Perdonare

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Luglio 2020
Michele si defilò,Irene si sedette,Ignazio, teso,si posizionò di fronte a lei.La donna iniziò a parlare pacatamente.
I:Io non rimpiango niente,men meno il nostro matrimonio,ma noi,Ignazio,ci siamo sposati a ventuno anni,così giovani,così incoscienti,ma sicuramente tanto,tanto innamorati!
Ignazio deglutí,quella premessa lo aveva spaventato.
Irene iniziò a parlargli del loro tour,quello del 2016,e di come d'un tratto si fosse sentita un'inetta,senza un lavoro,una posizione;gli parlò delle chiacchiere con Piero e dell'inizio della sua amicizia con Francesco.Dal momento in cui pronunciò quel nome,le parole parvero macigni,la bocca non voleva farle uscire. Delineò i tratti della loro amicizia, di giorno in settimana,di mese in anno.Omise le volte in cui il cuore aveva palpitato forte e nel momento in cui gli raccontò della dichiarazione fattale da Francesco, Ignazio era ormai pieno d'ira,la fronte madida di sudore, i tratti del viso duri,i pugni stretti.
I:La sera dell'#Eurovision tornai tardi, ci baciammo,non dovevamo farlo,ma l'abbiamo fatto e...
Ignazio scattò in piedi, uno scatto violento,scomposto.
I:E cosa Irene?Ci sei andata a letto?
Gridava,era furioso, rosso in viso.
I:Ci siamo fatti trasportare,è vero,ma ci siamo fermati.Hueda aveva fatto un brutto sogno,sono andata da lei.
Ig:E se non vi avessero interrotto?Avresti continuato?E poi perchè?Per sesso?Te ne sei innamorata?Perchè?Voglio la verità, Irene!
Irene si intimorì, Ignazio era una furia, non l'aveva mai visto così,ma lei non voleva più tenergli nascosto alcunché,ora che tutto era venuto a galla,omettere,nascondere, sembrava inutile,impossibile.
I:Ti amo,è con te che voglio stare,ma sì,se non ci avessero interrotti,so di certo che non ci saremmo fermati!

Furono giorni di dolore e di silenzi.Lo strazio aveva appestato la casa coprendola con un velo di silenzio.Irene avrebbe preferito urla,strepiti,rimproveri alla tortura del silenzio che Ignazio le infliggeva. Per una attimo aveva temuto che se andasse via.Il letto era freddo,il posto accanto al suo vuoto.Ignazio era andato a dormire nella camera degli ospiti.Irene lo pregò, lo implorò di parlarle,quando riusciva a convincerlo lui le rispondeva con frasi fredde,volte a ferirla.Irene incassava ogni colpo,senza dir nulla.Nel momento in cui gli aveva confessato tutto,Irene era già venuta a conoscenza del tradimento di Ignazio, l'unico, avvenuto anni prima.Aveva deciso che mai gliel'avrebbe detto,mai gliel'avrebbe rinfacciato.Lo fece per punirsi,per autoinfliggersi una punizione. Quello di Ignazio era stato il peccato della carne;il suo,invece,no.Non era stato un peccato d'amore,ma non era stata solo attrazione.C'era una connessione,c'era stato del trasporto e poi Francesco non era uno sconosciuto abbordato in un bar,era un amico, c'era stato dell'affetto.Irene pensò che forse erano semplicemente due anime in pena che si erano incrociate nel loro cammino e che avevano cercato consolazione l'uno nell'altro.E Ignazio?Cos'era Ignazio? Lui era il grande amore della sua vita,quello così sbagliato e imperfetto da essere vero.Ignazio era quell'amore che inevitabilmente ti fa soffrire,ma del quale non puoi fare a meno.
Tornarono a #Bologna,per forza di cose,per improrogabili impegni del Volo.Poco dopo essere arrivati,Irene lo vide fare la valigia.
I:Vai via?
Ig:Si!
I:Per sempre?
Ig:No!
I:Perché?
Ig:Perché ti ho fatto quella promessa e la manterrò.Non me ne vado.Sono tuo marito,che ti piaccia o no.Non ti libererai di me.E io,anche se in questo momento lo vorrei tanto, non riuscirei mai a liberarmi di te!

Settembre 2020
Pian piano che i giorni passavano,il tempo sembrava lenire le ferite. Ogni giorno Irene ed Ignazio scambiavano una parola in più, ogni giorno sedevano un po' più vicini a tavola.Fu una riappacificazione lenta,erano  cauti,avevano paura di scottarsi.Sfiorarsi era doloroso, eppure inevitabile.
Un giorno Irene venne invitata come ospite in un programna,si trattava dello stesso show #Rai che lei aveva condotto.Le era stato nuovamente proposto,ma per ovvi motivi aveva dovuto rifiutare.Al suo posto era stato incaricato un giovane giornalista che si era occupato del conflitto israelo-palestinese come inviato, un professionista e così Irene accettò ancor più di buon grado.
L'accoglienza del pubblico fu calorosa,Irene si accomodò e l'intervista cominciò.
X:Nei suoi libri i suoi protagonisti sono  quasi sempre persone del Sud che però trovano il riscatto al Nord.Ciò è dovuto alla sua storia personale?
I:Permetta che faccia una premessa.Io amo la #Sicilia,essa è un dono che Dio ha fatto agli uomini,è una terra tanto bella,calda e accogliente, quanto difficile.Ma è pure vero che ci sono tante altre regioni splendide:#Puglia,#Campania,#Calabria.Il #Sud è bello,lo è bello tanto quanto il #Nord.L'#Italia è bella,è bella tutta.#Firenze,#Milano,#Roma,#Verona città incantevoli,perle delle regioni del Centro e del Nord.Ma l'Italia non è la sola #Lombardia,non è il solo #Veneto.L'Italia è anche il #Molise,le #Marche,l'#Abruzzo,la #Sardegna.Mi è capitato di sentire persone che chiedevano dove fosse la #Basilicata, poi è uscito il film Basilicata cost to cost e il turismo ha subito un'impennata.Il cinema,la letteratura,l'arte servono anche a questo,ad ampliare la conoscenza,a far vedere agli altri cose che hanno perso di vista o che stanno perdendo.Quindi sí,le mie scelte sono dovute alla mia vita,ma anche al fatto che l'arte è un inno,un inno al bello e al vero

L'intervista procedeva tranquillamente. Si parlava di libri,degli esordi,della fama,di Sanremo,dei viaggi,inevitabilmente del matrimonio,ma non vennero fatte mai domande troppo personali,Irene aveva di fronte a sé un professionista. Si parlò anche della malattia,ma con estremo garbo,senza alcuna spettacolarizzazione del dolore.
X:Quando potremo leggere la sua nuova fatica letteraria?
Irene rimase in silenzio, strinse forte il tessuto della gonna che le ricadeva sul ginocchio.Si fece seria in volto.Il fatto che fosse nuovamente malata era sotto gli occhi di tutti,ma nessuno,a parte la famiglia e gli amici, era a conoscenza delle sue reali condizioni di salute. Iniziare un nuovo romanzo era impensabile, iniziarlo sapendo di non riuscire a vederlo nella sua compiutezza aveva fatto sí che Irene riponesse la penna nel cassetto.
I:Per ora sono molto concentrata sui miei figli,non ho avuto il tempo per mettermi all'opera.
X:Che cosa spera per l'avvenire dei suoi figli?Una vita,una carriera come quella sua o di suo marito?
I:Spero in un avvenire sereno. Spero che percorrano la loro strada, non la nostra. Le scelte di vita non si ereditano.Il fatto che  siano cresciuti tra concerti non vuol dire che non possano diventare avvocati, insegnanti, architetti.Il fatto che siano cresciuti sotto i riflettori non presuppone che debbano starci, a meno che non abbiano le doti e la voglia.
L'intervista terminò e Irene si congedò.Arrivata a casa strinse forte Ignazio e i bambini e per la prima volta ebbe veramente paura, paura di perderli,paura di non vedere ciò che sarebbero diventati,paura di non vedere Ignazio con i capelli brizzolati cantare ancora,paura di non vedere il sorriso di Hueda e gli occhi grandi di Diego.
I:Qualcosa non va?
Chiese Ignazio.
I:No,mi chedevo solo come sembreresti col pizzetto e i capelli bianchi.
Disse Irene accennando un sorriso.
Ig:Sembrerei Michele!
Irene rise.
Ir:E sarebbe un male?
Ig:Non lo so!Tu mi vorresti lo stesso?
I:Io ti vorrei sempre,io ti vorrò sempre!

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