Ti sento

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Anno 2018
"Aprile dolce dormire!",questa è la regola, ma Irene ed Ignazio erano l'eccezione. Irene si era ristabilita e poté riprendere a viaggiare,fece i bagagli e partì con Diego e Il Volo alla volta dell'#Europa per il tour promozionale. #Spagna, #Germania, #Svizzera, #Russia, #Austria, Irene continuava a scrivere il suo libro e quando riuscivano a trovare un paio di giorni liberi,lei ed Ignazio tornavano in #Italia per le pratiche dell'adozione.
Era quasi la fine del mese e i ragazzi si trovavano in #Svezia,dopo una giornata ricca di impegni Irene ed Ignazio tornarono nella loro camera d'albergo, si sdraiarono sul letto stremati.
Ig:Diego?
Ir:È con Barbara, è super coccolato da tutti!
Risero.
Ir:È un rubacuori!
Ig:Tua madre?L'hai sentita?
Ir: No!Sarà ancora a #Bologna in tenuta casalinga, la scopa in una mano, il Rio Azzurro nell'altra!
Scoppiarono in una fragorosa risata.
Ig:Quindi tuo padre è solo a casa?
Ir: Starà festeggiando, dopo venticinque anni di matrimonio un po' di libertà!
Ig:Tu farai così?Tra venticinque anni festeggerai quando sarò lontano?
Irene gli si avvicinò, incontrò i suoi occhi,il suo respiro e lo baciò. Quel bacio innocente assunse sempre più i connotati di un approccio più passionale.Ignazio sentiva di essere arrivato al limite,un altro secondo e non sarebbe più riuscito a fermarsi.
Ig:Irene...
Ir:Shhh!
Lo zitti lei.
Ig:Davvero vuoi?
Non ci furono più parole e dopo tanto finalmente si rincontrarono nei meandri della notte e dell'amore.

Il tour europeo era iniziato, il primo concerto si era tenuto in #Svizzera.
Una volta concesso l'ultimo bis,i ragazzi tornarono dietro le quinte.Le urla del pubblico,la loro festosità, le canzoni cantate a squarciagola;i ragazzi avevano fatto decine di tour, centinai di concerti,ma l'emozione che si provava di fronte ad un pubblico in visibilio lasciava sempre senza fiato. I ragazzi erano carichi di adrenalina;Irene li aspettava per complimentarsi, aveva lasciato Diego con alcune signore dello staff, era la mascotte del team.Indossava un abito lungo,nero e con un profondo spacco laterale, non appena Ignazio la vide le si fiondò addosso e la baciò,poi la prese per mano e la condusse con sè.
Ir: Dove andiamo? Avete la conferenza stampa!
Ig:Vieni,abbiamo ancora tempo!
Le disse con un sorriso smagliante.
Entrarono nel camerino di Ignazio,lui chiuse a chiave.
Ir:Ma...
Non ebbe tempo di proferire parola che lui la baciò,la prese di peso e la poggiò su un divanetto ai lati del camerino.
La passione li travolse;lei cercava le sue labbra mentre gli slacciava i bottoni della camicia, lui l'accarezzava,la voleva.
Toc toc.
D'un tratto qualcuno bussò forte, i due sobbalzarono.
C:Ignazio,sono mamma!Ti abbiamo fatto una sorpresa!
La maniglia si muoveva su e giù,Caterina tentava d'entrare.
Irene e Ignazio si alzarono di scatto,uno cercò di sistemarsi la camicia, l'altra di ricomporsi.
C:Ma perché è chiuso?
Ignazio e Irene aprirono la porta,davanti i genitori di lui,dietro di loro Piero e Gianluca,i quali dovettero trattenersi dallo sbuffare a ridere.
Ig:Mamma che bello vedervi!
Da dietro Piero faceva segno ad Ignazio di sistemare la camicia,aveva i bottoni allacciati a casaccio,Ignazio allora chiuse la giaccia e abbracciò la madre.
Ir: Che sorpresa!Non ce l'aspettavamo e dico davvero!
Piero mise una mano davanti alla bocca, trattenere le risate era impossibile, nel frattempo Gianluca faceva segno ad Irene di sistemarsi, aveva il rossetto sbavato e i capelli arruffati.
C:Dov' è Diego?
Ig: Venite,bi porto da lui!
I tre si allontanarono.
Ir:Non provate a ridere!
Le parole di Irene non sortirono effetto e Piero e Gianluca scoppiarono in una fragorosa risata.

Passarono un paio d'ore,i ragazzi dopo la conferenza stampa e alcune interviste tornarono in albergo;Irene vi era tornata prima, passato l'imbarazzo l'avevano accompagnata lí Vito e Caterina. Piero,Ignazio e Gianluca erano nella hall quando la videro,indossava un paio di jeans,una felpa e aveva con sè una valigia.Ignazio si fece serio.
Ig: Ma dove stai andando?
Era attonito,non riusciva a capire cosa stesse succedendo.Irene lo portò con sé in disparte.
I:Il padre di Marco ha avuto un infarto.Sto tornando in paese,sto tornando in #Sicilia!Ha bisogno di me!
Ignazio sgranò gli occhi.
Ig:Ha la sua ragazza!
Ir:Hanno deciso di prendersi una pausa,te l'ho detto!
Ig:E sua sorella?Perché non può andarci lei?Perchè devi precipitarti tu nel cuore della notte?
Irene prese un respiro profondo.
Ir:Ignazio,quando io avevo il cancro lui c'era!Io ci sarò per lui!
I:Ma...Per quanto?Domani partiamo per l'#Austria!
Incalzò Ignazio.
Ir:Non lo so,una volta lí ti saprò dire!
Ig: E Diego?Ci lasci qui?Così?
Ir:Sarebbe troppo faticoso per lui.È con tua madre,starà bene!
"Signora Boschetto il taxi è arrivato!"
Dissero dalla reception.
Irene diede un veloce bacio sulle labbra ad Ignazio.
Ir: Torno presto,vi raggiungo a #Vienna, te lo giuro!
Disse mentre si allontanava.
Ignazio vedendola andare via pensò che il destino era beffardo, innamorati,ma costantemente separati; destinati a vivere fugaci momenti di felicità per poi vederseli scivolare via tra le dita.Quegli stessi pensieri attraversavano la mente di Irene mentre entrando in taxi vide attraverso il finestrino Ignazio, ancora nella hall dell'hotel,intento a guardarla.Il taxi partí e il rumore del motore coprí quello dei pensieri di Irene e la distolse da essi.

