Capitolo nove.

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«Alison svegliati, siamo arrivati», sento Hayley che mi chiama.
Alzo la testa e lentamente apro gli occhi: siamo a San Diego, finalmente. Scendiamo tutti dalle macchine e rimaniamo a bocca aperta, è una città bellissima.
«Non ci sono mai stato», dice Matt.
«Io sì, e vi assicuro che non avete ancora visto niente», risponde Cameron.

Davanti a noi c'è il nostro albergo, che è bellissimo.
«Tra una mezz'ora vi voglio tutti nell'atrio ragazzi», annuncia Bart ai ragazzi, che annuiscono e saliamo tutti nella propria stanza.
«Cosa devono fare oggi?» domando ad Hayley.
«Non so, però ho chiesto prima a tuo fratello e mi ha detto che devono esibirsi in un posto enorme», risponde. Annuisco ed entrano anche le altre ragazze.
«Alison, Alison...», prende parola Bethany.
«Dimmi... mi spaventi», le rispondo.
«Cos'hai intenzione di fare con Cameron?» mi chiede.
«Me lo state chiedendo in troppi, non saprei... vediamo come si svolge la cosa in questi giorni», sospiro.
«Vedrai, andrà tutto per il meglio! Secondo me dovresti parlarci per bene», interviene Jade.
«Sì, hai ragione. Stasera gli parlerò», risposi decisa.
Passiamo il tempo restante a parlare tra di noi ed è arrivato il momento di scendere a sentire il programma dei ragazzi.

«Bene ragazzi, ecco cosa faremo oggi. Tra poco saliremo tutti in macchina per recarci alla San Diego Sports Arena e fuori è già pieno di fans, quindi avremo qualche problema ad entrare. Farete la vostra esibizione già stabilita, appena arrivati farete le prove e si apriranno i cancelli una ventina di minuti dopo. Finito lo spettacolo vi recherete tutti nelle vostre postazioni per fare foto e autografi con le fans che hanno acquistato il pacchetto V.I.P. Tutto chiaro? Domande?» spiega Bart.
«Una sola, c'è da mangiare?» interviene Matthew.
«Troverai di tutto», risponde Bart. Matt fa un sorrisone ed entriamo tutti in macchina.
Ci sono voluti quindici minuti per raggiungere l'arena ed è bellissima e grandissima. Le macchine ci mettono un po' per superare i cancelli a causa appunto dei loro fans ma finalmente ci riescono, scendiamo tutti ed entriamo.
Matt inizia a mangiare di tutto, mentre gli altri si sono messi subito a lavoro: Shawn sta provando le canzoni, Nash le battute e le sfide insieme agli altri.
Guardo Cameron, che se ne accorge e distolgo subito lo sguardo, non posso farne a meno.
«Dai dai, stiamo per iniziare, tutti dietro il sipario!», annuncia Bart che viene seguito dai ragazzi, mentre i bodyguards stanno facendo entrare i fans, sono migliaia.
«Okay, il primo ad entrare in scena sarà Cameron, che parlerà con loro ecc... il secondo sarà Aaron che canta la sua canzone, seguito da Shawn e canteranno insieme e poi tutti gli altri sanno cosa fare, d'accordo?» si rassicura Bart e i Magcon tirano un grande urlo, si comincia.
Come ha detto Bart, i ragazzi entrano come deciso e i fan sono impazziti!
Continuo a guardare Cameron. Alison, no. Smettila.
Mi giro verso Julie, la quale sta giocando col cellulare, ma stiamo scherzando? Se il mio ragazzo si stesse esibendo farei il tifo per lui. Cameron non poteva trovarsene una peggiore.
«Sei meglio di lei, Ali, non la calcolare», dice Jade accarezzandomi il braccio.
«Lo so», le sorrido.

