Anno 2016
31Gennaio
Chi conosce Catania sa che anche in pieno Inverno è possibile godere di bellissime e soleggiate giornate. È quello che accadde il giorno del matrimonio di Ignazio e Irene.
La cerimonia si sarebbe svolta alle undici alla Cattedrale di Sant'Agata,a Piazza Duomo. Irene e le sue amiche si svegliarono all'alba. Trucco,parrucco,abito,furono ore frenetiche.
Irene era pronta.
Era fasciata in un bellissimo abito bianco, donatole da Carlo Pignatelli che era venuto a conoscenza del lieto evento.
Era un abito a sirena, in pizzo. Sottolineava il punto vita e terminava con la svasatura della gonna. Il corpetto aveva uno scollo a cuore e per coprire il décolleté,il corpetto era stato doppiato con del pizzo che velava spalle braccia,schiena e arrivava fino al collo. Non era un vestito, era il vestito. I capelli non le erano ancora ricresciuti del tutto dopo la chemio perciò portava una parrucca,l'acconciatura consisteva in un raccolto mordido,a lato un piccolo fiore a cui era stata appuntata la veletta che le copriva per metà il viso e le dava un aspetto retrò.
Era splendida.
Irene non aveva voluto noleggiare una delle solite lussuose auto da cerimonia,aveva voluto un pulmino #Volkswagen, tipicamente hippy. Era azzurro,con dei disegni colorati qua e là e la scritta "Peace".Era perfetto, a nove posti e portava pure il suo nome;se la rideva al pensiero di cosa avrebbe detto Ignazio.Insieme a lei vi salirono i suoi genitori,Chiara,la sua testimone Azzurra e Marco,migliore amico,testimone,e in quell'occasione anche autista della "macchina" della sposa. Mentre si dirigeva verso la chiesa guardava fuori dal finestrino, Via Etnea le scorreva davanti agli occhi,sentiva delle campane che suonavano a festa e il cuore scoppiarle nel petto.
Erano arrivati.Il pulmino Volkswagen si era fermato di fronte la Cattedrale.La notizia del matrimonio era trapelata e la piazza era gremita di gente:giornalisti,curiosi,fan del Volo. Irene non aveva parlato per tutto il tragitto. Marco le diede una mano per scendere.
M:Ire sei sicura di voler tutto questo?Se vuoi andartene siamo ancora in tempo!
I:Scappare è stato sempre il mio forte,lo sai,ma mai come ora ho avuto tanta voglia di restare.
M:Allora i migliori auguri amica mia,meriti il meglio e se pensi che sia lui vai!
Le diede un abbraccio e la consegnò al padre.Irene si guardò attorno: #PortaUzeda alla sua destra,alla sinistra la statutua del #Liotro in basalto e l'#Etna innevata che si stagliava su un purissimo cielo azzurro.Salí gli scalini di marmo,la luce non le permetteva di vedere l'interno della chiesa fin quando non varcò la soglia. Ecco, sentiva le prime note dell'Ave Maria,era entrata,qualcosa le occludeva la vista,erano delle lacrime che volevano uscir fuori.Delle voci familiari riempirono la chiesa, Gianluca e Piero stavano intonando l'Ave Maria.Vide Ignazio all'altare, la chiesa era piena di invitati,ma lei vedeva solo lui.A passi lenti e cadenzati lo raggiungeva, ma le gambe tremavano e il cuore batteva all'impazzata. Si trovarono finalmente di fronte, occhi negli occhi.Ignazio aveva gli occhi lucidi e con mani tremanti le alzò la veletta. Si presero per mano e si voltarono verso il parroco. La cerimonia era iniziata.
Nelle prime file regnava la commozione generale,le famiglie degli sposi annegavano tra le lacrime,solo Nina che faceva da testimone al fratello sembrava resistere.Dopo le prime file Piero e Gianluca con le rispettive famiglie al completo seguiti poi da amici e colleghi degli sposi. Mancavano solo le promesse.
"Vuoi tu Irene Baldi prendere il qui presente Ignazio Boschetto come tuo sposo, prometti di amarlo e onorarlo in salute e in malattia,in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi?
Il silenzio calò,si sentiva solo un brusio proveniente dall'esterno, era la folla che si accalcava.
"Sei sicura di volere tutto questo?" Questa domanda rinbombava nella testa di Irene.
