Capitolo cinquantasei.

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Dopo aver sentito quelle parole scoppio in una risata nervosa. «Dai, se è uno scherzo non è divertente», dico continuando a ridere.
«Ti sembra che io possa scherzare su queste cose?» risponde Julie, infastidita e sto per darle uno schiaffo. Sposto lo sguardo da lei a Cameron. «Tu lo sapevi?» gli domando, fissandolo negli occhi.
«Non ne sapevo niente, te lo giuro. E tu perché cazzo non me l'hai mai detto?» risponde, guardando lei.
«Beh, pensavo che non te ne sarebbe mai importato niente di lui, pensavo che se te lo avessi detto avrei rovinato la tua vita perfetta, o mi sbaglio? Ma poi quando ho letto sui giornali la grande notizia che saresti diventato padre ho pensato di fartelo sapere», spiega con un sorrisetto stampato in faccia.
«Ti correggo: dato che Cameron è suo padre sei venuta qui a chiedere soldi, ovviamente. Non ti fai schifo ad usare questa scusa del bambino?» interviene Hayley, che cammina a passo svelto verso di lei ma viene fermata in tempo da Matthew, che la trattiene.
«Ora quello che voglio io è irrilevante, sto pensando al bene di mio figlio e dato che Cameron è il padre mi serve il suo supporto».

Io continuo a non riuscire a credere a quello che sta succedendo in questo momento e sento che sto per svenire.
«Cazzo, va bene. Va bene, non voglio sentire più una sola parola», commento e mi avvio verso l'uscita. Ogni volta che le cose iniziano ad andare per il verso giusto ecco che succede sempre qualcosa.
 «Dove va...»
«Cameron, no. Lasciami stare, mi serve del tempo», lo interrompo. Guardo Julie un'ultima volta con espressione disgustata ed esco dall'hotel.
«Alison, non fare cazzate per favore», dice Nash seguendomi. Mi giro verso di lui e continuo a ridere.
«Questa situazione mi sembra un'enorme stronzata che ancora non sto realizzando del tutto», rispondo e passo nervosamente una mano tra i miei capelli.
«Prima che tu possa fare qualcosa di brutto, vieni a casa con me, va bene? Andiamo a prendere Grace e andiamo via insieme a Jade», propone mio fratello ed io annuisco subito.
Saliamo in una delle due macchine che ci sta aspettando fuori e ci dirigiamo a casa mia. Perché si è presentata proprio adesso? Per rovinarmi la relazione, o peggio, il matrimonio? Possibile che Cameron non sappia niente di questa storia e che non abbia mai sospettato nulla?
Appena presa Grace saluto di nuovo mia madre, che mi riempie di domande.
«Mamma ti prego, stanne fuori. Ti spiegherò tutto domani, va bene? Vado da Nash e Jade», le dico mentre riempio velocemente di vestiti e tutto il necessario nel borsone. Mi cambio velocemente, indossando una semplice tuta.
«Va bene, spero vada tutto bene. Buonanotte», risponde mia madre e ricambiamo il saluto. Il mio telefono non smette di squillare e ho accumulato ben quindici chiamate perse da parte di Cameron.
«Penso dovresti rispondergli prima o poi», suggerisce Jade. Entriamo in casa e mi siedo sul divano con Grace, sospirando.
«Già, altrimenti non smetterà più di chiamarmi. Nash, controlla la bambina per favore, ci metto un minuto», rispondo ed esco in giardino. Chiamo Cameron, che mi risponde subito.
«Mi stavi facendo preoccupare», dice alterato.
«Che cos'altro vuoi da me?»
«Dove sei, Alison? Cosa vuoi che faccia? Non ne sapevo nulla e sono sconvolto quanto te. Ora non ti fidi più di me?»
«Sono da mio fratello e non so proprio cosa pensare. Ti prego, non voglio parlare con nessuno»,
«Sto arrivando, dobbiamo parlare»
«Ti ho detto che...»
Sbuffo e per poco non lancio il telefono. Entro di nuovo in casa e avverto Jade e Nash che sta per arrivare Cameron e che la situazione potrebbe sfuggirci di mano. Nemmeno il tempo di rimuginare sulla questione che Cameron è fuori che suona ininterrottamente il campanello.
«Innanzitutto ti ripeto per l'ennesima volta che io non sapevo niente e non puoi incazzarti con me e seconda cosa non puoi prenderti mia figlia e portarmela via», esclama Cam entrando velocemente.
«Hai finito? Mi sembra strano che tu non abbia mai sospettato di niente. Insomma, uno se ne accorge un minimo se metti incinta qualcuno. E non sto scappando dagli Stati Uniti Cameron, stasera non voglio stare a casa», rispondo.
«Bene, anche perché devo dirti un'altra cosa...», continua Cam con voce bassa.
«Non ti sono bastate le novità per oggi?»
«A dire il vero... ecco... Julie non... non sa dove andare e quindi le ho detto che... per qualche giorno poteva restare da noi. È con un bambino Alison, anzi, mio figlio e non posso di certo non aiutarla». 

Dopo questa frase ho completamente perso la pazienza e sto per esplodere. «Quella vuole stare nella nostra casa, che ci hanno appena regalato? È ingiusto, Cameron. Dille di trovarsi un albergo e che la vedrai tutti i giorni. Non ci posso credere che sta succedendo davvero, tra pochi mesi ci sposeremo, cavolo! E guarda in che situazione di merda ci troviamo! Sai che ti dico? Io non voglio averci niente a che fare con lei, tantomeno voglio essere coinvolta in questa storia. Vattene, Cameron e veditela tu»
«Wow, Alison, comportamento davvero maturo, direi. Ti sto chiedendo aiuto, ti sto chiedendo di supportarmi perché nemmeno io mi rendo ancora conto di quello che sta succedendo. Non so come sia successo, ma non puoi avercela con me per questo», si difende Cam prendendo in braccio Grace.
Faccio un respiro profondo. «Magari ho esagerato, ma per il momento voglio stare qui con mio fratello, non chiedo altro. Vai a casa e pensa a tuo figlio, no?» rispondo e Cameron esce di casa, arrabbiato.

«Ho paura che questa situazione possa rovinare il mio fidanzamento, spero che Cameron riesca a uscirne e che non regali soldi a quella sgualdrina», dico ad alta voce, pensando tra me e me. 
Jade si avvicina a me, coinvolgendomi in un abbraccio.
«Vedremo come si svolgeranno le cose. Tu intanto devi stare tranquilla», dice lei ed io scuoto la testa.
«Non posso stare tranquilla sapendo che Cameron è in casa da solo con lei, ho paura che voglia lasciarmi dopo un bel lavaggio del cervello che gli farà lei per tornare con lui. Tutto ciò quando ci stiamo per sposare, direi che è fantastico»
«Tu davvero pensi che Cameron possa lasciarti?» domanda mio fratello, sedendosi sul divano con Grace in braccio.
«Non lo so, potrebbe succedere. Magari si fa prendere dal momento e... no basta, non voglio pensarci», rispondo.
«Non penso che lui sia così stupido, altrimenti dovrò prenderlo a calci», ribatte Nash e annuisco. Mi alzo in piedi e prendo Grace, avviandomi verso le scale.
«Grazie, ragazzi. Io vado a dormire, a domani», li saluto e fanno lo stesso. Salgo le scale ed entro nella mia vecchia camera, consapevole del fatto che stanotte non chiuderò occhio.






Il migliore amico di mio fratello 2 || Cameron Dallas.Where stories live. Discover now