemente un messaggio vocale a Nash, che per fortuna sente subito.
«Diamo inizio alla fase due», dico a Bethany e le batto il cinque. Matt si alza dal divano, raggiungendoci in cucina. «Pranziamo?» domanda e annuiamo.

Dopo aver ordinato e mangiato cinese, esco in terrazzo per fumare una sigaretta. Alle tre e mezzo, finalmente, torna Cameron.
Sento la serratura aprirsi e lo guardo attraverso il vetro della finestra: indossa una camicia bianca sbottonata all'inizio, dei pantaloni neri accompagnati da una cintura di pelle nera. Penso a quanto sia sexy vestito così. Si avvicina a Grace e la prende in braccio, con un sorriso stampato in volto e gli occhi pieni d'amore.
«Ei Ali», mi saluta e mi raggiunge in terrazzo. Si avvicina a me, lasciandomi un leggero bacio sulle labbra, talmente leggero che non l'ho nemmeno sentito.
«Com'è andata?» gli chiedo, finendo di fumare la sigaretta. Noto con la coda dell'occhio che Cameron mi sta fissando.
«Noioso», risponde, senza staccarmi gli occhi di dosso. Annuisco e rimaniamo in silenzio.
«Senti, mi dispiace, davvero. Ogni volta che riusciamo ad andare d'accordo arriva sempre qualche problema e... l'ultima cosa che voglio è litigare con te», prende parola Cameron, sedendosi accanto a me.
«In realtà non c'è nessun problema, Cameron, sei tu a renderli tali fidandoti delle persone sbagliate e capirai presto che ho ragione. Ma tu mi hai voltato subito le spalle e stiamo per sposarci», rispondo e torno dentro casa, salendo le scale.
«Io voglio essere dalla tua parte, davvero, solo che... date le circostanze come potevo crederti sulla parola? Andiamo! Se fossi stata al mio posto nemmeno tu mi avresti creduto» si difende, seguendomi di sopra. È evidente che non ci arriva proprio.
«Senti, lascia perdere. Tra poco ti dimostrerò ogni cosa», taglio corto e Cameron mi guarda con espressione interrogativa.
«In... che senso?»
«In quanti sensi puoi capire la frase?» rispondo acida, sta iniziando a darmi sui nervi. 
«Alison, scendi è importante», grida Beth e la raggiungo in pochi secondi.
«Mi ha chiamato Taylor e ha mandato sul gruppo della roba interessante», continua e mi porge il suo telefono: sono varie fotografie che ritraggono Julie che bacia un tipo, il famoso Roger, immagino. Anche in queste foto c'è un borsone ai loro piedi, probabilmente anche quello è pieno di soldi.
«Non posso crederci», dico incredula e continuo a scorrere le foto.
«Credici! Chiamo i ragazzi gli dico di raggiungerci», interviene Matt e annuisco. Corro di sopra a chiamare Cam.
«Da questo momento in poi ti mostrerò tutta la verità. Inizia a chiamare la polizia», dico velocemente.
«Chiamare la- Alison, ma che diavolo stai dicendo?» risponde, raggiungendomi di sotto.
«Julie non è la persona che dice di essere e te lo mostreremo», spiego e noto che Cameron è più confuso di prima.