I secondi sembravano eterni e pian piano il sorriso di Ignazio sembrava spegnersi, lo scintillio degli occhi sembrava dileguarsi. A quella vista Irene uscì da quella sorta di assopimento,da quella paura che per un attimo l'aveva attanagliata e le aveva lasciato morire in gola le parole.
"Si...si!Lo voglio!
Un sospiro generale pervase l'intera chiesa.
Chiara stava già pensando al modo in cui poter scappare;Marco,con una mano in tasca, si teneva pronto stringendo le chiavi del pulmino,Azzurra per poco non era svenuta; i genitori di Ignazio, che non conoscevano Irene,erano in fase di shock; i genitori di Irene, che invece sapevano quanto fosse avvezza ai colpi di testa, la vedevano già correre via lunga la navata.
Alla fine tutto andò per il verso giusto.
"Vi dichiaro marito e moglie,adesso può baciare la sposa!"
Igna:Mi farai morire un giorno!
La strinse a sè e la baciò, le loro bocche si unirono nel loro primo bacio da marito e moglie.
Uscirono dalla chiesa e furono assaliti da una folla festante,gente che scattava foto,gli invitati che lanciavano loro chicchi di riso.
Igna:Pigghiasti nu pulminu? (Hai preso un pulmino?)
Irene rise di di gusto mentre annuiva.
Igna:Ecco perché ti ho sposata! Non finirai mai di sorprendermi!
All'ora di pranzo raggiunsero #CasaDelleTerreForti, tutti gli invitati restarono estasiati da quel posto.
Il ricevimento procedeva nel migliore dei modi. Ad un certo punto Ignazio raggiunse il pianoforte.
I:Ora vorrei che tutti gli innamorati,i fidanzati,le mogli e i mariti si prendessero per mano e si dessero un bacio!Zia...unni è to maritu?(Dov'è tuo marito?)
Zia:Sta mangiannu!(Sta mangiando)
I:Aaah allora statti bedda manza,nun vasari a nuddu tu!(Stai calma, tu non baciare nessuno)
Ci fu una risata generale,Ignazio era il solito burlone.
I:Allora,tornando a noi!Questa è stata la colonna sonora del matrimonio dei miei genitori e d'ora in poi sarà anche quella del nostro...
Ignazio guardò Irene e lei pensò che mai nessuno l'aveva guardata cosí in vita sua.
"Whoa my love,my darling
I hungered for your touch
a long,lonely time..."
La voce di Ignazio riecheggiava per le colline di #Acicastello,raggiungeva il mare di #Acitrezza fluttuando tra le onde e gli imponenti #faraglioni e ad ogni nota il cuore di Irene aveva un sussulto, Ignazio non stava toccando solo i tasti del piano,stava toccando le corde della sua anima. "Allora è vero,l'amore esiste!" pensò Irene.
Finita la canzone Ignazio tornò dalla moglie.
Ig:Spero ti sia piaciuta!
Ir:Non sai quanto!
Piero e Gianluca attirarono prontamente l'attenzione degli invitati.
P:Vorremmo dedicare agli sposi una canzone!È di qualche anno fa, si intitola "Per te"!
G:"Per te" per tutti voi,con i migliori auguri agli sposi!
Gianluca alzò il calice di champagne e la musica partì.
"Per te,per te vivrò,l'amore vincerà
Con te,con te avrò mille giorni di felicità, mille notti di serenità..."
Tutti gli invitati ballavano sulle note di quella melodia.
Ir: Abbiamo risparmiato sull'intrattenimento musicale! Non c'è stato bisogno di chiamare qualcuno per cantare, bastate voi!
Ig: Tu e il romanticismo non andate proprio d'accordo!
I due si guardarono sorridendo e continuarono a danzare.
La festa era giunta al termine, gli invitati lasciarono la sala, mentre gli sposi avrebbero trascorso la loro prima notte di nozze lì, a Casa delle terre forti. Quella notte si incontrarono così come era successo tante altre volte. I loro corpi si conoscevano già e avevano imparato ad assaporarsi sin dall'inizio,quando il loro rapporto era tutto carnalità e passione, desiderio e nulla più. Ora non più, era "amore,solo amore!".
Avevano solo una settimana,poi sarebbero dovuti partire per il tour internazionale. Irene salutò #Catania, non sapeva quando vi avrebbe rimesso piedi, stava iniziando a scrivere un nuovo capitolo della sua vita.Iniziava una nuova avventura, un'avventura da vivere in coppia e partiva per un continente per lei inesplorato: l'America.