Capitolo 14 - Daniel's pov

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- Ohi, Bastien, dimmi. Tra un'ora arrivo alla Lunar Eclypse - gli anticipo.
- Devi venire subito. È successo un casino - mi dice.
- Ma perché parli piano? Ma non ci sei solo tu a quest'ora?
- Che cazzo hai combinato con la sorella di Josiane? È arrivata incazzata nera e anche Alexie è sul piede di guerra. Se non rimango anch'io quando vieni, ti ammazzano.
- Allora non vengo. Dai, ma sei serio? Alexie era incazzata già stamattina quindi okay, ma non ho capito cosa c'entra la sorella di Josiane... Josiane l'ho salutata neanche venti minuti fa ed era tranquilla...
- Per fortuna che era tranquilla... è incazzata nera, la sorella gli ha detto che sei andato a letto con lei.
- Cosa?? Ma che cazzo dice? Ma non è vero niente!
- Ah, sarà difficile spiegare a Josiane che non è vero... è parecchio incazzata. Senti, vieni qui che ti do una mano a calmarle.
- Va bene, dai, arrivo. Speriamo di risolvere in fretta perché alle nove dobbiamo aprire la discoteca.
- Eh, lo so. Vieni, dai, così sbrighiamo anche 'sta faccenda.

Mi rivesto, prendo le chiavi dell'auto e in dieci minuti sono alla Lunar Eclypse. Neanche il tempo di scendere dall'auto che mi arriva un pugno improvviso. Mi tocco il labbro e il naso, sto sanguinando.
- Cazzo, ma sei deficiente? - urlo, guardando in faccia chi mi ha colpito.

È Josiane. Bastien è accorso fuori e la sta tenendo per le braccia. È fuori di sé. Alexie si sta godendo la scena. Forse è proprio quello che voleva. Mettermi contro Josiane. C'è anche sua sorella vicino ad Alexie. Forse si conoscono, forse Alexie ha usato la sorella di Josiane come pedina per rovinarmi. È la sua vendetta e fa male.

- Sei uno stronzo schifoso! - mi urla addosso - come hai potuto andare a letto con mia sorella! Cazzo! Ha 15 anni! Mi fai schifo! Non ti voglio più vedere! Sparisci dalla mia vita!
- Jo, ascoltami, cazzo! Io tua sorella non l'ho neanche toccata! Lei voleva che rimanessi a farle compagnia, ma io non ho voluto perché io amo te, cazzo! Josiane, credimi!
- Come faccio a crederti che ti porti a letto tutte quelle che ti capitano a tiro?! Mi fai schifo, sei un verme, io ti odio!

A quel punto vado dritto da Alexie e le tiro una di quelle sberle che se la ricorderà finché campa.
- L'hai costretta tu a dire che ci sono andato a letto, vero? Volevi prenderti la rivincita, eh?
- Non la conosco neanche - mi risponde Alexie, massaggiandosi la guancia - e poi la mia vendetta l'ho già avuta. Ho pubblicato un nostro selfie su Instagram che ho fatto stanotte e ho scritto come commento che mi ami.
- Cazzate. Se non parli giuro che ti do tante di quelle sberle che il muro te le ridà indietro tutte - la minaccio, con il braccio a mezz'aria e fulminandola con gli occhi.

La sorella di Josiane scoppia a piangere. Josiane si libera dalla presa di Bastien e la soccorre per consolarla.
- Va tutto bene. Adesso ce ne andiamo.
- Dai, Josiane, guardami. Non crederai a quella stronzetta di tua sorella! Cazzo, ha 15 anni!
- Piantala, io le credo. È mia sorella - mi risponde.

A quel punto mi rivolgo a quell'insignificante essere di quindici anni che mi sta rovinando la giornata.
- Sei una stronza. Questa balla non reggerà per molto - le dico, sprezzante.
- Chloé, va tutto bene, adesso ce ne andiamo - le ripete, Josiane.
- Non sono il bastardo che credi - dico, a Josiane.
- Come puoi pensare che non creda a mia sorella?
- Jo, io non ti farei mai del male, te lo giuro.
- Non me ne faccio niente dei tuoi giuramenti. Era la prima volta di mia sorella e tu l'hai rovinata per le tue egoistiche voglie.
- Bene! Allora se pensi che l'abbia violentata o robe del genere, perché non la porti in ospedale così le fanno tutti gli esami del caso? Hai detto che era la sua prima volta, no? Io giuro su tutto quello che vuoi che non l'ho toccata...
- Hai ragione. Gliela porto subito - dice Josiane, convinta di essere dalla parte della ragione.

