Anno 2016
Il 17 Febbraio Il Volo tenne un concerto a New York city.Tra il folto pubblico americano, Irene notò anche degli italiani, si erano recati lì inorgogliti dalla bravura dei loro connazionali,ma soprattutto desiderosi di annusare quel profumo,quel profumo di origini condivise. Il concerto iniziò con l'esecuzione de "Il mondo",non vi era canzone più appropiata; l'America tutta e "La grande Mela" in particolare accoglie persone di tutte le nazionalità.Il concerto fu un tripudio di emozioni,di cuori che battevano all' unisono,di note che scorrevano sui pentagrammi; tre voci che si fondevano in un connubio perfetto per poi slegarsi e creare assoli capaci,allo stesso modo, di mozzare il fiato.Per fare musica in quel modo,oltre al talento e all'impegno, c'era bisogno di tanta passione.
Una passione di eguale entità Irene riversò sui suoi studi.
"Irene,la moglie di Ignazio?"
Irene ingoiò quel rospo amaro e rispose:
"Si,Irene!
Al telefono era Francesco,il fratello di Piero.Il giorno in cui erano partiti Piero le aveva raccontato della sua famiglia:
"Mio fratello Francesco è nato per stare sui libri,si è laureato a Bologna alla Scuola di Lettere e filosofia con 110 e lode".
Irene lo aveva contattato per chiedergli aiuto,lui stava ancora a Bologna perciò avrebbe potuto aiutarla con i programmi e il materiale didattico in modo tale da poter riprendere gli studi. Da allora Irene si rimise all'opera.Ogni qual volta i ragazzi dovevano rilasciare interviste o mentre erano in viaggio si metteva a studiare,traduceva dal latino,faceva analisi linguistiche.
Irene era in remissione e stava seguendo ancora una cura farmacologica,i lunghi viaggi l'avevano affaticata molto e il medico le prescrisse un periodo di riposo che in poche parole significava il rientro anticipato in Italia.
Ir:Di grazia Sig.Boschetto potrei sapere dove saremo domiciliati in Italia?
Irene cercava di strappare un sorriso ad Ignazio che era molto triste per via della sua partenza,ma non sapeva realmente dove andare, qualche giorno dopo il matrimonio erano partiti,non avevano messo ancora radici.
Ig:A Bologna, a casa mia o meglio...a casa nostra!
Per Irene i giorni a Bologna si susseguirono tutti uguali.Non sentiva ancora quella casa sua (di fatto non lo era) e a Bologna conosceva poca gente.Il lavoro,lo studio, la relazione nascosta con Ignazio,il cancro non avevano favorito la sua vita sociale,perciò,in assenza di Ignazio, trascorreva il tempo tra i libri e talvolta in con Francesco che si era offerto di aiutarla per recuperare il tempo perso.Irene soffriva la distanza, ma soprattutto non teneva a freno la gelosia.
Ir:Ignazio,tesoro!Mi sembra di aver sposato non te,ma skype e il mio PC,lo porto con me persino nel letto!
Ig: Tranquilla Amore,tre giorni e sono da te!Però devo dirti una cosa...si riparte!
Ir:Io chiedo il divorzio!
Ig:E io non te lo concedo!Prepara le valigie, la settimana prossima #Milano ci aspetta!
Anno 2020
Ignazio era seduto in disparte, non voleva parlare con nessuno,voleva stare da solo.La paura di perdere Irene lo attanagliava, si sentiva inerme.Il pensiero volò a qualche giorno prima,prima di quelle crisi,prima della partenza per #Detroit.
Irene era nella sua stessa posizione,seduta sul dondolo nel giardino nella loro casa a #Marsala,pensierosa e taciturna.Ignazio voleva tirarla su di morale e l'occasione si presentò quando trovò una vecchia foto tra le cose in soffitta.
Ig: Tieni!
Le porse la foto.Era uno scatto rubato risalente al giorno della sua laurea.Irene aveva una corona di alloro in testa e un sorriso magnifico sul volto,stava stappando lo spumante tra parenti e amici festanti,la giornata era soleggiata, si trovavano da #prestipino, uno storico bar situato al centro di #Catania,tra Piazza Duomo e Piazza Università.
Ir:Tu qui ancora non c'eri...
Ig: Ma ci sono stato dopo,è questo l'importante.Io non ti amo per quello che sei diventata da quando ci siamo conosciuti,io ti ho sempre amata per quello che eri già. Io amavo già la donna della foto,dovevo solo incontrarla!