Anno 2020
Chiara lasciò Francesco solo con le sue inquietudini.
Ig: Chiara, Chiara!
La chiamò Ignazio quando la vide sfrecciargli davanti.
Ig:Che succede?
Chiara era una donna dal sangue freddo, riusciva ad affrontare tutto,aveva i nervi saldi,era una roccia.Quella situazione tuttavia l'aveva colpita troppo nel profondo e gli argini tra cui racchiudeva il suo dolore si erano rotti,i nervi avevano ceduto,il dolore aveva inondato l'anima.
C:Sono stanca,non ce la faccio più!Io non so come... Non so dove...
Ig: Hai ragione! Sei venuta di corsa da #Catania lasciando tuo marito e tuo figlio e qui non fai altro che prenderti cura di tutti!Mi dispiace,davvero!
C:Irene mi ha sopravvalutata...
Ig: Lei pensa che tu sia invincibile.Ogni volta che parla di te le si illuminano gli occhi.Non c'è persona che lei stimi di più, che tenga più in conto di te.Mi ha raccontato estasiata del giorno della tua laurea,di quanto fosse stato bello vederti realizzata,ma anche quanto fosse stato bello condividere la quotidianità,vivere sotto lo stesso tetto,mi ha raccontato delle vostre tante disavventure,della vostra empatia...
C:Non ha tenuto conto di una cosa,che io la sto perdendo!Non ha tenuto conto che in una situazione del genere non avrei retto.Lei era convinta che fossi io a sorreggerla, in realtà ci sorreggevamo a vicenda.Intersecate come le lame di due forbici, incrociate e unite da un perno. Le lame possono allontanarsi divaricandosi,ma possono poi riavvicinarsi grazie a quel perno che è l'affetto,intatto e immutato.
Ignazio l'aveva ascoltato senza proferire parola,Chiara guardava fisso di fronte a sè,soffriva,ma non piangeva. Chiara e Irene non piangevano mai,troppo orgogliose,troppo forti per concedersi alle lacrime.Chiara si alzò e a passi cadenzati si allontanò, Ignazio la osservò andarsene. l sentimenti che loro provavano per Irene erano diversi,ma il dolore era uguale.
Mentre Ignazio parlava con Chiara,Piero si era allontanato,aveva deciso di fare due passi,le parole dell'amico l'avevano scosso.Non ebbe neanche il tempo di voltare l'angolo che vide Francesco visibilmente agitato.
F:Scommetto che tu lo sapevi e che l'hai aiutato ad insabbiare tutto!
Disse Francesco non appena incontrò lo sguardo del fratello.
P:Di cosa stai parlando?
F:Lo sai bene,di quello che ha fatto Ignazio anni fa in #Argentina!
Disse con fare concitato.Piero sette in silenzio qualche secondo, poi rispose.
P:Si,l'ho sempre saputo.
Francesco iniziò a scuotere la testa in segno di disapprovazione.
P:Non credere che fossi dalla sua parte.Mi arrabbiai molto,non l'ho mai giustificato!Non dire nulla era l'unica soluzione, allora il loro matrimonio era già in crisi,quella sarebbe stata la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso!
R:Che succede qui?
Rosa,che stava attraversando il corridoio, si trovò nel bel mezzo della discussione dei fratelli Barone.
R:Parlate!
Francesco e Piero non sapevano come comportarsi,Rosa era già in pena per la sorte della figlia, aggiungere dolore al dolore sarebbe stato crudele.
R:È venuto a galla,non è vero?
Piero deglutí,Francesco si fece bianco in volto.
R:Se solo non foste stati sempre così occupati, sempre in giro per il mondo ve ne sareste accorti, ve ne sarete accorti prima...tutti!
Rosa parlava fissando Piero,poi si voltò verso Francesco.
R:L'ho capito sin dal giorno in cui ti ho visto alla prima ecografia! Tu sei innamorato di Irene,da allora o da sempre, questo non lo so,ma ne sei innamorato!
I fratelli Barone erano basiti,erano felici che Rosa non avesse scoperto del tradimento, ma quelle parole furono come una scossa.
R:Mia figlia non mi ha mai detto niente,ma l'ho osservata, l'ho osservata allora e anche dopo e si è insinuato in me un sospetto che avrei voluto scacciare via,il sospetto che anche lei potesse provare qualcosa,che non fosse indifferente...
Le parole di Rosa furono troncate dall'arrivo di Chiara.I quattro si guardarono,quel giorno in ospedale tutte le fragilità, i dolori,i segreti stavano venendo a galla,uno ad uno;vecchie ferite si riaprivano ed una nuova stava per essere inflitta.

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