Sono riuscito a farli tornare al tavolo. Julie mi prende la mano, non mi sono preparato nessun discorso, avrei voluto perché questo momento lo aspetto da un sacco di tempo e ci tenevo a usare delle belle parole. Invece penso che parlerò a cuore aperto, da padre, anche se sono tre anni che nessuno mi chiama più così. Faccio un respiro profondo prima di iniziare a parlare. Estelle mi blocca.
- Se permetti, Louis, li avrai anche fatti tornare al tavolo, ma la parte su Alexie la racconto io.
- Veramente dovrebbe raccontarla Richard, ma fai come vuoi - le rispondo, leggermente piccato.
- Io? Il grande psicologo ha pensato bene di mettermi in mezzo per giudicarmi dopo anni che si porta a letto mia moglie? - ribatte Richard, rivolgendosi a me.
- Louis non ha ancora parlato, ma qui l'unico a fare casini con le donne mi sembra lei - interviene Daniel, in mia difesa. Lui e mio figlio erano migliori amici. Credo di essergli sempre stato simpatico.
- Ma come cazzo ti permetti? - ribatte di nuovo Richard - non sono affari che ti riguardano.
- La mia ragazza scopre che suo padre è un coglione che fa figli in giro e che non sa scegliere con che donna stare e io dovrei anche stare zitto? - gli risponde Daniel.
- Sì, dovresti, perché anche tu sei un coglione - interviene Alexie - hai scoperto di amare Josiane dopo essere andato a letto con me.
- Cosa hai detto Alexie? - interviene Estelle, scioccata - Daniel, tu sei andato a letto con mia figlia, con la sorella del tuo migliore amico? Ma non ti vergogni, cazzo?
- Josiane, scusa, ma tu non dici niente? - chiede Julie.
- Lo sapevo già - risponde lei.
- A quanto pare c'è un altro coglione in circolazione - commenta Richard, divertito, accendendosi una sigaretta. Ha sempre adorato questo genere di casini, non a caso infatti è sempre stato il migliore a crearne per sé e per gli altri.
- Almeno Daniel è stato sincero con Josiane e le ha raccontato di essere andato a letto con te - interviene Bastien, a supporto di Daniel.
- Ma se non si ricordava niente e gli ho dovuto dire io come erano andate le cose! - commenta Alexie.
- Ma eri ubriaco, Daniel? - interviene Estelle.
- Sì, parecchio - commenta Daniel - anzi, adesso che ci penso potresti anche esserti inventata tutto!
- Tranquillo, non sono così cogliona come lei - dice Alexie, indicando Chloé.
- Cosa c'entra mia figlia? - chiede Julie.
- Si era inventata che Daniel l'aveva portata a letto - spiega Alexie.
Chloé arrossisce e abbassa lo sguardo.
- Chloé, ma perché l'hai fatto, scusa? - le chiede Julie.
- Lascia perdere mamma, abbiamo già risolto - interviene Josiane - "mamma" per modo di dire visto che a quanto pare non sei mia madre.
- Tesoro, mi dispiace tanto - commenta Julie - credimi, io ti ho sempre trattato come se fossi mia figlia.
- Non lo metto in dubbio - risponde Josiane - ma di certo non mi ha fatto piacere sapere i vostri intrallazzi sentimentali dopo 24 anni.
- Lo so, dovevamo parlarne prima.
- Aspetta che "lo psicologo" racconti di Chloé - interviene Richard.
- La pianti di chiamarmi così per ridere del mio lavoro? - brontolo, scocciato.
- Ma dai, non ti si può dire niente, Louis, come sei permaloso! - interviene Estelle.
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DIECIMILA VOLTE TI AMO
General FictionUna promessa fatta a un amico in punto di morte intreccia inaspettatamente le vite di un ragazzo e di una ragazza che mai avrebbero pensato di poter condividere anche solo un'amicizia a causa dei loro caratteri opposti. Da un lato, lui, Daniel, gest...