Capitolo trenta.

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«Che?» rispondo incredula «ho capito bene?»
«Sì, signorina, ha capito perfettamente»
«E... di quanto, più o meno?»
«Circa nove settimane», risponde l'infermiera e sono totalmente nel panico, non può essere.
«Ho capito. Mi può lasciare qualche minuto con la mia amica per piacere?» chiedo e la donna annuisce, dopodiché si avvia verso la porta chiudendosela alle spalle.
«Non posso crederci. Cosa pensi di fare?» domanda Jade.
«Devo dirlo a Cam e a mio fratello per prima cosa, ma Cameron mi ha palesemente detto che non vorrebbe avere un bambino Jade. Non so cosa fare», rispondo mettendomi le mani sul viso.
«E chissenefrega di quello che vuole o non vuole! La situazione è questa e lui dovrà accettare qualsiasi decisione tu prenda», spiega e non posso fare altro che darle ragione.
Mi alzo dal letto e mi sistemo i vestiti, quando mi viene un dubbio.
«Jade... non... non ho la certezza che questo bambino sia di Cameron...», confesso.
«Oh Gesù...», risponde poggiando la testa sul muro «questo è un bel casino. Cameron deve muovere il culo e venire qui il prima possibile», afferma e inizia col chiamare Nash, dicendogli che è una questione urgente.

Dopo due giorni arrivano Cam e mio fratello, totalmente preoccupati. Dal giorno in cui ho scoperto di essere incinta non sono riuscita a dormire molto, sono confusa e non so neanche io quale decisione prendere.
«Jade ci hai fatto scapicollare qui, mi spieghi cos'è successo di così importante?» chiede mio fratello e Jade si gira verso la mia direzione.
«Credo spetti ad Alison parlarne», risponde la mia amica ed io alterno lo sguardo tra i due, i quali mi stanno fissando impazienti.
Chiudo gli occhi e faccio un respiro profondo.
«Io... sono incinta», annuncio a bassa voce e nessuno dei due riesce ad aprire bocca.
«Cristo Santo... da quanto tempo?» mi chiede Nash, passandosi le mani sulla faccia.
«Nove settimane», rispondo distrattamente in quanto il mio sguardo rimane fisso su Cameron, che non parla.
«Avevo anche fatto il test ma ovviamente non è molto affidabile», continuo.
«Cazzo, e ora? Come risolveremo questa situazione?» prende finalmente parola il mio ragazzo.
«Oh, scusa se ti ho rovinato i piani ma è stato un imprevisto sai», rispondo.
«Che cosa c'entra adesso questa affermazione? È normale che sia sorpreso, no? Sono pur sempre il padre, Gesù, non posso fare finta di niente», controbatte Cam passando una mano sui suoi capelli.
«Ci mancherebbe. Comunque non sono sicura che sia tu il padre», confesso titubante e spaventata dalla risposta che sta per darmi. L'ultima cosa che voglio è litigare con lui mentre sono in questa situazione, sono stanca e non mi farebbe bene.
«Giusto, ti sei scopata un altro», sputa Cam pentendosi subito dopo, dato che mi fissa con gli occhi spalancati e aveva stretto le labbra in in una fessura.
«Cameron! Falla finita, non parlarle in questo modo», si intromette Nash. Non posso credere a quello che ha detto, sono abbastanza consapevole dell'errore che ho fatto.
«Domani Cameron andrà a fare il test paternitale e si scoprirà», propone Jade «va bene?»
«A questo punto non mi interessa. Può fare quello che cazzo vuole, tanto non è un suo problema», concludo e mi chiudo nella mia stanza.
Quella sua risposta era proprio fuori luogo, nonostante i miei sbagli dovrebbe starmi vicino e sostenermi, non fare il contrario.
Qualche minuto più tardi inizia a bussare ininterrottamente alla porta, ma non intendo aprire, al momento non voglio parlargli.

