Sarai Nostro

By CarmyCozzolino

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"Loro la chiamano bisessualità e va bene, ma io credo che in realtà non sia una questione di pene o vagina. È... More

cast
Capitolo 1.
capitolo 2
capitolo 3
capitolo 4
capitolo 5
capitolo 6
Capitolo 7
capitolo 8
capitolo 9
capitolo 10
capitolo 11
capitolo 12
capitolo 13
capitolo 14
capitolo 15
capitolo 16
capitolo 17
capitolo 18
capitolo 19
capitolo 20
capitolo 21
capitolo 22
capitolo 23
Annuncio.
capitolo 24
capitolo 25
capitolo 26 prima parte
capitolo 27 seconda parte
capitolo 28
capitolo 29
capitolo 30
capitolo 31
capitolo 32
capitolo 33
capitolo 34
capitolo 35
capitolo 36
capitolo 37
capitolo 38
piccolo avviso
Capitolo 39
capitolo 40
capitolo 40 parte 2 (revisione, correte a leggerlo)
Avviso.
capitolo 41
Nuova Storia.

Epilogo.

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By CarmyCozzolino

2 anni dopo..

Possibile che non mi riesce? ..slaccio la stoffa e riprova per altri venti minuti, mi guardo allo specchio, indosso uno pantalone nero elegante e una camicia bianca ricamata sul lato sinistro, precisamente sul cuore. Le scarpe spiccano, sono nere e lucide, sembro io quello che si deve sposare e non mia mamma che si risposa per la seconda volta.

Dopo due anni Micheal ha chiesto la mano di mia mamma al sottoscritto, già avete capito bene, Mick ha chiesto il mio consenso per sposare mia madre e io l'ho riso in faccia, tutto mi aspettavo tranne che mi avrebbe chiesto il permesso.

Sarò io ad accompagnare mia madre all'altare e sono emozionatissimo a tal punto che le mie mani tremano dall'agitazione e questo nodo non mi vuole proprio riuscire.

"c'è la fai per domani?" fa irruzione Evan nel suo vestito elegante blu lucido, è terribilmente sexy.

"non ci riesco, sto da tre ore con questa cravatta" lascio perdere dando modo a Evan di pensarci lui, io di nodi non ne capisco proprio niente. Non ho mai indossato vestiti eleganti proprio perché non amavo le cravatte e i papillon, vestivo sempre casual oppure indossavo solo camicia e giacca sportiva, tutto tranne le cravatte che mi stringono il collo. Mentre lui è applicato ad annodare la cravatta io mi perdo ad ammirare il suo volto, le sopracciglia perfette e inarcate in un'espressione concentrata, gli occhi castani con delle sfumature dorate e le labbra rosee piene e invitanti. Lo bacio improvvisamente senza dargli il tempo necessario per metabolizzare il tutto, mi stringe a lui e ricambia il bacio.

"a me niente?" si imbroncia Devin entrando dalla porta.

Anche lui come noi indossa un abito elegante, lui si differenzia da noi, è bianco ed a staccare il tutto è la cravatta nera annodata perfettamente con annesse scarpe lucide nere.

"tu hai avuto più di un bacio" lo ammonisco.

"vero, ma le vorrei ancora quelle labbra peccaminose che avvolgono il mio .."

"credo che può bastare.." si intromette Evan, notando le mie guance rosse. Nonostante siano passati due anni da quando ci siamo rimessi insieme, ogni parola maliziosa che esce dalle sue labbra mi imbarazza sempre.

Un cavallo bianco corre verso di noi, scodinzolando con la coda e un cuscinetto avvolto sul dorso con due strisce di raso legate al torace, porta le fede nuziali degli sposi.

Sarà Akita a portare le fedi all'altare, abbiamo fatto le prove a casa e anche in chiesa per mesi interi per fargli capire come fare l'ingresso, dopo molte prove Akita ha capito come funziona, spero solo che non combina nessun guaio.

Avevo detto a mia madre che non sarebbe stata un'ottima idea di Akita, ma lei ha insistito senza voler sentire ragioni, se Akita sbaglia qualcosa io me ne tiro fuori perché è pur sempre un cane. Akita che fa da damigella c'è è davvero fuori dal comune, quale persona sana di mente permetterebbe ad un cane di portare le fedi? ..solo mia mamma.

________________

Evan e Devin hanno raggiunto la chiesa con la loro auto, mentre io sono con mia mamma nella carrozza, guidata da quattro cavalli banchi. Mia madre ama le cose in grande, si crede di essere la Regina Elisabetta, per anni ha detto che se un giorno si sarebbe sposata, quel giorno sarebbe stato solo suo e avrebbe organizzato il matrimonio migliore dell'anno, un matrimonio da ricordare.

Alcuni invitati sono fuori alla chiesa, aspettando l'arrivo di mia madre, la nostra famiglia è meno numerosa della famiglia di Micheal, come ho capito la sua è composta da cinque fratelli e due sorelle, del totale di dodici nipoti, una famiglia abbastanza numerosa. La nostra è composta da Peter e mio padre,Thomas e Jay, nonna Agnese, i miei ragazzi e Akita, lo stretto necessario, mia madre ha voluto invitare le persone più care, non avendo sorelle.

Mentre con la carrozza facciamo il giro della chiesa, mi arriva un messaggio di Evan dove mi avvisa che è tutto pronto e che possiamo entrare.

"mamma è arrivato il momento."

"Adam sono nervosa, andiamocene" spalanco gli occhi, ma sta bene.

"mamma andrà tutto bene."

"ma io non c'è la faccio, sono troppo agitata, Adam andiamocene"

"mamma stai perdendo la testa? Guarda hai organizzato un matrimonio da favola, carrozza con cavalli bianchi, c'è un uomo meraviglioso che ti aspetta all'altare e tutti gli invitati che non vedono l'ora di veder entrare la sposa e poi c'è Akita, ci sono voluti mesi per insegnargli come portare le fedi" grazie ad Akita, riesco a far sorridere mia madre.

"spera che la tua palla di pelo non faccia danni" mi avvisa.

"non sarà un mio problema ma tuo, se Akita sbaglia non prendertela con lei ma con te stessa"

"tu credi che sbaglia?"

"non lo credo, lo so per certo"

"non sei di aiuto Adam" mi da un calcio.

"dai su andiamo" dopo aver sospirato, scendiamo dalla carrozza, facendo attenzione a non farla inciampare nei suoi tacchi vertiginosi.

"cavolo questo non ci voleva" ghigna mia madre, il suo tacco si è incastrata tra due pietre facendola perdere l'equilibrio e inciampare sui suoi stessi piedi.

"io in braccio non ti porto, quindi rimettiti in piedi e cammina bene"

"ma che razza di figlio sei, sicuro che sei mio?non ti avranno scambiato nella culla"

"così offendi il mio ego" la riprendo facendo l'offeso e portandomi una mano al petto segno di grande rancore e tristezza nei suoi confronti.

"e c'è l'hai anche bello grande"

"mamma, non osi immaginare quanto" le faccio l'occhiolino ammiccando in modo alquanto malizioso. Lei inizialmente non capisce la battuta guardandomi in cagnesco, ma quando capisce i suoi occhi si spalancano.

"Adam sei il solito pervertito"

"dai su andiamo che ci stanno aspettando, finta santa" mi da una spintarella, poi dopo aver preso un grosso respiro ci incamminiamo verso la navata.

Un lungo tappeto bianco si estende per terra con petali di rosa sparsi per terra, sui banchi della chiesa dove tutti gli invitati sono esposti verso di noi con i loro cellulari costosi tra le mani riprendendoci, ci sono dei mazzetti di rose bianche e rosse.

Mia madre è emozionatissima a tal punto da colargli una lacrima agli angoli degli occhi.

"finirai per sciogliere il trucco e sai quanto Nonna Agnese ci tiene" già avete sentito bene, mia nonna nonostante la sua età è ancora in grado di fare trucchi eccezionali, da giovane ha eseguito dei corsi di trucco e parrucco anche se di parrucco non ci capisce una mazza, per questo sono io a fargli le pettinature, lei è brava solo con i pennelli e i colori e in grado di trasformare un brutto anatroccolo in un cigno.

"si scusami hai ragione, non la sopporterei" sorride e la consegno a Mike che anche lui come mia madre è emozionato. Indossa un vestito elegante grigio lucido con delle rifiniture nere.

Il parroco conduce la funzione cerimoniale e dopo circa un ora finisce.

___________

Arriviamo all'hotel scelto dagli sposi, è molto accogliente è molto elegante e sofisticato.

La sala è allestita con grandi lampadari di cristallo che risplendono grazie alla luce del sole che riempie la sala, circa quaranta tavoli ricoperti con tovaglie bianche con ritocchi rossi. Mia madre ha preferito il bianco simbolo della purezza e della passione, lei definisce il suo amore puro e passionale, l'amore se non è sporco non è amore e credetemi sentire certe cose da mia madre è vomitevole, visto che quando parla incrocia parole su parole a tal punto da non riuscire a capire il nesso del discorso, da come ho capito questo sembra essere il messaggio che lei vuole mandare.

"Amore tua mamma sta entrando"

"si andiamo" mi avvicino a Devin e lo bacio sulle labbra.

"Evan dov'è?"

"è andato a cambiare l'acqua all'uccellino" sorrido. Sempre il solito.

"ha detto proprio così?"

"si testuali parole" entrambi ci abbracciamo e andiamo nel giardino annesso alla sala, dove mia madre fa il suo ingresso con al fianco Mike. Poco dopo arriva anche Nicholas accompagnato da.. "cosa? E da dov'è uscito quello?" dico guardando Dev con stupore, lui mi risponde facendo spallucce ma è Evan ad interrompere i nostri discorsi.

"si chiama Colin è il ragazzo di Nickolas. Stanno insieme da due mesi"

"e come mai noi non ne sapevamo nulla?" gli chiedo.

"credevo che lo sapessi" fa spallucce.

"tua madre non ti ha detto nulla?" mi domanda Devin.

"no, a mia madre se la vedo due volte a settimana è pure tanto."

Due anni dopo che sono tornato con i ragazzi ho ripreso i corsi, sono stato promosso con il massimo dei voti e con il contributo di mia madre, dei risparmi che avevo messo da parte e con una quota di 10.000 dollari di mia nonna che solo allora ho scoperto che mi aveva aperto un libretto quando ero piccolo, ho aperto un negozio di parrucchiere dove ho assunto tre ragazzi che si occupano dei maschi e quattro ragazze di cui tre che si occupano delle donne e una sciampista.

Io nel frattempo mi occupo con la dirigenza del negozio e dei tagli femminili essendo che le ragazze non ne sono in grado o meglio lo sono ma non rischiano.

Ho lasciato la custodia delle chiavi a Marcus il primo ragazzo che ho conosciuto di cui ho un forte rapporto di amicizia, lui ha 18 anni l'ho incontrato al corso, lui iniziò voleva fare il cuoco ma quando si è messo all'opera capì che non era il posto giusto per lui, la mamma gli disse di scriversi ad un corso che gli sarebbe piaciuto e che non avrebbe mai fallito e lui scelse il parrucco, così lo incontrai lì e ho legato molto.

Lui apre il negozio alle 9.00 puntuale mentre io mi reco alle 10.00 anche i miei ragazzi hanno bisogno di notevoli attenzioni e anche io ho bisogno di loro.

Ritorno sempre verso le 20.00 a casa, molte volte resto a mangiare al negozio ma, il Lunedì è chiuso. Essendo un negozio molto conosciuto in città per le sue ottime recensioni lasciate sul nostro sito, siamo diventati molto famosi e la clientela è molto ampia.

Evan è diventato un architetto ed è sempre impegnato nel suo studio con i suoi progetti davanti, con matita, righelli e gomme disegna edifici. La sera è sempre stanco e se non ci fossimo noi a tirarlo un po' su, direi che si sarebbe perso.

Devin ha aperto una galleria d'arte, ma attenzione non è lui a disegnare, lui è negato. Lui è dirigente e ospita quadri di grandi artisti. Tutti e tre abbiamo delle attività ben avviate e non ci manca nulla per essere felici, riusciamo a tenere stabile la nostra relazione, senza farci mancare nulla.

___________________

Ci sediamo a tavola e iniziamo a mangiare le pietanze. Il nostro tavolo è composto da sette posti. Ci siamo io, Dev, Evan, Jay, Thomas, Nicholas e Collin, guardo quest'ultimo notando ogni suo particolare, sembra un ragazzo di alto rango, potrebbe essere figlio di una famiglia benestante. I suoi occhi sono di un azzurro cielo, in grado di farti perdere nella profondità dei suoi occhi, i capelli biondi come il sole e con ciocche castane all'interno, bene sole e cielo stupendo. Le sue labbra sono carnose e il suo fisico altro slanciato ed evidentemente gioca a Baschet, è molto piazzato.

"quanti anni hai?" mi rivolgo a quest'ultimo. Devin mi da una gomitata, come ad incitarmi di farmi i fatti miei.

"sto solo chiedendo, vorrei sapere qualcosa sul ragazzo di mio fratello."

"no ha ragione, è giusto che mi conosca, tra l'altro sono il ragazzo di suo fratello e sono seduto al vostro tavolo è il minimo." Sorrido.

"Ho 22 anni e gioco a Basket" ecco lo sapevo. Ci ho azzeccato in pieno.

"come vi siete conosciuti?"

"Adam" mi riprende questa volta Evan.

"ero in un campo abbandonato sulla provinciale, è stato lì che ho conosciuto Nick, ora ci stanno costruendo una villa" abbassa lo sguardo.

"Amore ma tu il mese scorso non hai disegnato un edificio presso quella zona?" lo guardo e allo stesso tempo Colin alza lo sguardo.

"si.. ma ancora non abbiamo iniziato i lavori."

"ci sono delle recinzioni, non si può giocare"

"mi dispiace, io non sapevo che c'era chi ci giocava"

"ero solo io ad andarci, lì nessuno mi conosceva e potevo starmene da solo senza i flash continui dei giornalisti che mi perseguitano ovunque io vada."

"Giornalisti?" domando.

"Si gioco nella squadra NBA LONDON, sono il capitano della squadra." Ci avevo azzeccato ovviamente tranne sul fatto che fosse il capitano.

"ah mi fa piacere, c'è lo immaginavo"

"immaginavi?" domanda Nickolas

"beh.. si lo vedo molto alto e piazzato, ha un fisico muscoloso e avevo immaginato che fosse un ragazzo atletico, volevo conferma."

"il solito, amore tu guardi troppi dettagli e questa cosa non va affatto bene."

"amore sarai mica geloso?" lo ribecco, mi avvicino e gli do un bacio a stampo.

"amore dai troppe attenzioni solo a Dev" Colin sposta lo sguardo tra noi tre, fin quando è Evan a raccontargli di noi.

"ci amiamo tutti e tre, stiamo insieme da 3 anni più o meno"

"e vi amate allo stesso modo?"

"si, prima eravamo solo io e Devin, poi perdemmo la testa per Adam e dopo mesi ci siamo fatti avanti"

"quindi lui non lo sapeva."

