Capitolo 42 - Hélyette's pov

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- Non ci credo. La sorella della mia ragazza sta male e lei deve per forza stare a casa con lei.
- Non ci trovo niente di strano - gli faccio notare.
- Sua sorella si è presa una cotta per me e secondo me fa finta di star male perché non vuole che usciamo insieme. Quella è subdola.
- Dai, Daniel! Non le penserai mica sul serio queste cose!
- Ti giuro che è così. All'inizio ci ero cascato anch'io, ha 15 anni, è fragile, poi va beh stanno attraversando dei casini familiari, insomma... Uno chiude un occhio.. Ma adesso no!
- Se stanno attraversando dei casini familiari, di occhi ne dovresti chiudere due, non uno.
- Lo so, ma non mi fido più di quella ragazzina.
- Tu non devi fidarti di lei, tu devi fidarti della tua ragazza e lasciare che si fidi della sorella.
- Lei si fida troppo della sorella.
- Si fida troppo? - rido - uno si fida o non si fida. Non "si fida troppo"... poi non dirlo con quel tono, dai - cerco di sdrammatizzare.
Ne sta facendo una tragedia.
- Come ti sembro?
- Un ragazzo innamorato che scalpita perché non può vedere la sua bella - gli dico, dandogli una pacca sulla spalla - sai cosa facciamo adesso?
- Cosa?
- Chiami la tua ragazza e le dici che stiamo andando là con quattro pizze per mangiarle tutti insieme. Ci sarà una pizzeria da asporto qui vicino...
- C'è sotto casa di Josiane.
- Josiane?
- Sì, la mia ragazza si chiama Josiane.
- Che nome dolce! Mi ispira! Secondo me insieme siete una bella coppia!
Arrossisce.
- Di nuovo? - gli faccio notare, sorridendo.
- Lascia stare. Ultimamente va così.
- Va beh, insomma, la chiami e le dici che arriviamo là con le pizze.
- Va bene.
- Che non prepari niente, eh?
- A proposito.. Vieni anche tu perché la vuoi conoscere?
- A parte quello, vengo a fare la baby-sitter alla sorellina invadente così tu e Josiane potete avere un po' di intimità.
Cambia espressione.
- Magari potessimo.
- Perché?
- Finché non si sposa non vuole fare niente. Io con lei cerco di fare quello forte, quello che ce la fa ad aspettare, invece non so se ce la faccio. La amo, ma vivo questa cosa come se non si fidasse totalmente di me, come se il ragazzo che sono stato parlasse per me... Hélyette, sei la prima con cui ne parlo...
- Ma... È una sua scelta religiosa o personale?
- Credo personale. Non abbiamo mai parlato di religione. Io non ho mai creduto in niente.
- Per questo non ti fidi delle persone, perché tu stesso per primo non sai cosa voglia dire fidarsi totalmente di Dio.
- Hélyette, non cominciare. Immagino che avrai detto queste cose mille volte visto che sei sempre stata molto religiosa, però con me non attacca.
- Ti rispetto per come la pensi e non sono nessuno per dirti che devi pensarla diversamente. Però sappi che, in alternativa al tuo ateismo, c'è un mondo in cui potresti ugualmente trovarti a tuo agio.
- Non iniziamo questi discorsi. Lo sai come la penso.
- E hai mai chiesto a Josiane come la pensa lei?
- Lei non ci va in chiesa. Me l'avrebbe detto.
- Magari ha paura di condividere con te...
- Frena - mi interrompe - è una sua scelta personale. La religione non c'entra niente.
- Va bene. Però diglielo che hai paura di non farcela.
- Paura? Dovrei dirle che ho paura...? Andiamo, non sono più un ragazzino, non dovrei avere paura e poi nella coppia sono io quello forte, se mollo io trascino anche lei e non mi va.
- Fai come ti senti. Adesso però la chiami e andiamo là.
- Quindi, fammi capire, tu sei religiosa però fai la deejay in discoteca? Te lo lasciano fare?
- Direi che il Medioevo l'abbiamo passato da un pezzo. Comunque se tu fai vedere che ti senti bene con te stessa a fare una determinata scelta la gente si adegua a quella scelta che hai fatto. Se tu ti mostri indecisa e insicura, è la volta buona che ne approfittano per criticarti. Poi alla fine ti criticano lo stesso, però io me ne frego. La vera libertà, Daniel, è essere se stessi.
- Le tue massime mi mancavano - mi dice, ridendo - dopo che ti avrò presentato Josiane vorrei che ne trovassi una anche su di noi.
- Una l'avrei già anche senza conoscerla...
- Vai.
- "Insieme siete una forza, lontani una debolezza. Siete fatti per stare insieme".
- Tu sei una forza. Mi hai fatto tornare il sorriso. Va beh, andiamo. Comunque bella sta cosa della forza.
- Ti ci volevo un po' io ad animare le tue giornate eh?
- Più che altro non vedo l'ora di vederti fare la deejay.
- Sarà un'esperienza unica. Nella tua discoteca poi...
- Non vedo l'ora.

DIECIMILA VOLTE TI AMOWhere stories live. Discover now