Anche questa notte la passo totalmente in bianco. E se il bambino fosse di Brian? Non voglio pensare a cosa succederebbe, ho solamente voglia di urlare. Non riuscirò a concentrarmi sugli studi, non potrò più vivere la vita che ho vissuto fino ad ora, cambierà tutto... ovviamente se decido di tenerlo. Aspetto solo che Cam si decida ad avere la conferma di essere lui il padre e nessun altro, mi solleverebbe e poi potremmo discuterne.
Il mattino seguente mi sveglio e trovo in casa solo Jade, che sta bevendo il caffè.
«Buongiorno. Dove sono Nash e Cameron?» saluto Jade.
«Sono andati all'ospedale per Cam, ha deciso di sottoporsi al test», risponde e sono sollevata, per affrontare questa situazione dobbiamo collaborare.
«Va bene. Lo hai già detto agli altri per caso?» chiedo.
«L'ho detto a Beth ed Hayley, poi non so se lo hanno riferito ai ragazzi. Credo che ci raggiungano anche loro appena avranno tempo», ammette ed annuisco, prima o poi dovranno saperlo anche loro.

Stiamo aspettando con ansia Cameron e mio fratello, che finalmente si presentano a casa nostra un paio d'ore dopo il mio risveglio. La mia pancia si stava gonfiando e devo prendere una decisione in fretta.
«Allora? Avete fatto?» domando.
«Sì. Il risultato lo saprò tra qualche giorno», risponde Cam ed annuisco. «Possiamo parlare un attimo?» continua e mi dirigo verso la mia camera.
«Mi dispiace per come ti ho risposto ieri Alison, davvero, non volevo infierire più di quanto non abbia già fatto», prende parola Cam che si siede sul mio letto.
«È stato imbarazzante, Cam. Mi hai fatta sentire davvero uno schifo», rispondo incrociando le braccia al petto.
«Lo so, scusami, non ho pensato prima di parlare. Possiamo parlare della situazione? Che cosa pensi di fare?» mi chiede.
«E tu? Che pensi? La tua opinione mi importa parecchio e vorrei conoscerla prima di decidere cosa voglio fare, ma se il bambino sarà di Brian di certo non correrò da lui. Dovrà saperlo, certo, dovrà vederlo, ma cambieranno delle cose»
«Certo, lo capisco. Io ci ho pensato tanto in questi due giorni Alison e ti starò vicino qualunque decisione tu prenda», ammette.
«Va bene, sono contenta che tu capisca»
«Vuoi sapere quello che penso? Penso che preferirei che tu lo tenessi a prescindere da chi sarà il padre. Se non sono io, allora ti aiuterò a crescerlo. Ma se sono io, mi si riempie il cuore di gioia, Alison. È una cosa davvero importante e se la nostra relazione non fosse così solida forse non lo direi. Devo dire che sono un po' spiazzato, non saprò comportarmi all'inizio, ma imparerò. Come ti ho già detto nel mio futuro vedo solo te e voglio costruire una famiglia con te. Non siamo più degli adolescenti ormai, siamo cresciuti e ci amiamo. Se la tua decisione sarà un'altra l'accetterò, magari non è il periodo giusto, ma potremmo riprovarci più avanti», confessa Cam e sento gli occhi riempirsi di lacrime.
«Lo pensi davvero? Vuoi tenerlo?» rispondo stupita.
«Sì, Alison, se tu volessi espellerlo mi dispiacerebbe, ovviamente non è una cosa facile, ma sono pronto per fare questo grande passo», conferma e mi butto tra le sue braccia, stringendolo a me, permettendo alle lacrime di scivolare sulle mie guance.
«Non posso crederci Cam, avremo un figlio», dico ridendo, non posso crederci.
«Già, ancora devo realizzare. Ti starò vicino tutto il tempo, non ti lascerò mai sola», risponde accarezzandomi la testa.
«Ti amo tanto Cam, davvero»
«Ti amo anche io piccola».

Il migliore amico di mio fratello 2 || Cameron Dallas.Where stories live. Discover now