Capitolo 45 - Alexie's pov

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Stasera alla Lunar Eclypse c'è la festa per i 25 anni di Pierre, il fratello maggiore di Bastien. Daniel ci ha fatto venire alle tre per iniziare a preparare tutto. La festa inizia alle 19 e credo che abbia accettato solo per rilanciare la discoteca visto che da quando la gestisce lui non c'è mai molta gente. Per l'occasione ha chiesto a un suo amico che lavora in una pizzeria di preparare trecento pizze e il poveretto è da ieri che impasta e congela, impasta e congela.. Ha addirittura chiesto una mano ai suoi per venire a pulire la discoteca. Ha persino comprato quel deodorante da ambienti da mettere nei bagni. E, ciliegina sulla torta, ha ingaggiato una deejay italiana che è arrivata apposta da Milano per animare la festa e ancora non abbiamo capito quanti soldi si porterà via dal nostro stipendio. Daniel arriva con mezz'ora di ritardo. Ha una faccia strana. Ha gli occhi rossi. Entra e ha già la sigaretta in bocca. È tutto spettinato. Mi sembra di rivedere il Daniel playboy di qualche tempo fa. Lo osservo mentre pulisco il bancone. Si avvicina. Puzza da vodka. Era una vita che non lo sentivo puzzare così tanto da alcool.
- Va tutto bene? - gli chiedo, forse anche un po' preoccupata.
- Perché, non si vede? - brontola - sto alla grande.
- No, non si vede - rispondo - l'unica cosa che sento è puzza... Ma quanto cazzo hai bevuto?
- Si sente molto? - chiede, annusandosi la camicia.
- Parecchio - rispondo, ridendo - ma non ti potevi cambiare?
- Sì, ma non facevo in tempo per l'ora che vi avevo detto...
- Tanto sei arrivato comunque mezz'ora dopo...
- Eh lo so, ma è solo perché Hélyette voleva venire anche lei per vedere il nostro impianto audio..
- Chi?
- Hélyette, la deejay di stasera. Quella italiana. Te ne avevo accennato no?
- Sì, qualcosa... Ma è già arrivata?
- Sì, è arrivata ieri.
- Le hai dovuto pagare anche l'albergo coi soldi della Lunar Eclypse?
- No, sta da me.
- Da te? Da te in casa? Ma dove dorme, scusa?!
- A letto con me.
- Ma sei deficiente? E se lo scopre Josiane?
- Josiane mi ha lasciato - risponde, dopo un po'.
- Ma perché ti ha lasciato?
- Dovevamo uscire insieme - mi racconta - poi mi ha telefonato per dirmi che sua sorella non stava bene e che non poteva più uscire con me. Io sono andato a casa sua per portarle la cena e farle una sorpresa, ma lei non mi ha aperto. Io ho iniziato a brontolare, lei ha sentito tutto dal citofono che era rimasto acceso, è scesa, ci siamo sparati addosso una marea di cazzate e mi ha lasciato. Io me ne sono andato. Fine.
- Che tragici, litigate per la prima volta e vi lasciate!
- Lo so, sono un idiota, ma cosa potevo fare?
- Beh magari dirle meno cazzate e non andartene? Oppure chiamarla invece di bere come se non ci fosse un domani?
- Ero con Hélyette, non è che potessi mettermi in ridicolo inginocchiandomi o roba simile per farmi perdonare...
- Sei andato da Josiane con Hélyette? Quindi lei l'ha vista andare via con te??!
- Sì, sicuro. Comunque non si è arrabbiata per quello, si è scocciata perché le ho detto che è una repressa.
- Solo perché non c'è ancora stata? Sei un bastardo, Daniel.
- Oh, vacci piano con le parole, sono sempre il tuo capo.
- E lei è mia sorella.
Mi esce naturale dirlo. Lui mi guarda strano, poi mi risento dire quello che ho detto.
- Da quando lo pensi? - mi chiede, cambiando espressione.
- Da un po'. Mamma e Richard si vogliono sposare e lui vorrebbe che lei venisse a stare da noi. Mi ha anche dato il suo numero qualche giorno fa ma io non l'ho ancora chiamata.
- Ah, si sposano? Ma lei non verrà mai a stare da voi. Delle due però sarebbe meglio perché quella stronzetta di Chloé la sta manipolando per farci lasciare e alla fine c'è pure riuscita.
- Quella stronzetta di Chloé? Da quando la pensì così? - chiedo, ridendo.
- Da un po'... Bastien ci aveva visto giusto.
- Comunque, non verrà mai a stare da noi... Appena finisce l'estate se ne va a Parigi con Julie, Louis e Chloé.
- Ci va veramente??
- Sì, così ha detto Richard.
- E quando pensava di dirmelo?
- Credevo l'avesse fatto.
- No... Non sapevo niente...
Una ragazza lo raggiunge alle spalle.
- Il tuo impianto audio è una forza, Daniel - dice, dandogli una pacca sulla spalla.
- Hélyette, lei è Alexie, non so se te la ricordi....
- No, mi dispiace, non me la ricordo... Comunque, piacere, Hélyette - allunga la mano per presentarsi e sorride.
- Lei è la famosa deejay italiana? - chiedo a Daniel - ma lo capisce il francese?
- Sì, sono bilingue - interviene Hélyette, sorridendo.
- Ah ok, scusa non lo sapevo.
- Offrile qualcosa da bere, io vado a vedere com'è messo Bastien...
- Perché? Cosa sta facendo?
- Sta sistemando delle cose sul retro. Non ti preoccupare.
- Ok.
Daniel esce. Hélyette si guarda intorno.
- È bello qui.
- Diciamo di sì. Cosa vuoi da bere?
- Un analcolico, grazie.
- Alla frutta?
- Sì, fragola se c'è.
Una famosa deejay che mi chiede un analcolico alla frutta. Mah. Ma chi ha ingaggiato Daniel?
- La prima volta a Marsiglia?
- Nooo. È un ritorno. Venivo in vacanza qui tanti anni fa.
- Ah e Daniel come l'hai conosciuto?
Mi guarda, sorpresa.
- Beh, sono sua cugina.... Non te l'ha detto?
- Sua cugina??! Tu sei sua cugina??
- Sì perché?
- Digli che torno subito. Devo fare una telefonata.

Chi dovrà chiamare Alexie con tanta urgenza? Qualche idea?

DIECIMILA VOLTE TI AMOWhere stories live. Discover now