Un'altra opportunità

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Ignazio trascorse una notte insonne. Era appena l'alba quando decise di abbandonare il letto; raggiunse la camera dei bambini e restò lì a fissarli sull'uscio. Quante ore aveva trascorso così dalla morte di Irene. Poco dopo la morte della moglie quel letto freddo era stato difficile da sopportare, preferiva trascorrere la notte a suonare, quando poi la stanchezza lo attanagliava andava nella stanza dei bambini e li guardava dormire e così, finalmente, trovava un po' di pace. Il tempo era scandito dai loro respiri, nei loro visi angelici Ignazio ritrovava serenità, sin dal giorno della loro nascita erano diventati la cosa più importante della sua vita, dopo la morte di Irene aveva raggiunto la consapevolezza che sarebbero stati anche la sua salvezza. Ignazio aspettò che sorgesse il sole per chiamare Michele, gli spiegò il perché della situazione che si era creata a creare il giorno prima nel suo studio e chiese a lui di spiegare tutto a Piero e Gianluca.

M: lo farò subito!

Ore dopo, quando oramai era sicuro che i ragazzi fossero al corrente della situazione, Ignazio chiamò Piero:

- Chiama Francesco, digli di venire a Bologna!

-Ignà! Cosa vuoi fare?

- Fallo e basta, Piero!

Ignazio staccò la chiamata, ma conosceva Piero troppo bene, sapeva che di lì a mezz'ora l'amico sarebbe stato da lui e così accadde.

I:Sapevo saresti venuto!

Piero raggiunse Ignazio che era seduto sul divano in salotto.

P: Ignazio, cosa vuoi da Francesco. Perché vuoi che torni...

Ignazio si prese qualche minuto, fissò il divano.

I: Sai cosa è successo qui Piero? Mia moglie e tuo fratello si sono baciati e Dio solo sa cosa avrebbero fatto se Hueda non si fosse svegliata; è successo proprio qui, in questa stanza, a dire il vero però il divano l'ho cambiato!

Piero passò le mani tra i capelli, si inumidì le labbra, era visibilmente turbato:

- Ignà, non mi sembra il caso di riprendere certi discorsi, sono trascorsi anni...

I: Hai ragione!

Ignazio si alzò e gli mise una mano sulla spalla.

I: Chiama Francesco, Piero, fidati!

P: perché! Dimmi il perché!

Ignazio infilò le mani in tasca, si voltò verso la portafinestra.

I: Questa è la sua opportunità per essere felice, Nausicaa è la sua opportunità!

Piero era sbigottito.

P: Cioè, tu vuoi che si conoscano, perch...

D'un tratto a Piero il piano di Ignazio fu chiaro.

p: Davvero vuoi una cosa del genere? Io pensavo che...

I: So cosa pensavate tutti! Pensavate che io mi sarei voluto legare a lei! Ci ho pensato anche io Piero, ci ho pensato tanto e sono arrivato ad una conclusione. Tutto questo non è un caso!

I: Ma sei proprio sicuro?

Ignazio si voltò verso Piero, lo guardò fisso negli occhi:

- piè, io ho avuto la mia opportunità, io ho avuto la mia felicità. La mai felicità ha avuto un nome e quel nome è Irene. Nessuna donna, neanche quella che le somigli di più, potrà mai rimpiazzarla. Sarà Rosa a scegliere se dire a Nausicaa tutta la verità o meno. Il destino fin qui ha fatto il suo corso, ma ora va un po' aiutato. Chiama tuo fratello, Piero. E' la sua opportunità, ma non svelare mai a nessuno che ti ho detto io di farlo.

Ignazio si voltò nuovamente verso la porta finestra e sussurrò tra sé e sé:

- Irene avrebbe voluto così.


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