Dopo la fine dello spettacolo i ragazzi si recano alla destra del palco, per le foto e tutto il resto e impiegano un'ora per fare il tutto, sono così fiera di loro.
«Siamo andati una bomba!» grida Nash dietro le quinte.
«Sei stato bravissimo!», rispondo e lo abbraccio fortissimo.
Faccio i complimenti a tutti gli altri, che rispondono con un abbraccio e torniamo tutti nelle macchine, altri venti minuti per uscire.
Si sono fatte le otto e mezzo di sera, così appena arrivati in hotel ci rechiamo direttamente nella sala del ristorante, dove mangiamo tantissimo.
«Bene, io vado su», annuncio.
«Di già?», interviene Carter.
«Sono stanca», rispondo.
«Bene, sei tu sei stanca, allora tutti noi dopo l'esibizione di oggi che dobbiamo essere?» scherza Carter e tutti gli altri ridono.
«Mh, uno a zero per te Reynolds», rispondo e vado di sopra, seguita da Hayley.
«Quando hai intenzione di parlare con Cameron?» mi chiede Hayley.
«Non ne ho davvero idea, ho l'ansia», rispondo.
«Tutto viene da sé, tranquilla. Non prepararti nessun discorso o cose del genere perché te lo scorderai subito», suggerisce Hayley e le do ragione.
Quando sento tutti gli altri salire nelle proprie stanze, è giunto il momento, devo parlare con Cameron.
Esco dalla mia camera e busso a quella di Cam, che non è molto lontana dalla mia.
Cameron apre la porta ed ha un'espressione sorpresa.
«A-Alison... che sorpresa», dice.
«Eh già. Senti, se... si ecco... se per te non è tanto importante uscire... vorrei parlare un po' con te...», dico dopo aver biascicato leggermente. Cameron rimane zitto, forse non se lo aspettava.
«Certo, dammi solo qualche minuto per lavarmi e vestirmi. Vengo da te quando ho finito, va bene?» risponde.
«Va benissimo, a dopo», gli sorrido e torno in camera mia. Okay, va bene, respiriamo.
«Che ha detto?» mi chiedono Hayley, Jade e Beth contemporaneamente.
«Ha detto che tra un po' parliamo... rimaniamo in hotel noi, forse veniamo dopo non so», rispondo e loro mi lanciano uno sguardo malizioso.
«Ma perché pensate sempre a male voi tre?» le rimprovero e scoppiano a ridere.
Piano piano iniziano tutti ad uscire e io sono rimasta in camera da sola. All'improvviso sento bussare, è Cameron. Faccio un sospiro profondo ed apro la porta.
«Ehi»
«Ehi a te», risponde.
«Entra»
«Conosco un posto migliore, seguimi», risponde e mi fa l'occhiolino. Lo seguo e ci ritroviamo davanti una porta, la apriamo e c'è una rampa di scale che porta sul tetto.
«Tu sei pazzo», dico ridendo e finalmente arriviamo in cima, c'era una vista meravigliosa di tutta San Diego.
«È semplicemente fantastico qui», commento ad alta voce e Cameron mi da ragione.
Mi siedo a terra e mi accendo una sigaretta, per calmarmi un po'.
«Allora... di cosa volemi parlarmi?» prende parola Cameron.
«Niente in particolare... in generale», rispondo.
«Anche io volevo parlarti...»
«Cam... appena ti ho rivisto io ho riprovato le stesse emozioni di quando stavamo insieme al liceo. Il tuo profumo, i tuoi abbracci, i tuoi baci... è tutto uguale. Non sai quanto ho sofferto dopo quella lettera, la leggevo ogni giorno. Ho sofferto tantissimo, perché ci siamo dovuti allontanare così, noi due, che eravamo amici, confidenti, amanti... eravamo noi due e basta ed è tutto finito così, da un giorno all'altro. Adesso sono andata "avanti", più o meno, ma non ti ho mai dimenticato Cameron, mai. Non ho smesso di pensarti un solo secondo. E quando l'altra sera mi hai baciato in discoteca ho avuto i brividi, perché non ho mai smesso di amarti, nonostante la distanza...», dico tutto d'un fiato. Cameron mi fissa.
«Io nemmeno ho mai smesso di pensarti. Sei ripiombata nella mia vita da un momento all'altro e questo mi ha fatto solo ricordare quanto ti amo. Anche io sono stata tanto male Alison, tu mi sei rimasta proprio dentro e non ti dimenticherò mai, mai, mai... neanche volendo. Julie è diventata inferiore da quando ti ho rivisto. Noi due siamo fatti per stare insieme Alison... è sempre stato così, nonostante tutto siamo sempre tornati l'uno dall'altra e la pensi come me, lo so. Perché farci male in questo modo? Perché soffrire l'uno per l'altra quando potremmo stare insieme?»
«Non è così facile Cam... io tengo a Jake, non posso ferirlo in questo modo...», rispondo indecisa.
«Digli la verità, lui capirà», insiste Cameron, avvicinando il suo viso al mio.
«Ti amo Alison, ti amo», continua, fissando le mie labbra.
«Ti amo anche io...», rispondo. Cameron sorride e mi bacia, di nuovo.
Nel mentre ci alziamo in piedi e ci abbracciamo, senza mai staccarci. Ogni suo bacio mi fa venire la pelle d'oca.
«Andiamo in camera», sussura Cameron al mio orecchio, con voce rauca. Mi fa impazzire. Rientriamo dentro e andiamo nella mia camera, che apro velocemente e la richiudo subito.
«Sei tutta mia, ti voglio...»

Il migliore amico di mio fratello 2 || Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora