Capitolo ventitré.

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Cosa vuole dire con questo messaggio? Che verrà a trovarmi? No, impossibile. Tornati a casa mi dirigo subito nella stanza che condivido con Jade e vado subito a farmi una doccia, rimanendo sotto il getto d'acqua per una buona mezz'ora.
Esco dalla doccia, mi avvolgo intorno un asciugamano e torno in camera, sentendo bussare alla porta. Titubante, vado ad aprire e mi ritrovo Cameron davanti.
«Ehm... passo dopo», dice velocemente scrutandomi dalla testa ai piedi.
«No no, aspetta qui. Ci metto subito», rispondo e prendo un pantalone della tuta e un maglione largo, tornando in bagno. Cosa vuole Cam adesso? Appena vestita lo raggiungo.
«Cosa ti serviva?» gli chiedo sedendomi sul letto.
«Niente... volevo solo chiederti scusa per come mi sono comportato l'altro giorno, anzi, in questi ultimi giorni. Non so cosa mi sia preso», confessa torturandosi le mani.
«Ammetto anche io di essere stata scorbutica, ho esagerato. Mi dispiace», rispondo e mi sento troppo in colpa.
«Capisco che siamo in un momento di pausa, quindi pensavo se potevamo comunque essere amici o almeno smettere di evitarci perché mi è impossibile», continua.
«Non ho nessun problema, però come ti ho già detto sai che non potremo mai essere amici, vero?»
«Sì, lo so. Ma potremmo...», si interrompe e fissa il mio telefono che sta vibrando sul comodino vicino a lui, oddio.
«Che significa?» mi domanda, spostando lo sguardo su di me.
«Cameron...»
«Ci siamo presi un momento dalla nostra relazione e parli con Brian? Ma stai scherzando?» continua, infuriandosi.
«Ci siamo lasciati», preciso «e comunque non è come sembra», continuo andando nel panico.
«Non posso crederci Alison, davvero. Mi sento proprio uno stupido, facevo bene a non fidarmi di te!» grida mettendosi le mani tra i capelli «quante volte, Alison?»

Non riesco a sostenere il suo sguardo, così lo abbasso, da vigliacca che sono.
«Rispondimi, cazzo!» continua gridando e quasi mi spaventa. Noto che gli sporgono le vene sul collo, non l'ho mai visto così arrabbiato prima d'ora.
«Una sola, però quando avevamo deciso di lasciarci», ammetto provando a giustificarmi, ma so che non c'è nessuna scusa.
«Porca puttana Alison! Non pensavo potessi cadere così in basso, giuro», sputa e cammina avanti e indietro per la stanza.
«E tu che mi dici, Cameron? Mi pare che anche tu sei stato con un'altra, però a differenza mia stavamo ancora insieme e mi sembra di averti perdonato!» grido a mia volta.
«Ora stiamo parlando di te, non cercare scuse e sii matura. Non metterti sulla difensiva e prenditi le tue responsabilità», continua «fai quello che ti pare, ma io non smetto di amare una persona dopo due giorni. Ho sbagliato, lo so, sono stato troppo protettivo nei tuoi confronti, ho sbagliato a non fidarmi di Zayn, però ho adocchiato subito quel coglione di Brian. Mi hai dato la dimostrazione che di me non te ne frega niente e io come uno stupido sono venuto qui a scusarmi e a provare di riallacciare la nostra relazione, ma evidentemente mi sbagliavo. Va' al diavolo con il tuo splendido fotografo», dice ed esce dalla camera sbattendo la porta.

Cameron ha ragione, da una parte, dato che anche lui ha fatto la stessa cosa o forse peggio di me. Mi sento ancora più in colpa e ancora più confusa, forse ho bisogno di rimanere sola per un po', senza Cameron né Brian.
Scendo di sotto e mi siedo sul divano accanto a Jade e Hayley, che guarda mio fratello e JackJ mentre giocano alla play, tutti gli altri sono in cucina o sparsi per le camere a guardare una partita di football.
«Sbaglio o stavi urlando?» mi chiede Hayley.
«Non sbagli», sbuffo.
«Vuoi parlarne?» mi domanda Jade e scuoto la testa: non mi va di parlare con nessuno, tanto non servirebbe a niente e tantomeno voglio ammorbare tutti con i miei drammi, quindi decido di farmi i fatti miei.
Jade annuisce apprensiva e la ringrazio per non farmi domande su quello che è appena successo.

«Buon pomeriggio idioti», saluta Bart entrando in casa.
«Grazie Bart, apprezzo il tuo saluto», scherza Matthew ricevendo una pacca da parte di Bart, che essendo un armadio gli avrà spaccato la spalla.
«Figurati. Ho delle notizie da darvi», continua «mi hanno appena chiamato dalla Vogue e hanno detto che inizierete domattina alle dieci, quindi svegliatevi presto altrimenti vi ci mando a calci in culo. Poi tra una settimana ci sarà un evento pieno zeppo di personaggi importanti. È una serata privata al Radio City Music Hall con tanto di tappeto rosso, dove si esibiranno alcuni personaggi famosi e questa, Shawn, può essere la tua occasione», spiega indicando il ragazzo che è già troppo emozionato.
«Il Radio City Music Hall, non ci posso credere!» esclamo.
«Già, gran bel posto. Basta conoscere le persone giuste e potrebbe cambiarvi la vita. Ma ora, concentratevi sulla rivista. Ripeto, domani mattina alle dieci dovrete essere lì, quindi regolatevi voi», spiega Bart e dopo averlo ringraziato esce di nuovo dalla casa.

Ancora penso alla litigata con Cameron di qualche minuto fa. Non sapevo cos'altro fare, salgo di sopra ed entro in camera mia per decidere cosa mettermi domani.

Il migliore amico di mio fratello 2 || Cameron Dallas.Where stories live. Discover now