Capitolo sedici.

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Decidiamo tutti di tornare nelle proprie stanze per iniziare a prepararci per uscire con Zayn e i suoi amici.
«Ti ha detto quanto resterà?» mi domanda Beth.
«Ha detto per altri due o tre giorni, dipende», le rispondo. Sarà di sicuro una bellissima serata, sperando che Zayn e Cameron non si azzuffino. Sono molto strani, in altre occasioni hanno avuto modo di parlare e di conoscersi meglio e hanno anche lo hanno fatto, ora è tornato l'odio, non li capisco.
Una volta pronti, ci incontriamo tutti nella hall, dove però ci ferma Bart.
«Dove state andando?» ci chiede.
«Stiamo uscendo», risponde Jade.
«Va bene, non fate troppo tardi! Domani dobbiamo vedere cosa abbiamo in programma dopo San Diego», ci informa Bart.
«Ma quelli di Vogue ti hanno per caso detto quando pubblicheranno le foto con l'intervista?» domanda Aaron.
«No, a quanto hanno detto i vostri managers non abbiamo chiamate da parte loro, ma dategli del tempo. Ad ogni modo, ripeto: non fate tardi e soprattutto non bevete troppo e fate i bravi, o vi toccherà vedervela con me. Vale anche per voi signorinelle», si raccomanda Bart guardando anche noi ragazze e annuiamo senza proferire parola. Quest'uomo è davvero inquietante.

Dopo la sua predica, ci avviamo verso il locale prestabilito con Zayn, dove dobbiamo cenare.
Appena lo vedo lo abbraccio e gli lascio un bacio sulla guancia, dopodiché si salutano tutti a vicenda; Matt e Niall si sono subito abbracciati appena si sono visti, sicuramente mangeranno fino a scoppiare.
Ci accomodiamo all'interno ed iniziamo tutti a parlare e non poteva esserci serata più piacevole. Qualche volta veniamo interrotti a causa delle persone che chiedono foto e autografi ai ragazzi.
Mentre mangio, noto un volantino appeso sulla parete vicino al nostro tavolo.
«Ehi, ragazzi. Guardate là», dico e tutti si girano verso il piccolo foglio.
«Wow, una festa? Fa a caso nostro ragazzi! Per concludere la serata in bellezza», interviene Taylor e devo dire che non è una cattiva idea.
«Uo, vacci piano Taylor. Andare a ballare significa bere e bere significa ubriacarsi e ubriacarsi significa prendere botte da Bart», risponde Cameron con una leggera irritazione nella sua voce, sicuramente perché non sopporta la presenza di Zayn.
«Andare a ballare significa che non me ne frega un cazzo e faccio quello che voglio, posso regolarmi», risponde deciso Taylor.
«Allora inizia a cercarti un nuovo lavoro», ribatte Cam.
«Basta! Ma vi sembra argomento per cui litigare? Chi vuole andare va e ognuno sa quanto bere per non stare troppo ubriaco. Io penso che sia una buona idea», interviene Shawn.

Alla fine della cena decidiamo di andare alla festa, alle dieci di sera in hotel ci si annoia. Appena entrati, ci dirigiamo subito verso il bancone per prendere da bere per poi avviarci verso un tavolo e ci sediamo tutti sui divanetti. La musica è bella, ma un po' assordante e il locale è pieno di gente. Io e le ragazze decidiamo di andare a ballare e quando raggiungiamo la pista, vado a sbattere contro qualcuno dietro di me.
«Oddio, scusami tanto», dico girandomi e vedo Brian. Cosa ci fa qui?
«Alison! Che piacere vederti», mi saluta.
«Sì, che coincidenza»
«Chissà, sarà il destino», mi risponde. Sorrido alla sua affermazione e mi giro verso il tavolo dei miei amici, Cameron mi sta guardando da lontano.
«Vado a bere, ci vediamo in giro», lo saluto di nuovo ricevendo un occhiolino. Devo ammettere che è davvero carino, ovviamente in modo oggettivo.
Raggiungo il tavolo e mi siedo sulle gambe di Cameron, che è ancora imbronciato.
«Stai tranquillo», dico e gli poso una mano sul viso e al mio tocco sento la sua mascella rilassarsi e vedo la sua espressione addolcirsi.
«Non riesco nemmeno a incazzarmi, mi mandi il cervello in tilt. Mi rendi debole», confessa e gli do un bacio sulle labbra.
Lo rendo debole tanto quanto lui mi rende tale, è sempre stato così.

Restiamo a ballare per altre due ore e per tutto il tempo Brian non mi ha tolto gli occhi di dosso, forse è troppo ubriaco e non si rende conto di quello che fa. Verso le tre decidiamo di tornare all'hotel e nessuno era ubriaco.
«Bene, noi giriamo di qua», prende parola Zayn «è stata una serata bellissima, assolutamente da rifare. Buonanotte a tutti! Notte Alison», continua e mi lascia un bacio sulla guancia, che ricambio. Dopo che si salutano tutti, continuiamo a camminare e in venti minuti arriviamo all'albergo, dirigendoci subito nelle nostre stanze; saluto Cameron con un bacio ed entro nella camera, seguita da Jade.
«Brian, eh?» dice Jade.
«Brian cosa?»
«Andiamo, non fare la finta tonta. Ti ha guardata per tutta la sera», risponde Jade infilandosi sotto le coperte.
«E anche se fosse? Che mi importa», ribatto scocciata.
«Beh, devi ammettere che quel ragazzo è il sesso che cammina», confessa.
«Certo, è un bel ragazzo, ma nient'altro. Non capisco dove vuoi andare a parare con questa storia di Brian. Ti ripeto per l'ennesima volta, sto con Cameron e non mi interessa di nessun altro ragazzo», rispondo decisa.
«Voglio dire, che una scappatella con lui ci starebbe», ammette Jade.
«Che cosa? Tu sei completamente fuori di testa. Buonanotte, prima che ti uccida con le mie mani», concludo e mi sdraio sul mio letto.
Che assurdità questa storia del fotografo.
Ho seri dubbi che Jade nomina sempre Brian solo perché è un bel ragazzo, spero non faccia niente di sbagliato.
Mi arriva un messaggio da un numero sconosciuto. Prendo il telefono dal comodino e lo apro:

"Mi ha fatto piacere riverderti, Brian", parli del diavolo.

Decido di non rispondergli, anche perché non saprei nemmeno cosa dire. È stata la stessa cosa anche per me? Scaccio via i pensieri dalla mia mente e mi metto a dormire.

Il migliore amico di mio fratello 2 || Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora