Capitolo cinquantacinque.

2.8K 115 24
                                    

«Accidenti, non riesco a chiuderlo!» si lamenta Jade, che sta cercando di chiudere la zip del suo vestito per la sfilata. Oggi è il grande giorno, parteciperemo alla prima sfilata di moda di Cameron e sono elettrizzata.
«Jade stai tranquilla, adesso te la chiudo io», le dico e annuisce. Crea il panico per qualunque cosa.
«Devo dirti la verità? Lo stile Versace non mi fa impazzire», continua la mia amica, mentre si specchia.
Ci troviamo tutti a casa mia e di Cameron, dove ci stiamo preparando per la serata tranne Cam, che ovviamente è dovuto andare via prima.
«Sì, ammetto che hai ragione. Ho parlato con Cameron comunque», rispondo e Jade annuisce.
«Com'è andata?»
«Diciamo che ci siamo venuti incontro, ecco. Parlami di te e mio fratello, come va la convivenza?»
«Molto bene, tranne per il fatto che Hayley è rimasta a dormire da noi per una settimana perché voleva staccarsi un po' da Jack, o almeno lei mi ha detto così», spiega Jade infilando i suoi tacchi neri.
«Oddio, bene. Stanno sempre a litigare». Ad interromperci è l'entrata di Matt nella stanza e ci avverte che la macchina che ha mandato Bart ci aspetta qui fuori.
Sento suonare il campanello e mi dirigo verso la porta d'ingresso. «Ciao mamma, Grace è in sala che dorme, grazie per essere venuta», la saluto mentre indosso di fretta gli orecchini.
«Mi fa piacere, tesoro. Uh, ma quanto siete belli. Fai gli auguri a Cameron da parte mia quando lo vedi», risponde mia madre e dopo averla ringraziata di nuovo, usciamo tutti di casa e saliamo nella macchina.
Sono decisamente molto nervosa, non ero mai stata ad una sfilata prima d'ora. Dopo pochi minuti, arriviamo davanti al Sofitel Hotel e rimango senza parole, è gigantesco e molto di lusso.

Scendiamo dall'auto e dopo varie foto e domande, ci accompagnano all'interno del grande albergo, dove sulla destra c'è un'immensa sala allestita con la passerella e varie poltrone lucide bianche.
«È pazzesco! Taylor, vedi di non fare stupidaggini», dice Aaron e Taylor annuisce velocemente, speriamo bene. Un signore che porta un auricolare ci guida dentro la grande sala e ci fa sedere in prima fila, come prestabilito in precedenza da Cameron.
«Assurdo», commenta Bethany guardandosi intorno «non ho mai visto un albergo così»
«Nemmeno io. E voi maschi, azzardatevi a fare o dire qualcosa di insignificante e vi caccio fuori a calci nel sedere, è chiaro?» li fulmina Hayley, spaventandoli.
«Abbiamo capito, non c'è bisogno di ripetercelo più di una volta», risponde Shawn.
«Beh, con voi non si sa mai, c'è sempre una sorpresa», ribatte Hayley che però riceve una linguaccia da parte di Carter.
Non sono mai stata ad una sfilata ed essere qui mi fa sentire molto a disagio, non sono ancora del tutto abituata a questo mondo. Mi guardo intorno e noto la presenza di molte persone importanti appartenenti a questo ambito.
Dopo che il resto degli invitati ha preso posto, la sfilata ha finalmente inizio.
Camminano davanti a noi vari modelli, tutti bellissimi, indossando gli abiti più assurdi della nuova collezione, a mio parere. A un certo punto, vedo il mio ragazzo che cammina verso la fine della passerella con uno sguardo serio, intimidatorio ma elegante allo stesso tempo. Non riesco a smettere di pensare che sia bellissimo e a staccargli gli occhi di dosso e lui fa lo stesso. Ammicca un leggero sorriso nella mia direzione ed io gli mando un bacio, continuando a guardarlo sfilare.
«Wow, è molto sexy», commenta Jade al mio fianco e mi tira una gomitata.
«Già, molto», rispondo mentre Cam fa il giro e ritorna dietro le quinte.
La sfilata dura una trentina di minuti e dopo che la stilista in persona è uscita a ringraziarci tutti, ci alziamo e usciamo dalla sala.
«Sei stato bravo Taylor, chi l'avrebbe mai detto», commenta Shawn strizzandogli la guancia.
«Sono cresciuto ormai, sono diventato un ragazzo serio», si difende e gli lanciano un'occhiataccia.
«È stata una sfilata bellissima, soprattutto i modelli», dice Jade e Nash sbuffa.
«Signorina Alison?» sento chiamate, così mi giro e vedo lo stesso uomo di prima, quello che ci ha fatto accomodare. «Il signor Dallas vuole vederla. Mi segua», continua e si avvia verso la sala. Guardo di sfuggita i miei amici e lo seguo, portandomi dietro le quinte.
Mi ritrovo davanti ad una porta sopra la quale è attaccato un foglio plastificato con su scritto "Cameron Dallas". Busso un paio di volte ed apro la porta.
«Voleva vedermi, signor Dallas?» gli chiedo, avvicinandomi a lui.
«Proprio così. Allora? Ti sono piaciuto?» domanda ed annuisco, dandogli un bacio sulle labbra.
«Se devo dirti la verità, quello sguardo serio e quella mascella contratta mi ha molto esaltata», continuo e gli lascio una scia di baci sul collo, cosa che lo fa impazzire.
«Esaltata?» ribatte, chiudendo la porta a chiave, «Eccitata, a quanto vedo». Mi afferra dalle cosce e mi prende in braccio, facendo aderire i nostri bacini, cosa che fa diventare i nostri baci aggressivi. Cam gira su se stesso e mi appoggia alla porta, continuando a baciarmi con foga.
Qualche minuto dopo sentiamo qualcuno bussare alla porta e scendo velocemente da lui.
«Cazzo, chi è?» domanda Cam, infastidito.
«Signor Dallas, scusi il disturbo ma una persona la sta cercando», risponde il signore dall'altra parte della porta.
«Va bene, grazie», continua e si abbottona la camicia.
«Andiamo?» gli chiedo, sistemandomi il rossetto, dato che è sparso per tutta la mia faccia.
«Sì, ti raggiungo. Ho un piccolo... problema», risponde mentre guarda verso il basso, ovvero il cavallo dei suoi jeans.
Lo imito e scoppio a ridere. «Va bene, va bene. Ti aspetto», dico ed esco dal camerino, raggiungendo l'ingresso.
«Che succede?» domando rivolgendomi ai ragazzi, che mi guardano con occhi spalancati.
«Ehm... abbiamo una visita...», risponde JackJ mentre guarda alle mie spalle, seguito dagli altri.
Mi giro confusa e per poco non mi prende un colpo. Mi ritrovo Julie davanti a me, l'ex ragazza di Cameron, se così si può definire e spero che qualcuno mi fermi perché sto per tirarle un pugno.
«Oh no no, qualunque cosa tu voglia non ci provare nemmeno», dico subito e incrocio le braccia al petto. Prima che lei possa ribattere, noto che in braccio ha un bambino, che a primo impatto sembra non avere più di un anno.
Vedo Cameron dirigersi verso di noi, anche lui scioccato.
«Julie? Che diavolo ci fai qui? E perché hai un bambino?» chiede Cam, irritato.
Prima di rispondere, Julie fissa Cameron per una manciata di minuti.
«Perché è tuo figlio», risponde e nella sala cala il silenzio.

/spazio autrice/
Sono tornata! E con un po' di drammi muahah, mi mancavano. Scusatemi tantissimo per la prolungata assenza, non era previsto. Non mi sono di certo dimenticata di questo libro, anche perché ora ne vedrete delle belle! Cercherò di aggiornare più spesso.

Il migliore amico di mio fratello 2 || Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora