Capitolo 52 - Chloé's pov

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Arrivo alla Lunar Eclypse col motorino. Josiane vuole la guerra? Che guerra sia. Non voglio starmene lì in disparte mentre si porta via la persona che amo di più al mondo. Daniel. Lo so, è sbagliato, ha 13 anni in più di me, ma lui è mio. Lo voglio a tutti i costi. Lui DEVE essere mio. Stasera c'è la festa per i 25 anni del fratello di Bastien o almeno così ha scritto sulla pagina Facebook della discoteca. Perfetto. Ci vado anch'io. Mi sono piastrata i capelli, sono truccatissima, minigonna, top nero e stivali al ginocchio, orecchini pendenti, rossetto rosso fuoco. Lo devo stendere.
Nel cortile c'è già parecchia gente. Neanche il tempo di chiudere il motorino che mi si affianca uno.
- Ehi, bellezza, ti offro qualcosa?
Mi porge un drink ma non mi voglio sballare prima del previsto. Perciò rifiuto e vado dritta all'obiettivo. Daniel. Stasera ho occhi solo per lui. All'entrata c'è Bastien con le solite liste.
- Come cazzo ti sei conciata? - mi dice, riconoscendomi - sembri una battona.
- Fatti i cazzi tuoi e fammi entrare.
- Serve l'invito, è la festa di mio fratello.
- Io e te siamo ex, no? Cazzo ti costa farmi entrare?
- Tu ti sei bevuta il cervello... Daniel ama Josiane, cazzo vuoi entrare a fare?
- Lei è una stronza che non ci sta e non ci starà mai. Io invece ci sto anche subito! - gli urlo in faccia.
Mi prende per un braccio e mi porta sul retro.
- Cazzo hai bevuto? Chloé, guardami!
- Non sono cazzi tuoi.
- Lo sono invece! Cosa speri di ottenere?? Daniel ama Josiane, qualsiasi cosa tu faccia non si lasceranno mai!! Continueranno a vedersi lo stesso.
- No. Si dovranno lasciare. Lei viene a Parigi con mamma e Louis.
- E allora? Cosa credi che molli lei per mettersi con una bambina come te?
- Non sono una bambina!
- Lo sei, cazzo, ti comporti e ragioni come una bambina! Anzi, no, forse una bambina è più matura di te!!
Mi urla addosso queste cose e capisco che non c'è davvero modo di entrare. Forse però se gli dicessi che devo andare in bagno...
- Non mi urlare così che già sto male...
- Tu stai male nella testa!
- No, ho le mie cose, cretino... Mi sta venendo da vomitare...
- Ma se fino a un minuto fa stavi bene...
- Fammi andare in bagno o ti vomito qui sul marciapiede!
- Ma pensi davvero che io sia scemo?
- Fammi entrare o dico che hai cercato di violentarmi.
- Tu sei malata. Fatti curare - mi dice, allontanandosi.
Mi rialzo e torno all'entrata piangendo.
- Sei uno stronzo - gli urlo in faccia - io ti denuncio!
- Ma che è successo? - chiedono alcune ragazze, avvicinandosi a me.
Bastien mi prende per un braccio e mi riporta sul retro.
- Io sono tanto buono e tanto caro ma fammi ancora una scenata del genere e chiamo i carabinieri.
- Chiamali - gli dico.
- Tu non stai bene. Fatti curare - mi ripete. Torna davanti all'entrata. Faccio il giro dell'edificio e scopro che c'è un'altra entrata sul retro. È una specie di sgabuzzino che dà su una piccola saletta prima della sala da ballo. Entro. Musica a busso, una ragazza alla consolle che fa la deejay, gente che mangia, che beve, che balla. Al bancone c'è Alexie, ma di Daniel nessuna traccia. Lo cerco, mi faccio strada come posso, poi finalmente lo trovo. È nel privé, seduto su un divanetto con Josiane e altra gente. Sono abbracciati e sembrano felici. Sto per entrare quando un braccio mi blocca. È il ragazzo di prima, quello del motorino. Mi afferra e mi porta fuori. Sento che dice a Bastien che ci pensa lui e di non preoccuparsi. Mi porta sul retro, si siede di fianco a me, iniziamo a parlarci. Mi offre qualcosa da bere. Lo accetto. Ora non ho nulla da perdere. Dentro mi sento una merda.


DIECIMILA VOLTE TI AMOWhere stories live. Discover now