A quel punto sua sorella cede.
- No - si oppone - non voglio andare in ospedale.
- Ci dobbiamo andare invece. Voglio che ti facciano una visita accurata. Hai solo 15 anni.
- Non mi ha fatto niente - ammette alla fine, fra le lacrime - mi sono inventata tutto.

Josiane, Alexie e Bastien la guardano scioccati.
- Sei una cretina! - le urla Josiane - ma cosa ti dice il cervello? Inventarti una roba del genere! Gli ho anche tirato un pugno per colpa tua!
- Non lo so che mi è preso - dice, arrossendo.
- Io ti odio! Mi hai fatto litigare con Daniel accusandolo di una cosa gravissima che non ha fatto! Daniel! Scusami, scusami tanto - Josiane mi abbraccia e solo perché è lei glielo lascio fare.

Si stacca e prende fuori dalla borsa un fazzoletto di carta.
- Ce l'avete la cassetta del pronto soccorso? - chiede Josiane.
- Sì, è dentro, nel ripostiglio - le rispondo - Bastien, vai a prenderla, per favore.
- Subito, Daniel.

Alexie mi raggiunge.
- Io ti odio. La sua è una balla, ma la mia no. Tu mi hai usata! Se Édouard fosse stato vivo, te l'avrebbe fatta pagare cara.
- Se Édouard fosse stato vivo, non sarebbe successo niente - le dico.
- Mi fai schifo lo stesso! Perché non sei morto tu al posto suo? Mio fratello avrebbe meritato di vivere sicuramente più di te!

Josiane interviene.
- Alexie, non possiamo decidere noi chi merita più di un altro di vivere o di morire - le dice.
- Tu non sai cosa voglia dire perdere tuo fratello maggiore a 17 anni!
- Hai ragione, non lo so e hai tutto il diritto di essere incazzata col mondo.
- Io sono sola, Josiane! Non ho nessuno con cui ridere, piangere, litigare, vivere! Sono sola! Non ho mai avuto un padre, mia madre non è mai stata molto presente, mi ha praticamente cresciuto mio fratello che poi a 17 anni è morto perché un coglione ha preso in pieno la macchina dove c'era lui. Lavoro alla Lunar Eclypse solo perché Daniel era il migliore amico di mio fratello. Quello che doveva proteggermi dagli altri invece chi mi ha protetto da lui? Nessuno. Lo capisci perché sono sola, Josiane?

Josiane a quel punto la abbraccia. Alexie piange, singhiozza. Bastien ricompare con la cassetta del pronto soccorso.
- Cosa mi sono perso? - mi chiede, allungandomi disinfettante e cerotti.
- Alexie si è sfogata - gli rispondo - e Josiane la sta consolando.

Chloé si avvicina a noi due.
- Scusami, Daniel, io.... non so perché l'ho detto - balbetta.
- Almeno sai che tua sorella ti crede - rispondo io, ironico.
- Anche molto - incalza Bastien - sentite, se ci prendiamo cinque pizze da asporto e ce le mangiamo qui prima di aprire la discoteca?

Josiane guarda Alexie.
- Va meglio?
- Sì - risponde - va meglio.
- A casa facciamo i conti - dice Josiane a Chloé.
- Non vi fermate per la pizza? - chiede Bastien - dai, Jo, abbiamo visto che sai menare, ora Daniel ti amerà ancora di più.
- Piantala, guarda come l'ho ridotto, che vergogna - commenta Josiane, dispiaciuta.
- Hai un bel destro, non lo puoi negare - continua Bastien - va beh, dai, io la pizza la prendo ai funghi... voi?
- Io prima voglio chiarire con te, Jo. Da soli - dico.
- Va bene.
- Voi ordinate la pizza intanto. Io la prendo ai quattro formaggi - dico, prendendo la cassetta del pronto soccorso e avviandomi con Josiane nel ripostiglio.

DIECIMILA VOLTE TI AMOWhere stories live. Discover now