La verità

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Piero era basito.

P: Lo farò, ma non sono sicuro che sia la cosa giusta!

I: Credimi, lo è! Bisogna lottare per la propria felicità, Piero!

Guardò l'amico, lo vide rimuginare sulle sue parole.

I: Dovresti farlo anche tu!

P: Cosa c'entro io, adesso?

Ignazio lo guardò dritto negli occhi.

I: Dov'è Iride? Siria? Giordania? So che sei arrabbiato, che sei deluso, ma devi lottare, Piè!

Lo prese per le spalle.

I: iride è viva, è lontana, ma è viva! Piero, non mandare tutto in malora.

Piero si liberò dalla stretta dell'amico in maniera brusco.

P: Chiamerò Francesco, farò come vuoi tu, ma non parlarmi mai più di Iride!

Così fece. Francesco arrivò tre giorni dopo. Ignazio, con il supporto di Michele, aveva ottenuto che la sceneggiatura del film venisse rivista da Francesco, ciò gli avrebbe permesso di venire a contatto con Nausicaa, il resto sarebbe venuto da sé. Piero tuttavia non se la sentì di dare suo fratello in pasto ai leoni, in pasto a quel destino beffardo; decise di raccontargli tutto. Francesco non poteva più tirarsi indietro.

Nel frattempo varie notti insonni avevano portato consiglio a Rosa.

R: Le dirò tutto, ma tu verrai con me!

Ignazio non avrebbe mai immaginato che la suocera potesse arrivare a quella conclusione.

I: perché?

R: Perché mi ripudierà e avrà ragione di farlo, ma quando saprà la verità sarà sconvolta e avrà bisogno di qualcuno a cui chiedere spiegazioni, qualcuno che non sono io, perché mi odierà, ne sono certa!

Ignazio non poté dire di no; era la madre di Irene, la nonna dei suoi nipoti, era la sua famiglia, glielo doveva.

Nausicaa fu attirata nello studio di Michele con l'inganno; l' ad aspettarla non vi era alcuna riunione, ma solo Rosa e Ignazio. Nausicaa era molto confusa venne fatta sedere, di fronte a lei Rosa.

I: Nausicaa, siamo quasi coetanei, possiamo darci del tu?

N: Certamente! posso sapere cosa ci faccio qui?

I: La signora è Rosa Caneva, mia suocera!

N: Molto piacere!

Le due donne si strinsero la mano, Rosa era bianca come un cadavere, non riusciva a spostare gli occhi dal viso di Nausicaa. Nausicaa, sua figlia.

N: Ci raggiungerà anche sua moglie? Chiese Nausicaa ad Ignazio per rompere il silenzio che era sceso nella sala, ma ebbe l'effetto contrario. Ignazio si prese qualche secondo e poi rispose; da quella domanda evinse che non conosceva affatto Irene. Era stata una scrittrice,a aveva fatto un po' di televisione ed essendo sua moglie era stata, volente o nolente, sempre sotto i riflettori.

I:No, mia moglie non c'è più, è venuta a mancare tre anni fa.

Nausicaa si portò una mano alla bocca, quasi a voler rimangiarsi quella domanda.

N: Mi dispiace!

Disse in maniera concitata, guardando sia Roda che Ignazio.

I due fecero un cenno con la testa, poi Ignazio prese la parola, desideroso di portare il discorso nella direzione giusta.

N: Nausicaa, Rosa avrebbe una cosa importante da dirti...

Nausicaa si sentì nuovamente confusa. in quei minuti Rosa aveva cercato le parole da rivolgere a sua figlia, ma come si fa adire ad una giovane donna che quella che ha davanti è la madre che ha rinunciato a lei?

R: Nausicaa, non sono brava con le parole, sarò diretta. Non cerco la tua comprensione, ma il tuo perdono. so che non sarà facile... Nausicaa io sono la donna che ti ha partorito! Sono tua madre!


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