-Derek! Di' ai tuoi figli di smetterla di distruggere mezza casa!-
-Lo farò solo quando tua figlia la pianterà di rubarmi le cose, Gomez!-
-Finitela di urlare! Io e Arianna stiamo tentando di far addormentare nostro figlio!-
-Ci credo che ha sonno! I mostriciattoli di Cam e Lauren non fanno altro che piangere!-
-Chiudi il becco, Clifford! A differenza di tuo figlio, le nostre piccole sono degli angioletti!-
-Continua a sognare, Cam!- urlò Louis dal pianterreno, ridacchiando poi per le urla che vennero a seguire. Finì di sistemare il proprio bucato nei cassetti e dalla porta entrò un bambino riccio e dagli occhi azzurri. -Papi!- gridò, correndogli incontro.
-Ciao, amore!- sorrise, prendendolo in braccio e baciandolo su tutta la faccia, mentre suo marito li raggiungeva.
Finita la scuola e anche il college, tutta la banda di amici si era trasferita in campagna e in una casa abbastanza grande da tenerli tutti, figli compresi!
Però bastava un giro di macchina da lì alla città e quindi scuola e lavoro non erano un problema per nessuno.
-Come sono andati i provini?- chiese Louis, baciando Harry. -Bene. Jimmy è stato preso come battitore.-
-Davvero? Bravo il mio piccolo!- sorrise, facendo il solletico al bambino, il quale rise come un matto. Dalle scale scese Derek, il quale sorrise alla vista del nipotino. -Ehi, piccoletto!-
-Zio Derek!- urlò Jimmy, facendosi prendere in braccio anche da lui. -Dov'è zio Stiles?-
-Dalla zia Juliette. Sai, la seconda genita è più difficile da gestire della prima quando si è in gravidanza. Sei pronto per una nuova cuginetta?-
-Sì! Sì! Cugina!- urlacchiò, agitandosi e quasi colpendo Derek.
Louis ed Harry sorrisero con amore alla vista del sorriso di loro figlio. Jeremiah Tomlinson Styles era uno splendido pargolo che stava ereditando poco a poco le caratteristiche dei genitori e del resto degli zii. Amava il baseball, il calcio e tutti i suoi cuginetti. Non l'avrebbe mai ammesso, ma aveva una cotta per Sybil, la figlia di Selena e Justin.
Dei passetti si sentirono da sopra le loro teste e dalle scale scesero un bel po' di frugoletti. -Che state facendo?- chiese Harry a Kevin, un bambino dagli occhi verdi e i capelli biondi. Il figlio di Michael e Luke. -Giochiamo a nascondino. Carmen sta contando.- sussurrò, nascondendosi dietro di lui per non farsi trovare da Carmen, una delle figlie di Camila e Lauren. L'altra era la gemella, Lola.
I tre uomini risero e un pianto risuonò per la casa.
-Cameron!- gridò Arianna.
-Ok, vado io!- urlò in risposta a sua moglie. Da pochi mesi era nato Toby, il loro primo genito, ed entrambi erano già fuori gioco!
Un rumore di chiavi fece girare lo sguardo di Louis, Harry e Derek, mentre dentro casa entrava Stiles. La barba era leggermente cresciuta e la divisa da poliziotto mostrava alla perfezione i lineamenti del suo corpo. Derek aveva già l'acquolina in bocca a quella visione.
-Papi!- urlò una delle bambine che si era nascosta. Subito dopo, tre bambine e due maschietti saltarono addosso a Stiles, il quale non cadde quasi a terra. -Ehi, ehi, piano!- rise, mentre tentava di prendere tutti e cinque i suoi figli di quattro, cinque e sei anni in braccio. Una volta che li ebbe tutti attaccati agli arti e al collo, camminò a fatica verso Derek. -Amore, scusa, mi daresti una mano con questo branco di lupacchiotti?- domandò retorico.
Derek si sforzò per non ridere e prese in braccio Thomas Peter Hale e Lucy Cora Hale, uno dai capelli scuri e l'altra dai capelli biondi.
-Scusate?- disse Demi, raggiungendoli a fatica dalla cucina con il pancione. -Avete visto Lucille? Joe deve farle il bagno.-
-Starà giocando a nascondino.- propose Louis, mettendosi sulle spalle il piccolo Jimmy. -Oh, no!- imprecò la ragazza, voltandosi poi verso il salotto. -Joe! Si è nascosta!-
-Va bene!- rispose solamente, consapevole di doverla cercare. Demi sospirò pesantemente, mentre al suo fianco apparve Selena. -Notizie da Liam e Zayn? Sono ancora in luna di miele?-
-Dopo quattro anni? Certo che sì!- rise Stiles, facendo poi un verso di dolore e togliendosi dalla testa la manina di una delle sue figlie. -Rachel Claudia Hale! Non tirare i capelli a tuo padre!- l'avvertì, ma si sciolse subito alla vista di quel faccino rotondo dagli occhi d'oro e incorniciato da una criniera nera.
-Quanto vorrei poter essere al loro posto. La Thailandia deve essere uno spettacolo. E poi, mi mancano Rosie e Tyler. Quei due gemellini sono un amore!- sorrise sognante Selena, trovandosi poi vicino sua figlia. -Ciao, piccola! Vuoi andare a giocare con Jimmy?- la bambina arrossì e annuì. Jimmy non ci mise molto a portarla via da loro per poter giocare in giardino.
-Scott e Isaac?- chiese Harry.
-In Italia. Mabel e Gregor la stanno vedendo per la prima volta.- sorrise ancora Demi, al ricordo degli altri loro nipotini.
-Niall e Morty?- chiese Louis, guardando entrambe le ragazze. -Niall mi ha mandato una cartolina questa mattina. In questo momento sono in Marocco, ma torneranno in estate per far iniziare la scuola a Sophie.- disse Demi, accarezzandosi il pancione che conteneva un maschietto. Edgar Killian Jonas.
-Cavolo, tre figli... poveri loro!- disse Stiles, mettendosi meglio sul fianco il secondo maschietto, John Junior, detto Jay Jay.
-Ti ricordo che noi ne abbiamo cinque, amore. Ed è solo merito tuo. A volte ti sale l'idea o la voglia e ne adotti uno senza mai dirmi niente.- sorrise dolcemente Derek, facendo a cambio e prendendo Isabel Talia Hale in braccio al posto degli altri due. -Ma i nostri non sono pestiferi come Sophie, Gabriel e Davin!-
-Se lo dici tu...- mormorò Selena, prima di guardare con amore i cinque bambini che venivano messi a terra dai loro padri. -Certo che avete messo su proprio una bella cucciolata.-
-Dici? Ancora non mi sembra vero che tra poco alcuni di loro inizieranno la scuola.-
-E insieme ad altri di loro! Calum è agitatissimo per Ivy e Oscar. Tanto che Ashton è stato costretto a prenotare una giornata alla spa pur di farlo calmare.- rise Demi. Louis e Stiles la guardarono sorpresi. -La spa?! Uffa, non è giusto!- sbuffò il primo, beccandosi un bacio sulla fronte dal marito. -Ci andremo anche noi, promesso.- sorrise Harry. Louis annuì e si strinse a lui.
-Io vado a riposare. Sel, ti dispiace aiutare Joe a trovare nostra figlia?- chiese Demi all'amica. -Nessun problema. Tanto Justin dovrebbe arrivare tra poco da lavoro.- sorrise a sua volta. Una volta che Demi fu di sopra e Selena da Joe, i quattro amici mandarono i bambini in giardino assieme agli altri prima di sedersi sul grande divano in pelle.
-Chi l'avrebbe mai detto? Noi tutti, mamma e papà.- diede voce ai suoi pensieri Harry, mettendo un braccio attorno al marito. -Sono passati anni dai Sex Games... da quando ci siamo conosciuti.- disse Stiles, guardando Derek con amore. -Vi odiavamo.- ricordò.
-E noi vi amavamo.- accennò un sorriso il moro, baciandolo delicatamente sulle labbra. -Forse, senza il vostro odio, adesso non saremmo qui.- disse Harry, fissando Louis con aria pensierosa. Louis sorrise radioso e lo baciò. -Io sono contento di non essermi fatto accecare dall'odio... e di aver trovato te.- confessò sulle sue labbra. -Io ti amo.- disse Harry, accarezzandolo sul viso. -E io amo te.- sussurrò Louis, la luce nei suoi occhi era completamente diversa da qualche anno prima.
Adesso era più forte, più viva. Piena di amore e gioia.
-Ti amo da impazzire.- disse Stiles, avvicinando di più il viso a quello di suo marito. Derek fece un sorriso meraviglioso, in grado di farti attorcigliare lo stomaco e ipnotizzare lo sguardo. -Ti amo da morire.- disse a sua volta, baciandolo con passione. Vicini a loro, Harry e Louis fecero la stessa cosa.
Ad interromperli fu il suono di un vaso che si rompeva.
-Papà!-
-Non sono stato io!-
-È colpa sua!-
-Ci fermiamo a cinque, vero?- l'espressione di Derek era supplichevole, ma faceva più che altro ridere. Stiles ruotò gli occhi, nascose la testa nelle spalle e fece un sorriso innocente, mentre lo guardava colpevole. -Be'...-
-ANCORA?!-
"E tutti i ragazzi gridarono: "Per favore, fermati. Mi stai spaventando".
Non posso aiutare questa terribile energia.
Dannazione, giusto, dovresti aver paura di me.
Chi è in controllo?".
-Halsey.
Fine.