Capitolo ventidue.

5.2K 221 18
                                    

«Deciso, questa me la compro», dice Jade entrando in un negozio d'abbigliamento. Sono quasi due ore che stiamo in giro senza mai fermarci e Jade mi sta facendo esaurire, ma d'altronde non si può non uscire in una città così bella. Ho bisogno di mettere il naso fuori casa, almeno per pensare il meno possibile. Io e Cameron ormai non ci parliamo più e certo, fa male.
Non posso negare di aver passato con lui molto tempo e tanti momenti, belli e brutti che siano, ma non sempre si sta insieme per la vita; ho ancora la catenina che mi ha regalato e penso che non la toglierò mai.
«Okay, direi che per domani abbiamo preso i vestiti giusti», continua Jade riferendosi chiaramente all'appuntamento che abbiamo alla Vogue.
«Dai andiamo solo per fare scena», rispondo finendo il mio gelato.
«E devo dire che non mi dispiace affatto», replica Jade e le do ragione. Non faccio che pensare a Brian e a quella notte, una delle più belle della mia vita, devo ammetterlo.
Dopo un'altra ora passata a camminare torniamo finalmente a casa e dopo aver sistemato i vestiti nelle nostre camere scendiamo di sotto per mangiare qualcosa.
«Ogni volta che cuciniamo mi scordo che sembra dobbiamo sfamare un esercito», confessa Beth che mi fa ridere.
«Soprattutto se la metà della roba se la mangia tutta Matthew, è da cucinare il doppio», rispondo. Aspettiamo che tornano tutti e decidiamo di ordinare delle pizze.
Dopo mangiato usciamo per fare un giro e nel frattempo messaggio con Brian, che mi scrive continuamente che gli manco.

«Con chi messaggi?» mi domanda Cameron e ne rimango sorpresa.
«Fatti gli affari tuoi», gli rispondo senza guardarlo.
«Dai, puoi dirmelo. Siamo amici, hai segreti?» continua con il suo solito sorrisetto sulle labbra.
Mi fermo all'improvviso e mi giro verso di lui.
«Mettiamo in chiaro una cosa Cam: non potremmo mai essere amici, neanche volendo. E non ho nessun segreto, solo che non mi va di parlare con te. Quindi evita di fare lo spiritoso dopo le cose che ci siamo detti», rispondo e continuo a camminare.
Della nostra rottura ne ha risentito tutto il gruppo, stanno tutti più in silenzio e non facciamo tanto gli scemi, ed è successo anche quando Matt si era lasciato con Beth.
Mi sento uno schifo per avergli risposto così dopo ciò che ho fatto, ma deve sembrare che non me ne freghi niente.
Torniamo a casa presto, dobbiamo dormire per domani.

«Sei sempre la solita Jade! Alzati», ripeto togliendole le coperte di dosso.
«Altri due minuti», risponde lei mettendo la testa sotto al cuscino.
«Devo usare il metodo di Nash?» l'avverto, riferendomi al secchio pieno d'acqua e lei si alza subito, funziona sempre. Iniziamo a vestirci, scendiamo di sotto a mangiare qualcosa al volo e dopo aver salutato Bart, saliamo sulle solite macchine.

Dopo mezz'ora arriviamo finalmente all'edificio ed è come lo immaginavo: enorme e stavolta con due uomini-armadio davanti alla porta principale.

«Se mi perdo chiamate i rinforzi», prende parola Shawn e riceve una pacca sulla spalla da Aaron.
Entriamo nella grande struttura e ci guidano al primo piano, dove c'è l'enorme sala delle conferenze, all'interno della quale ci stavano aspettando varie persone.
Dopo le presentazioni, ci fanno accomodare intorno al grande tavolo.
«Bene ragazzi, non vi ruberò molto tempo. Siete il gruppo più in voga del momento e piacete a me e a tutto il mio staff. Ho saputo dalla sede a San Diego che hanno esaurito tutte le copie della nostra rivista in meno di ventiquattr'ore, vi abbiamo messo alla prova e l'avete superata. Voglio proporvi un affare: lavorate per noi, ovvero si parla di fare foto, interviste e sareste in prima pagina, ormai non si parla d'altro. Tutto ciò per, diciamo... un anno. Ciò significa che in tutto questo tempo non dovrete collaborare con nessun altra compagnia, se firmate il contratto con la Vogue siete miei. Vi pagherò profumatamente, questo lo sapete già. Ci guadagneremo entrambi: voi fama a livello mondiale e noi ci alziamo di livello, riuscendo forse anche a superare le altre riviste», spiega il capo.

«Non sarà lo stesso per voi, ragazze, dato che mi hanno comunicato che a fine estate dovrete tornare a Los Angeles: voi dovrete solo accompagnare i ragazzi nelle foto e anche voi lascerete interviste per un po' di gossip, voi aumenterete le chiacchiere riguardo ai ragazzi. Tutto chiaro? Domande?» continua l'uomo e nessuno apre bocca, si è espresso fin troppo bene.
«D'accordo, dovete firmare una pila di fogli nel caso accetterete e poi siete liberi di andare. Vado a prenderli, vi lascio del tempo per parlare», si congeda ed esce dalla stanza, seguito da tutti i suoi colleghi.

«Secondo me è un'opportunità da non perdere», prende parola JackJ e gli do ragione, è il loro momento per arrivare alla fama mondiale e non capita tutti i giorni essere contattati da una delle riviste più famose di tutto il mondo.
«Anche secondo me, Vogue è tanto famosa, il nostro nome sarà sempre più conosciuto. Poi andremo a molti eventi privati dove conosceremo tanta gente "giusta", Shawn potrà spiccare nel mondo della musica, e così anche Aaron e i Jack. Magari questo non sarà il nostro ultimo tour. Magari se firmeremo quel contratto non ci separeremo più», interviene Nash e siamo tutti d'accordo.
«Sempre insieme, è questo quello che conta», dice Cam e si avvicinano tutti per fare un abbraccio di gruppo, comprendendo anche noi ragazze.

Dopo qualche minuto torna il capo con tantissimi fogli da compilare, dove c'erano scritte tutte le condizioni del contratto. Dopo aver firmato usciamo dall'edificio e resto in giro con Taylor e Carter, dato che Jade e le altre sono con i rispettivi fidanzati.
«Stasera dobbiamo festeggiare», dice Taylor che oggi indossa una bandana verde scuro.
«Pensi sempre a bere tu», sbuffo e mi dà una leggera spallata.
«Taylor mette sempre in mezzo la scusa che deve festeggiare, ma in realtà sappiamo tutti che vuole solamente bere e rimorchiare, cosa che non fa da secoli perché non ci sa fare con le donne», lo azzera Carter e Taylor inizia a negare, vantandosi di avere molte ragazze che gli sbavano dietro, cosa che, secondo me è una bugia bella e buona.
Prendo il telefono per chiamare Jade, ma vedo che mi sono arrivati due messaggi da parte di Zayn e uno di Brian. Non ci penso due volte e apro quello di quest'ultimo, che mi ha scritto che gli manco, è così dolce.
È così diverso da Cameron, è più maturo e non solo perché è più grande di noi. Ammetto che anche io voglio rivederlo, ma sappiamo entrambi che non succederà, dato che io sono qui e lui sta lì. Mi fa ancora strano parlare così di un ragazzo che non è Cameron, nel mio futuro io vedevo e ho sempre visto lui, ma niente dura per sempre, forse è destino.

Scuoto la testa per scacciare via tutti i pensieri e raggiungiamo gli altri per mangiare qualcosa, essendo ora di pranzo. Vibra il mio telefono e lo tiro subito fuori dalla tasca, beccandomi un'occhiata da parte di Cameron. Apro il messaggio, sempre di Brian:
"Ci vedremo presto, te lo prometto".

Il migliore amico di mio fratello 2 || Cameron Dallas.Where stories live. Discover now