"no, non ne sapevo nulla e dovevi vedere che disgusto quando scopavano nel bagno davanti a me"

"possiamo lasciare i dettagli da parte?" si intromette Nickolas geloso ma, Colin sembra non demordere.

"more voglio sapere, e tu cosa hai fatto quando li hai visti insieme?"

"beh.. in realtà all'inizio sentivo solo gemiti, avevo paura che mi potessero scoprire, poi feci forza e coraggio e uscì dal cubicolo, stavo scappando ma.."

"ma lo fermammo sul più bello" disse Evan sorridendo malizioso "lo invitammo a fare una cosa a tre, ma lui rifiutò bellamente dicendoci.."

"ci disse che un cazzo valeva un altro" finisce Devin sorridendo forte.

"Dio non posso crederci.. e poi che è successo?" domanda Colin sotto lo sguardo infuocato pieno di rabbia e gelosia di Nickolas, Colin sembra non accorgersi, dandoci tutta la sua totale attenzione.

"..gli dicemmo che essendo un cazzo valeva un altro poteva aggregarsi a noi.."

"ci disse che eravamo due depravati" continuò Evan dopo Devin. Prima che arrivino alla conclusione della gita e magari raccontandogli ogni dettaglio della nostra storia metto un punto a quella storia e calmo anche Nick che sembra volesse scoppiare da un momento all'altro.

"amore voglio ballare, andiamo?" entrambi i miei ragazzi si alzano, guardo Nick e lui mi ringrazia con lo sguardo, Jay e Thomas si alzano per venire a ballare con noi e Colin propone la stessa cosa a Nick che lo rifiuta alzandosi dal tavolo e recandosi al bagno sotto gli sguardi curiosi degli invitati ma, prima che Nick raggiungesse la porta della sala Colin con lunghe falcate lo raggiunge e riesce ad afferrarlo e baciarlo senza farlo neanche metabolizzare il tutto. Sono bellissimi insieme.

Noi tre ci mettiamo in pista, io abbraccio Evan che altrimenti mi pianta qui e,Devin dietro di me. Nessuno fa caso a noi, tutti sanno che stiamo insieme ma, non ci baciamo per rispetto delle persone. Balliamo attaccati ma in modo decenti che non lascia nulla all'immaginazione.

Dopo ore di festeggiamenti, ci rintaniamo tutti a casa, inutile dire che appena messo il piede in casa, ci siamo spogliati e chiusi nella stanza.

"finiamo questa serata in bellezza" dice Devin

"ora si che si ragiona" dico.

"non aspettavo altro" conclude Evan. Con un calcio chiude la porta della nostra stanza e ci diamo l'uno all'altro. Facciamo l'amore per tutta la notte e sfiancati ci stendiamo nel letto addormentandoci abbracciati.

Fine.


_______________________________________

Siamo giunti al termine, spero che l'epilogo vi sia piaciuto. So che ci ho messo tantissimo tempo per pubblicare ma tra il lavoro e impegni ho avuto davvero poco tempo.

Volevo scrivervi un avviso da parte, ma lo scrivo qui. 

tempo fa avevo pensato di fare uno spin off, su due ragazzi che ho interpellato nella storia. Parlo di Elia e Simone. Chiacchierando con un amica mi ha aiutato a cambiare qualcosa della storia che voglio scrivere. Ci sarà lo spin-off ma non ora, lo scriverò a Settembre visto che lavoro fino a metà Agosto per poi partire per 15 giorni in vacanza. 

Vi anticipo che con rammarico Elia farà solo una piccola comparsa, visto che d'allora sono passati ben due anni e tra i nostri protagonisti sono cambiate moltissime cose. Quindi chiedo scusa nel caso vi aspettate il nostro bellissimo Elia.

Vi saluto tutti e spero che commentiate e lasciate una stella. Voglio sapere cosa ne pensate della storia, se vi è piaciuta? se è stata di vostro gradimento? spero di non avervi delusi in nessun modo.

CarmyCozzolino. 

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