Dopo una ventina di minuti, finalmente arrivano gli altri.
«FERMI TUTTI!» grida Taylor, aprendo violentemente la porta d'ingresso.
«Taylor, Grace sta dormendo!» rispondo, alzandomi di scatto e Taylor spalanca gli occhi, coprendosi la bocca con la mano.
«Beh, Alison, devi ammettere che hai un fratello abbastanza in gamba», si vanta Nash e mi salta in braccio. Data la nostra differenza di peso, lo lascio andare dopo due secondi.
«Qualcuno deve spiegarmi cosa cazzo sta succedendo», sbotta Cam mentre mi alza di scatto dal divano. Il nostro salotto è regnato da un silenzio assordante, quasi fastidioso.
«Detesto dirlo, ma dobbiamo aspettare che torni Julie», annuncia Jade e torna di nuovo il silenzio.
Nessuno apre bocca, fino a quando sentiamo il campanello suonare. Ci lanciamo uno sguardo veloce tutti noi e vado ad aprire.
«Ciao, Julie. Sempre che questo sia il tuo vero nome», la saluto e mi fulmina con lo sguardo. Si avvicina a Cameron e gli lascia il bambino.
«Sei diventata pazza?» risponde, scoppiando in una risatina e si dirige di sopra, come se fosse a casa sua.
«Mi dispiace, ma temo che tu debba andartene. Finalmente, aggiungerei», interviene Hayley. Julie si ferma a metà strada, girandosi verso di noi. «Che avete oggi tutti quanti?» chiede, alterandosi.

Mi giro verso Cameron, che sta guardando la scena con sguardo assente. Tra qualche minuto gli risulterà tutto più chiaro.
«Ti avevo avvertita che avrei scoperto quello che nascondevi. Ovvero i tuoi cari amici AJ e Roger. Pensavi non ti avrei mai smascherata?» continuo e l'espressione di Julie da arrabbiata diventa spaventata, ma solo per qualche secondo, per non farsi scoprire del tutto. Ma io ho colto quei secondi, mi sono accorta della sua reazione.
«Alison, devi smetterla di dire bugie sul mio conto, solo perché sei gelosa! Tanto Cameron non ti crede e poi non hai prove», si difende e incrocia le braccia al petto.
«Ed è qui che sbagli. Taylor», dico mentre schiocco le dita. Taylor si avvicina e mi lascia una pila di foto in mano. Julie le afferra, sgranando gli occhi.

Impaziente, Cameron si avvicina a lei per vedere le foto e rimane a bocca aperta. «Ah, allora è così. Mi hai usato per i soldi fino ad oggi? Chi sono questi?» sbraita Cam, puntandole il dito contro.
«Una è la vera madre del bambino e l'altro è il suo ragazzo, come puoi vedere», interviene velocemente Nash.
«Non-non è come sembra, lo giuro...»
«Hai anche mentito sul bambino?! Solo per avere soldi? Io non posso crederci...», continua Cam mentre si passa le mani fra i capelli. Julie ci guarda un'ultima volta, prima di scendere le scale ed iniziare a correre fuori. Non c'è pericolo, dato che i cancelli della nostra casa sono chiusi e la polizia è fuori che aspetta.
«Non puoi scappare, stronza», le dice Jade e si avvicina a me, facendomi l'occhiolino.
«Cameron, devi credermi, non è come sembra! Io ero sola, non sapevo da chi andare e so che tu avresti sempre tenuto la porta aperta per me», si giustifica Julie.
«Dovevi pensarci prima», risponde Cameron evidentemente ancora sconvolto. Mi dispiace molto per lui, deve sentirsi uno stupido adesso.
Appena aperto il cancello, due poliziotti entrano in giardino e ammanettano Julie, che mi lancia uno sguardo pieno d'odio, gridando un "me la pagherai". Uno delle due guardie prende il piccolo bambino e una volta spiegatagli la via della signora, ci rassicura che glielo porteranno subito.
«Ce l'abbiamo fatta! Missione compiuta», urla Aaron e salta sulla schiena di Carter, che cade a terra. Mi giro verso Cameron, che cammina verso di me, stringendomi nelle sue braccia.
«Mi dispiace. Mi dispiace così tanto Alison, lo giuro. Mi sento un idiota»
«Lo sei, scusa ma è così», rispondo.
«Prometto che non dubiterò mai più di te»
«Non so se posso fidarmi»
«Ti prego», mi supplica, mentre strofina il naso nell'incavo del mio collo, facendomi il solletico.
«Bene. Se nessun altro vuole rovinarci la vita, tra meno di due mesi ci sposeremo», continua e annuisco, abbracciandolo più forte. E non vedo l'ora.

Il migliore amico di mio fratello 2 || Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora