Di male e d'amore

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Maggio 2020
Irene si staccò da Francesco, cercò di mettersi in ordine e ancora con il cuore in gola si diresse in camera dei bambini.
H:Mamma,ho fatto un brutto sogno!
Irene si chinò su sua figlia.
I:Sta,tranquilla,ora è tutto passato.Dormi,è ancora molto presto!
H:Resta qui con me!
Quelle parole furono come una lama,Irene sentì il cuore squarciarsi.Poche ore prima Francesco le aveva rivolto le stesse parole.Se solo non fosse stata accondiscendente non sarebbe successo niente,ma si era fermata,si era fermata in tempo.Ma non ci credeva,non ci credeva nemmeno lei.Fermarsi in tempo significava dire di no quando lui le aveva detto di restare;fermarsi in tempo significava non permettere che le sue labbra e quelle di Francesco si toccassero.
H:Mamma!
Hueda l'aveva portata nuovamente alla realtà.
I:Si,tesoro,resto qui con te.Ti prendo un bicchiere d'acqua e torno subito!
Irene tornò in soggiorno,trovò Francesco ritto in piedi.Irene si tenne a debita distanza.
I:Non sarebbe dovuto succedere!
Disse tenendo il capo chino.
F:Non riesci nemmeno a guardarmi?
Irene si sentiva in un limbo,provava dei sensi di colpa nei confronti di Ignazio, nei confronti dell'uomo che amava e che aveva amato sempre e nonostante tutto,ma allo stesso tempo,poco prima ogni fibra del suo corpo fremeva tra le mani dell'uomo che aveva davanti,quel contatto non era stato cercato,ma sicuramente voluto.
I:Ti prego di andartene!
Francesco raccolse il suo giubbotto e in silenzio raggiunse l'uscita,quando passò accanto ad Irene,lei si sentì scuotere,sentì nuovamente il suo odore,poi i suoi passi svelti sul parquet,infine la porta aprirsi e subito dopo richiudersi. A quel punto le gambe cedettero,Irene si accasciò sul pavimento e pianse,pianse lacrime amare.

I sensi di colpa,si sa,sono duri da sradicare;conviverci è difficile, per Irene fu impossibile.Decise che avrebbe raccontato tutto ad Ignazio.Chiara,Gero e Marco cercarono di dissuaderla,per quanto sbagliato fosse stato quel che era successo,volevano che lei cercasse di preservare quel minimo di tranquillità che avevano trovato nel loro rapporto di coppia, tranquillità che la vita,per quanto riguarda tutto il resto, gli aveva negato.Irene fu irremovibile,avrebbe parlato con Ignazio;la volontà c'era,ciò che mancava era il coraggio.
Quando Ignazio tornò da #Berlino,Irene iniziò l'ennesimo ciclo di chemio.Passarono i giorni e le settimane,Francesco aveva chiamato diverse volte,ma Irene non aveva mai risposto; Ignazio aveva cercato di limitare i viaggi,cercava di starle accanto col suo migliore sorriso, ma i suoi occhi erano spenti, la luce si era spenta nel rivedere la moglie riversa  in avanti scossa dall'ennesima nausea,nel suo corpo consunto, negli occhi scavati;gli sembrò più cupa e si incupí anche lui.D'altra parte, Irene,di fronte allo specchio non  vedeva ciò che vedeva Ignazio,lei vedeva la sua colpa,impressa a fuoco nella sua anima e capì che non c'era più tempo per tacere.
Dicembre 2020
P:Ma dov'è Ignazio?
Aveva chiesto Piero una volta congedatosi da Irene.
G:Non sono riuscito a trovarlo, gli altri lo stanno ancora cercando.
P:Sarà meglio che torni qui alla svelta o se ne pentirà. Irene non ne avrà... Sta molto...è molto stanca!
A Piero le parole morivano in gola, la percezione che Irene stesse scivolando via era ormai chiara a tutti,ma dirlo era impossibile, alcune parole erano impronunciabili.

C:Ignazio, finalmente ti abbiamo trovato!
Caterina aveva riconosciuto la figura del figlio, gli si era avvicinata,gli aveva rivolto quelle parole in maniera concitata.Ignazio si era girato di scatto,si era allarmato.
I:Non dirmi...non dirmi che...

Capitolo 105
Luglio 2020
Era piena Estate, #Bologna era divenuta invivibile.Il caldo umido rendeva l'aria irrespirabile, la città era una bolgia infernale.La calura estiva avevo fiaccato tutto,Irene in primis,dato che continuava a sottoporsi alla chemio.Fu proprio in queo giorni infernali che Irene arrivò ad una conclusione:finito quel ciclo avrebbe messo fine alla cura chemioterapica.A nulla valsero le preghiere di Ignazio e di tutti coloro che le volevano bene. Le metastasi erano sempre troppe,un'altra operazione era rischiosa e nella migliore delle ipotesi non avrebbe portato a nulla.Ignazio decise allora di portarla in Sicilia,sperava di farla ragionare,sperava che la brezza marina avrebbe cacciato via quei pensieri che pervadevano la sua mente annebbiata.

Erano a Marsala,Irene si era appena svegliata, si era appisolata nel pomeriggio.Sentì delle voci provenire dalla stanza accanto;era Ignazio e stava parlando con Michele.Irene ne fu sorpresa,non capiva,molti dello staff del Volo,Barbara per prima,erano stati a trovarla,ma Michele era tutt'altra storia,aveva numerosi impegni, la sua presenza lí era sospetta.Irene si tirò su,tese l'orecchio.
Ig:Michele è giusto così.Continuando a lavorare non potrò occuparmi di Irene.Ho saputo di un luminare,in America,forse lui potrà aiutarci.Porterò Irene lì, ci trasferirono lì se serve.Devo Michele!Devo lasciare Il Volo,devo lasciare il mio lavoro!
Irene non resistette più, a passi lenti,smunta e dimagrita raggiunse i due.
Ir:Io non mi trasferirò in America,i miei figli non cresceranno lì e tu non lascerai proprio niente!
I:Irene...
Ir:Ora parlo io!Ti ho detto che ti avrei dato tutto il tempo che mi resta,ma io voglio che questo sia tempo di qualità.Non voglio che tu sia costretto a vedermi ancora in queste condizioni,né voglio essere priva di giocare con i bambini perché continuamente stanca.Voglio il meglio per voi, voglio darvi il meglio.E noi non lasceremo l'Italia,è casa nostra.Tu sei cresciuto,per forza di cose,saltando da un continente all'altro,per te questo Paese oramai è solo una delle tampe province del mondo.E per quanto riguarda la.musica, oramai lei è troppo per te e inoltre hai dei doveri nei confronti dei tuoi figli a cui dovrai garantire il meglio quando non ci sarò. Abbiamo accolto Hueda affinché avesse un'opportunità migliore; Diego deve crescere sapendo che è possibile realizzare i propri sogni,proprio come è successo a te! Entrambi devono poter aspirare a qualunque cosa.
I:Basta,non voglio sentire queste cose...
Ir:No,mi dispiace, non ho finito!Abbiamo già fatto tanti errori, non aggiungiamone altri.Io ho sbagliato ed è ora che tu lo sappia!

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