Harry sbirciò attraverso l' angolo il suo sottomesso preferito.
Louis stava riponendo dentro il proprio armadietto i libri e la felpa che si era appena tolto.
Harry ebbe un brivido lungo la spina dorsale non appena vide le sue braccia nude. Cosa non avrebbe dato per avere quelle braccia intorno al collo mentre lo baciava!
Si girò verso Derek, il quale gli diede la pillola. -Mi raccomando: al primo momento di eccitazione del tuo corpo. Hai una sola chance per farlo, non sprecarla.-
-Lo so, Derek. Non mettermi ansia. Fossi in te mi passerei la giornata a preparare per domani, visto che avrai l' appuntamento con Stilinski. Vedi di non costringerlo a mettersi subito in ginocchio!- prima che potesse accorgersi di ciò che gli aveva detto, Harry si ritrovò schiacciato contro il muro e il viso di Derek a un centimetro dal suo. -È vero che sei il mio migliore amico, ma prova a dire un' altra cosa del genere su me o Stiles e io ti aprirò la gola... con i miei denti.- gli ringhió con rabbia.
Harry annuí impassibile. Si mise in bocca la pillola e la ingoiò con l' acqua della sua bottiglietta.
Prese un bel respiro e camminò verso il liscio.
Non ignorarmi, ti prego, non ignorarmi.
-Ciao.- disse, una volta che gli fu dietro. Louis si voltò con un cipiglio scontroso sul volto e sbuffò -Che vuoi?- ecco, nonostante gli avesse risposto male, il solo sentire la sua voce lo fece arrapare!
I suoi occhi cambiarono colore, diventando di colore oro e spaventando Louis. Il riccio lo prese per il colletto, avvicinandolo, e ruggì. Un ruggito talmente forte da richiamare le persone intorno a loro e far tremare le finestre. Louis aveva chiuso gli occhi e trattenuto il fiato, per poi tossire quando Harry lo lasciò.
Quest' ultimo si allontanò e andò via con il proprio amico.
In un attimo si era già sparsa la voce che il primo Sub era stato scelto.
Una delle poche lezioni normali che c' erano alla Johnson High era la matematica. Un corso che Morty, Zayn e Liam avevano in comune la quarta ora del giovedì.
Morty provò a svolgere l' esercizio che avevano assegnato, mentre il professore era fuori al telefono per un' emergenza. Non volava una mosca. Si accorse, però, che Zayn non stava scrivendo niente. Picchiettava solamente con la penna sul banco per il nervoso. -Ma che hai?- gli chiese in un sussurro, facendolo voltare. -Voglio chiedere a Liam il permesso di farsi cacciare ai Sex Games.- sussurrò a sua volta. Morty sgranò gli occhi per la sorpresa. -Che?! E perché dovresti chiederglielo?-
-Perché, a differenza di Harry, io sono un vero gentleman. Ho iniziato male con lui e questo, forse, potrebbe essere un passo avanti.- Morty arcuò un sopracciglio, per poi sbuffare -Senti, fratello, sei il mio migliore amico e io voglio il meglio per te, ma... sei sicuro che Liam sia il Sub giusto per te? Andiamo, siete così diversi!-
-Gli opposti si attraggono.- ribatté, con un ghigno furbo -E poi mancano due mesi ai Sex Games. I sottomessi li dobbiamo scegliere adesso, prima che qualcun' altro ce li rubi, e io ho scelto lui.- Morty scosse la testa e fece spallucce. -Fa' come ti pare!- lasciò perdere, tornando all' esercizio.
Tornò ad alzare lo sguardo dopo un po' e bloccò Zayn, che stava per lanciare una pallina di carta. -Che cazzo fai?-
-Glielo chiedo.-
-Come, adesso?!-
-No, il giorno del nostro matrimonio!-ribatté, strattonando il braccio dalla sua presa.
Si voltò, lanciò la pallina di carta e beccò Liam in testa, che stava dall' altra parte dell' aula rispetto a loro.
Lo ignorò.
-Liam! Ehi, Liam! Pssss, Liam!- sussurrò forte Zayn, tentando di farsi notare da lui. -Oh, ti prego, non fare più "pssss" o dovrò correre in bagno!- lo pregò Morty, sentendo che la sua vescica stava per esplodere.
Zayn alzò gli occhi al cielo e riprovò con la pallina di carta. Stavolta rimbalzò sulla testa del ragazzo, facendolo voltare verso di lui.
-Che vuoi?- gli chiese, sussurrando, con un po' di rabbia. -Posso cacciarti ai giochi?- disse a voce talmente bassa da far fare un' espressione confusa a Liam. -Eh?-
-Posso. Cacciarti. Ai. Sex. Games?- ritentò, facendo lentamente ogni parola con le labbra. Liam scosse la testa, confuso.
Zayn sbuffò. -Io...- indicò sé stesso -... cacciare...- fece gli artigli con le mani -...te?- indicò lui e poi fece il punto interrogativo con le dita.
Liam capì solo dopo qualche secondo. Arrossì e abbassò lo sguardo, pensando a cosa rispondergli.
-Ti prego, di' di sì. Ti prego, di' di sì.- sussurrò tra sé e sé Zayn, mentre lo guardava come Morty, che voleva vedere come andava a finire.
Liam alzò la testa e deglutì, prima di annuire al pakistano. Zayn sorrise e si voltò verso l' amico. -Sì! Visto? La gentilezza va sempre ripagata.- Morty annuì con un sorriso finto. -Vuoi farlo abboccare all' amo, vero?-
-Non sai quanto!-
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