Capitolo 60 - Chloé's pov (seconda parte)

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Vorrei corrergli incontro, abbracciarlo e dirgli che sono stata una cretina a innamorarmi di uno più grande di me che non mi avrebbe mai cagata. Ma cosa pensavo tre mesi fa? Cazzo, se è figo Bastien... me lo sto mangiando con gli occhi, indossa una camicia bianca e un maglione che fa vedere ancora di più quel fisico scolpito che si ritrova.... Aiutoooooo..... Sto impazzendo.... Si è fatto crescere il ciuffo e gli sta benissimo.... Si avvicina sempre di più e sento il cuore a mille, vorrei stare calma, ma non ci riesco, non mi sono mai sentita così. È solo il ragazzo del mio primo bacio e tecnicamente io e lui ora non siamo niente, però io non lo so che mi prende, so solo che in questo momento per lui salterei anche da un ponte.

- Ciao - mi raggiunge.

- Ciao - gli dico, mordendomi un labbro.

Nessun abbraccio, nessun bacio. Lo sento un po' freddo, forse è solo parecchio imbarazzato. Sono tre mesi che non ci vediamo.

- Daniel? - chiede quella che probabilmente è sua mamma.

- Vado a chiamarlo io - dico, pensando che quei due forse si stanno baciando e non è proprio il massimo conoscere i suoceri in questo modo.

Entro e infatti si stanno baciando. Josiane è sempre seduta in braccio a Daniel e ha le spalline del vestito abbassate. Lui le sorregge con una mano la schiena e con l'altra le accarezza la guancia mentre la bacia. Mi schiarisco la voce. Josiane si volta e mi guarda. Si alza subito in piedi, arrossendo fino ai capelli e rimette a posto le spalline. Daniel ride mentre lei gli allunga un fazzoletto dalla borsa per tirargli via il rossetto che è finito sulle sue labbra.

- Sono arrivati i tuoi con Bastien e tua cugina - dico.

Adesso sono imbarazzata anch'io.

- Vado - dice, alzandosi in piedi - grazie per essere venuta te ad avvisare - aggiunge, dandomi un buffetto sulla guancia.

Guardo Josiane.

- Non stavamo facendo niente - precisa, imbarazzata.

- Vedervi mentre vi baciate non mi blocca mica la crescita - le rispondo, ridendo - e poi siete così dolci quando vi baciate...

- Chloé, ti prego, non commentare - mi dice, arrossendo.

- No, invece, commento perché tu mi hai insegnato cosa vuol dire amare davvero una persona. Non mi hai mai giudicato perché mi ero innamorata del tuo ragazzo, avresti potuto picchiarmi, urlarmi contro delle cose che mi avrebbero fatto solo del male dentro ma che mi meritavo, avresti potuto sputtanarmi in giro.... ma non l'hai fatto.... Mi hai detto che dovevo vivere fino in fondo questo 'amore' ed è stato l'unico modo per uscirne, per capire che quando uno tocca il fondo non può fare altro che risalire.... Mi sei stata vicino sempre... e non me lo dimenticherò...

- Dai, che ho l'eye-liner - dice, ridendo, asciugandosi la punta dell'occhio - mi fai commuovere...

La abbraccio e le do un bacio sulla guancia.

- Ti voglio bene....

- Anch'io - mi risponde, sorridendo - dai, andiamo fuori... devo conoscere i miei futuri suoceri...

- Stai tranquilla - le dico, vedendo quanto è agitata.

- È una parola - risponde.

Usciamo. Daniel vede Josiane e la prende per mano.

- Ti presento i miei. Mia mamma, Isabelle e mio papà, Xavier. Mamma, papà, lei è Josiane.

- Buonasera, piacere.

- Il piacere è nostro, Josiane - dice Isabelle - non avremmo mai immaginato che la figlia di Richard sposasse nostro figlio... vero, Xavier?

- In senso positivo, ovviamente - interviene Xavier.

Isabelle scompone i capelli del figlio in modo affettuoso.

- Mamma, dai - brontola lui, ridendo.

- Lei è mia sorella - dice Josiane.

- La figlia di Julie e di Louis? - commenta Xavier - ciao, cara...

- Salve - dico, imbarazzata. C'era bisogno di specificare che tecnicamente io e Josiane non siamo sorelle?

- Mi presento anch'io perché non abbiamo ancora avuto modo. Sono Hélyette, la cugina di Daniel.

- Ciao - saluta Josiane, stringendole la mano.

- Entriamo perché qui fuori c'è freddo - dice Daniel - tu vai dove devi andare - aggiunge, allungando a Bastien le chiavi della sua macchina.

- Grazie, Daniel, sei un amico - risponde lui.

Josiane sorride a Daniel e poi mi guarda.

- Buona serata - ci dice. Forse Daniel le ha già detto della sorpresa di Bastien mentre erano soli prima.

Bastien mi guarda.

- Non avrai mica pensato che ti facessi restare qui con tutti questi adulti, vero?- mi bisbiglia nell'orecchio.

- Sinceramente non sto più pensando da quando ti ho visto arrivare.... - dico, arrossendo.

Ma perché gliel'ho detto? Ora penserà che sono una bambina che se l'è divorato con gli occhi.

- Ah, quindi il mio look ti ha colpito e affondato - mi dice - dai, andiamo. Ciao a tutti.

- Ciao - ci salutano.

Saliamo sulla macchina di Daniel. Mi tremano le gambe, non so cosa aspettarmi e ho una paura matta di dire o fare qualcosa di sbagliato. Ma non voglio neanche stare troppo zitta o stra parlare, insomma vorrei essere semplicemente me stessa.

- Allora, come va qui a Parigi?

- Bene - rispondo - cioè adesso che sono con te, meglio... cioè nel senso che ti ho visto...

Ok, sono nel pallone. Non so neanche più cosa dire. Ho sempre paura di dire qualcosa di sbagliato.... E alla fine sbaglio lo stesso... ma in fondo forse è meglio dire qualcosa e sbagliare che stare zitti e non sbagliare mai...

- Tranquilla, sono nervoso almeno quanto te - mi risponde, appoggiando la sua mano sul mio ginocchio per tranquillizzarmi.

Il suo gesto invece mi fa sobbalzare e agitare ancora di più. And I'm thinking 'bout how people fall in love in mysterious ways. Maybe just the touch of a hand. Mi vengono in mente le parole di "Thinking Out Loud" e penso che davvero anche un solo tocco possa far innamorare le persone. Bastien la ritrae subito, imbarazzato.

- Scusa, sono un po' nervosa... ma nervosa in senso buono, cioè in senso positivo, cioè...

Bastien accosta la macchina in un parcheggio che sembra lasciato lì dal caso. I'm thinking 'bout how people fall in love in mysterious ways. Maybe it's all part of a plan. Mi fa una carezza e poi si avvicina sempre di più. Sento il suo respiro, il suo cuore accelerare, vedo i suoi occhi riflettersi nei miei. Sento le nostre labbra abbracciarsi e vengo travolta da un vortice di emozioni. Arrossisco ancora, poi lentamente mi rilasso sempre di più. Bastien si stacca e mi prende la mano.

- Ti porto in un posto speciale stasera - mi dice, sorridendo - ti fidi di me?

Annuisco. Sono in estasi, no forse è un po' troppo definirmi così, però sto proprio bene. Dentro mi sento come rinata.

- Mi fido - gli rispondo, mordendomi un labbro.

Ringrazio mentalmente quel qualcuno che ha voluto che fosse lui il mio primo ragazzo.

Non farò finire questa storia senza dirvi dove passeranno la serata Chloé e Bastien! Ci sarà una terza parte di questo capitolo! Grazie per tutti i vostri voti! Leggere i vostri commenti entusiasti rende entusiasta anche me e anche qualcun altro, ma vi spiegherò tutto al termine della storia! Buona lettura!

DIECIMILA VOLTE TI AMOHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin