Quando meno te lo aspetti

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Anno 2017

Il concerto a #Taormina stava per iniziare, le famiglie al completo di Ignazio, Piero e Gianluca erano sedute tra le prime file,tra di loro anche Irene.Era una goduria tanto per gli occhi quanto per le orecchie: le voci dei ragazzi che si mischiavano,la musica dell'orchestra che incantava e il tutto incorniciato da quello storico teatro, dallo scorcio della baia di #GiardiNaxos sullo sfondo e l'#Etna che troneggiava.

Verso la fine del concerto Irene si recò dietro le quinte del teatro,lí anche Barbara,Gero,Francesco e le madri di Piero e Gianluca.

F:Come mai così assorta?

I:Seduta in platea ammirava uno spettacolo fantastico:musica, bellezze storiche e paesaggistiche,ma da qui ne ammiro un altro!

E Irene gli indicò le miriadi di persone che erano lí ad assistere al concerto: donne,uomini,bambini, ragazzine ulavano,ridevano,si commuovevano,si divertivano.

I:La musica,come la scrittura, ha le sue regole,i suoi precetti, ma se non trasmette,se non ti colpisce e non ti atterrisce, se non ti da un sussulto al cuore non è niente.

Francesco le sorrise e la lasciò lí a contemplare la folla.

D'un tratto Irene sentì qualcosa,guardò il suo vestito,le sue scarpe,poi alzò lo sguardo e incontrò quello di Barbara che in quel momento le era andata accanto.

B:Irene...

I:Mi si sono rotte le acque!

In un attimo si scatenò il panico.Barbara fece sedere Irene che iniziò ad avere dei dolori lancinanti per via delle contrazioni,nel frattempo i ragazzi,inconsapevoli di ciò che stava succedendo,su richiesta del pubblico stavano facendo il bis di "O sole mio".

"Io sono stata in travaglio 8 ore quando ho partorito Francesco"

"A me hanno dato due punti dopo aver partorito Gianluca"

Le madri di Piero e Gianluca stavano accerchiando Irene,ma anziché tranquillizzarla ,con le chiacchiere sulle loro gravidanze non facevano altro che innervosirla.

I:Gero,ti prego vieni qui!

Gridò Irene.

Gero le tamponava la fronte,grondava sudore.

G:Respira,stai calma!

Barbara era andata a chiamare Vito,qualcuno doveva portare in ospedale Irene al più presto.

Intanto le note di "O sole mio" riecheggiavano,le contrazioni aumentavano ed erano una sferzata ogni volta,sempre piú vicine, sempre più dolorose.

I:Qualcosa non va,qualcosa non va!

Ripeteva Irene con un filo di voce.

Vito arrivò e con l'aiuto di un membro dello staff la presero di peso e la portarono in auto.

"Grazie a tutti" gridarono i ragazzi in coro.

La musica terminò,le luci si spensero,il concerto era finito.

Ignazio,Piero e Gianluca raggiunsero le quinte, erano carichi di adrenalina.

B:Ignazio fai in fretta,esci dal teatro e raggiungi l'auto di tuo padre.Irene è con lui,le si sono rotte le acque!

Ignazio sgranò gli occhi e portò le mani ai capelli,deglutí e non appena si rese conto della situazione iniziò a correre come una furia.

All'uscita del teatro l'auto di Vito era già in moto,Ignazio salì.Sul sedile posteriore c'era Irene, madida di sudore e con una mano sul ventre.

Ig:Amore...

Le accarezzò la fronte.

Irene si voltò,era visibilmete scossa.

Ir:È troppo presto,è troppo presto!



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