Smarrirsi

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Anno 2019
Qualche giorno dopo il Festival,quando ormai tutti erano tornati a #Bologna,Irene decise di dare una cena:i ragazzi,Michele, Barbara, i suoi genitori ,quelli di Ignazio e Chiara.Una cena intima,lontano dai riflettori.
Tutto procedeva bene:i nonni imboccavano i nipoti,i ragazzi sembravano rilassati,tutti sembravano divertirsi;ad un tratto Irene chiese l'attenzione dei suoi ospiti.
I:Ho due annunci da fare!
Tutti la osservarono con uno sguardo interrogativo.
I:Tranquilli!Niente di brutto
Tirarono un respiro di sollievo,tutti tranne Ignazio.
I:In primis ho deciso che non farò più TV!Continuerò a scrivere,è questo quello che so e voglio fare! Poi volevo dirvi che ho finalmente realizzato un sogno:ho comprato una casa,per la prima volta posso dire di avere una casa mia,una mia proprietà che mai nessuno potrà portarmi via!
"E dov'è?In questo quartiere?"
Chiese Michele.
I:No,a #Catania!
Le reazioni dei commensali furono varie:Piero,Gianluca,Michele e Barbara si congratularono con Irene,Chiara era al settimo cielo,i genitori di Irene non proferirono parola,delusi dal fatto che la loro unica figlia non fosse stata sfiorata dal pensiero di prendere casa vicino a loro,nel loro paese,ma a ben 100 km;Vito e Catenina sorrisero forzatamente, consci di quello che sarebbe successo di lí a breve.Qualche minuto dopo l'annuncio, infatti, senza dire una parola,Ignazio si alzò e lasciò il soggiorno. Tutti fissarono Irene, il suo sorriso si rabbuiò.
I:Smettetela di guardarmi cosí,ero certa che l'avrebbe presa male,ma ci tenevo a condividere con la nostra famiglia,con i nostri amici, un traguardo così importante per me!A quanto pare ho sbagliato,ho sbagliato di nuovo!Immagino che la cena sia terminata.
Quando tutti andarono via,Irene raggiunse Ignazio. Lo trovò in camera da letto,vicino alla porta delle valigie vuote.Irene si agitò.
Ir:Cosa stai facendo?
I:Ti ho preso le valigie, così potrai andare a casa tua!Non è per questo che l'hai comprata?Per scappare da qui ogni volta che vorrai?
Ir:Tu non riesci a capirmi
I:No
Ir:Perché ci facciamo così tanto male a vicenda?
I:Perché siamo troppo diversi per stare insieme, ma troppo innamorati per lasciarci!

Per stemperare gli animi,Irene preparò le sue valigie e quelle dei bambini e seguì Ignazio e i ragazzi,direzione #Russia. Stettero dieci giorni,ma il rientro per Il Volo sarebbe stato breve,qualche giorno dopo sarebbero dovuti partire per il #Canada;si sarebbero fermati lí per due settimane.Irene disse che per i bambini sarebbe stato stancante un altro lungo viaggio;decise perciò che sarebbero rimasti in #Italia e che, in assenza di Ignazio, avrebbero trascorso quel periodo in #Sicilia,parte a #Marsala e parte nella nuova casa a #Catania.Ignazio partí scontento; da quando Irene aveva comprato quella casa fremeva,non vedeva l'ora di trascorrerci del tempo e fu così che quella volta, presentatasi l'occasione, la colse al volo.
Giorni dopo Ignazio chiamò mamma Caterina, quando lei le disse che, a Marsala,Irene e i bambini non si erano ancora visti,non si stupí. Si strofinò il mento, il viso contratto,si collegò a skype e la chiamò.

Quando giorni dopo arrivò il tempo di lasciare il Canada, Gianluca si accorse dell'espressione insofferente dell'amico.
G:Ignà che hai?Ancora per via della casa?
Gli chiese mentre facevano la fila per il check in.
I:No
Disse secco.
G:E allora?
Ignazio prese la valigia,iniziò a camminare con andatura lenta,quasi non avesse fretta di prendere quell'aereo,di tornare a casa.
I:Irene è felice,le brillano gli occhi.Sorride,sorride tantissimo, ho riscoperto il suono della sua risata!Ed è bella,bella, se possibile, piú di prima. Sembra l'Irene di tanti anni fa,quella con cui mi sono scontrato in quel ristorante.
Gianluca,fiducioso che la situazione tra i due si fosse sistemata,abbozzò un sorriso.
G:E non ne sei felice?
Ignazio si voltò verso l'amico,stette un attimo in silenzio,poi rispose con voce bassa,come se lui stesso non volesse sentire le parole che stavano per uscire dalla sua bocca.
I:Non hai capito Gianlú!Non è così per me,perché io non riesco più a farla ridere in quel modo da tempo.Li conosco quegli occhi,sono gli stessi con cui mi guardava il giorno in cui ci siano sposati,gli stessi occhi con cui mi ha detto tante volte di amarmi senza bisogno di proferire parola.È cosí felice perché c'è un altro!Non ho più dubbi!

A #Catania si respirava aria primaverile: il sole era caldo e l'Etna, ormai spoglia del suo manto bianco, si stagliava su un limpido cielo azzurro. Anche i bambini adoravano quella città, Irene li aveva portati alla Villa Bellini a giocare, a Piazza Duomo a vedere L'Elefantino che troneggiava proprio al centro,di fronte al Duomo;trascorsero anche molto tempo con Chiara, la cui gravidanza era ormai palese.Irene era felice,era in pace.
Un giorno,mentre si trovava in casa,sentì suonare il campanello;si stupì, erano in pochissimi a conoscere quell'indirizzo.
Aprí la porta,lui sorrise e poi disse:
"Ti sei sistemata proprio bene"
Era Francesco. I due si abbracciarono,non si vedevano da #Sanremo.
I:Entra! Che ci fai qui?
Disse Irene con un sorriso smagliante.
F:Sono stato a Naro,tra qualche ora ho un aereo per #Bologna,così ho deciso di passare a farti una sorpresa
I:Hai fatto bene!
I due si sedettero e parlarono per molto tempo.Francesco si complimentò per la casa,per il traguardo che aveva raggiunto,sapeva quanto ci tenesse ed era orgoglioso di lei.Poi come al solito iniziarono a parlare di libri,teatro,poesia,autori vari, e il tempo volò senza che se ne accorgessero.Poco prima che Francesco andasse via i due si abbracciarono di nuovo,faticavano a staccarsi,era come se l'uno volesse trattenere l'altro,come se non volessero lasciarsi.
Francesco andò via,ma poco dopo il campanello suonò di nuovo;Irene ebbe un tonfo al cuore.Si diresse di scatto verso la porta,ma quando aprì non era Francesco la persona che si ritrovò davanti.
"Sei in un mare di guai"
Le disse Chiara vedendo la faccia quasi delusa di Irene.
Chiara aveva incrociato per le scale Francesco, si era allarmata.Solo a lei Irene aveva confessato le strane sensazioni che provava quando stava con lui, ma a quelle sensazioni,a quelle emozioni,non aveva dato mai un nome.Irene sospirò.
C:Stai giocando col fuoco,lo sai?
Chiara si era seduta, Irene le stava davanti a braccia conserte, non rispose.Stette un attimo in silenzio, poi sibilando disse:
Se solo...
Irene si interruppe.
C:Parla, Irene!Siamo solo io e te ora!
I:Se solo...
Le parole le si spezzavano in gola.
C:Se proprio non riesci a dirlo tu,lo farò io!
Erano un libro aperto, l'una per l'altra;quella che le legava era un'empatia fuori dal comune.
C:Se solo non ci fossero i bambini,se solo non ci fosse Ignazio,se solo tu non lo amassi,saresti già sul primo taxi,diretta in aeroporto per inseguire lui.
Chiara indicò con il dito la porta.
C:Dimmi che mi sbaglio.
Irene era ancora davanti a lei
I:Non potrei dirlo,sai già che hai ragione.
Irene si voltò, le diede le spalle e si avvicinò alla finestra.
C:Ora cosa hai intenzione di fare?
I:Ignazio torna a #Bologna domani! Tornerò a casa con i bambini
C:Hai capito benissimo cosa intendo!
Chiara si alzò, si avvicinò ad Irene che le dava ancora le spalle.
C:Certe volte mi chiedo cosa tu voglia veramente!
Irene stette un po' in silenzio.
I:Me lo chiedo anche io da ben ventisei anni!

Anno 2020
Attimi di silenzio si susseguirono dopo lo sfogo di Francesco. Entrambi riuscivano a sentire il cuore battergli forte dentro il petto;erano in preda alle emozioni,i nervi stavano cedendo,tutto sembrava sgretolarsi,niente sembrava avere più senso perciò tutto poteva essere rilevato,non c'era più tempo per i silenzi, per le parole non dette,per i segreti.
I:Tu l'hai resa così felice e così infelice allo stesso tempo,come quando comprò quella casa!Non riuscivi ad accettarlo,non riuscivi a capire quanto fosse importante per lei che una casa non l'aveva avuta mai,lei che gioiva finalmente perché poteva dare,grazie al suo lavoro, un aiuto economico alla sua famiglia;niente più prestiti,favori!Ma tu no,l'accusavi,insinuavi che volesse lasciarti!
Ignazio udite quelle parole si infervorò,strinse i pugni e lo guardò dritto negli occhi.
I:Sospettavo che avesse un altro e non avevo tutti i torti.
F:Continui a non capire!
I:Io ho capito invece! Vi siete baciati e...
Ignazio si avventò su di lui, lo prese per il colletto della giaccia.
F:E cosa?Vuoi sapere se siamo stati a letto insieme?Perché per te si riduce tutto a questo,non è vero?

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