Come un regalo

233 21 2
                                    

Anno 2018
Irene era confusa, fare televisione non era il suo vero mestiere, tuttavia Conti la voleva fortemente,sia perché era molto apprezzata dal pubblico sia perché entrambi erano testimonial #AIRC,perciò insieme,dal palco dell'Ariston,avrebbero potuto lanciare un forte messaggio,un messaggio di speranza.
Lo show andava così bene che si decise di mandarlo in diretta una domenica sera;l'ospite della serata sarebbe stato un critico letterario,conosciuto per la sua grande vena polemica che quella sera venne fuori ben presto.
"Vede, questo Paese non conosce la meritocrazia.Lei, ad esempio,fa quel che fa perché ha sposato un cantante strapagato.Lei si riempie la bocca di belle parole,dice che è immorale che un Parlamentare prenda più di quanto possa guadagnare in un anno un operaio,ma poi suo marito fa un'apparizione da qualche parte e fioccano i milioni e lei così diventa più popolare,pubblica libri, scrive per le importanti testate!Quante case avete voi?Una al #Nord,una al #Sud!Fate il giro del mondo quattro volte l'anno!

I:Ma come minchia si permette?
Urlò Ignazio.Si trovava ancora agli studi con i ragazzi,Barbara e Michele e insieme stavano seguendo la trasmissione.Tutti erano basiti e temevano la reazione di Irene.

I:Lei ha ragione!
Disse Irene quando il suo ospite finì la sua arringa.
I:Forse se non stessi con mio marito la TV non mi avrebbe mai notata e forse non sarei mai riuscita a pubblicare un libro,ma se così tante copie soni state vendute, non è merito di mio marito,ma di coloro che sono interessati ai miei scritti.Nessuno gli impone di comprarli,eppure lo fanno!Riguardo al denaro voglio confidarle che a #Catania compravo gli abiti al mercatino dell'usato,i soldi erano pochi.Ora non lo faccio più,è vero,ma le assicuro che i nostri lauti guadagni non vengono sperperati! Siamo figli di operai,conosciamo il valore del denaro e la fortuna che abbiamo!

P:Pensi che questo le costerà Sanremo?
Chiese Piero a Michele,che era in contatto con alcuni organizzatori del Festival,mentre Irene rispondeva al suo ospite.
M:Pensano che abbia gestito la situazione con carattere e professionalità! Se possibile,ora la vogliono più di prima!

Il Natale era ormai alle porte. #Bologna si era vestita a festa: mercatini, addobbi, alberelli, musica natalizia. Il Volo,dopo un breve soggiorno a New York, per una serie di apparizioni in alcuni programmi televisivi,fecero ritorno in Italia;un paio di settimane di lavoro allo studio di registrazioni e poi ognuno sarebbe tornato a casa per le vacanze.
Irene era tornata da poco da #Milano,aveva registrato l'ultima puntata del suo programma prima della pausa natalizia,d'un tratto squillò il telefono.
I:Pronto?

Irene aveva chiuso la chiamata da almeno venti minuti e da allora era rimasta pietrificata,aveva ancora la cornetta in mano,neanche il rumore della porta che si apriva per poi chiudersi,annunciando così l'arrivo di Ignazio, riuscì a destarla.
Ig:Amore,ciao!Che fai?
Irene tornò in sè.
Ir:Amore,abbiamo ricevuto un regalo di Natale inaspettato!
Ig: Ah si?Cos'è?
Irene esitò un attimo,poi con la voce rotta dalla commozione disse:
Un figlio,Ignazio! Anzi,una figlia!Ci aspettano a Pozzallo per farci conoscere la nostra bambina!

Pozzallo, paesino del Ragusano,in #Sicilia;si trova nella punta più a Sud e per questo da anni è lí che i barconi della speranza approdano, portando con sè donne,uomini e bambini provenienti dai paesi del bacino del Mediterraneo.

Fu a Pozzallo,nell'ufficio di un assistente sociale, che Ignazio e Irene videro per la prima volta Hueda.
Era una bambina Curda,insieme alla madre aveva affrontato un lungo viaggio,dalla Siria aveva raggiunto le coste della Tunisia per poi imbarcarsi alla volta dell'Italia.In seguito alle operazioni di soccorso la madre era stata ricoverata,ma un mese dopo aveva perso la vita;da quel giorno era passato quasi un anno,periodo che Hueda aveva trascorso in una casa famiglia.
Ignazio e Irene guardarono quella bambina,quante cose avevano dovuto vedere quegli occhi,quanta sofferenza,quante disgrazie.Era lì davanti a loro,ingenua e spaesata, ma sosteneva il loro sguardo.Fu un attimo,poi non ebbero più dubbi:erano diventati nuovamente genitori,quella era la loro bambina,quella era figlia loro.

Anno 2020
Francesco era assorto nei suoi pensieri,le mani in tasca,lo sguardo basso.
F:Ehi!Ehi!Dove stai andando?
Chiese vedendo Hueda sfrecciare lungo il corridoio.
H:Sto andando da mamma!
F:Perché sei sola?
H:La nonna stava parlando con zia Chiara e io sono andata via di nascosto!
Francesco si chinò e le porse la mano.
F:Vieni,ti staranno cercando!
H:No,io voglio mamma!
Hueda aveva solo sei anni,ma era una bambina sveglia e soprattutto molto testarda,non aveva alcun legame di sangue con Irene,ma le somigliava tantissimo,intelligente e ostinata,era un vulcano,non riusciva mai a star ferma e nonostante fosse ingestibile,si faceva voler bene da tutti.Francesco la guardò e si ricordò quello che gli ripeteva sempre Irene: "I figli sono di chi li cresce, non di chi li fa.Fare i figli è facile,ma crescerli,essere genitori,è difficile!Ci vuole impegno, amore,dedizione. L'amore non conosce la genetica,non conosce la razza;è amore e basta."
F:La mamma sta riposando,quando si sveglia ti ci porto.
H:E quando si sveglia?
Disse Hueda, sul punto di piangere.
F:Presto, si sveglierà presto!

Anno 2018
Ignazio e Irene portarono Hueda con loro a #Bologna,dopo gli ultimi impegni del Volo,avrebbero trascorso le vacanze natalizie in #Sicilia,i nonni fremavano,volevano conoscere la loro nuova nipotina. I primi giorni furono duri,Hueda capiva l'italiano, ma non lo parlava bene anche data la giovane età,inoltre la notte spesso piangeva,così Irene la portava con sè nel letto matrimoniale per darle conforto. Diego era molto piccolo,ma Irene ed Ignazio volevano che stessero quanto più possibile insieme,che Hueda si abituasse a lui,a loro.
Una mattina si svegliarono, Hueda era tra Irene ed Ignazio, la testa sul petto di lei,i piedi su quello di lui.
Ir:Sta comoda,vero?
Chiese Irene con la voce ancora roca.
Ig:Direi proprio di si!
Rispose con voce assonnata Ignazio.
Irene pensò che avrebbe voluto svegliarsi sempre cosí,ma poi si rattristò.
Ir: Ignazio,io non voglio che ce la portino via,questo per ora è solo un affidamento...
Ig:Nessuno ce la porterà via,te lo prometto!
Ir: E come la mettiamo con Sanremo? Forse ho fatto male ad accettare, non potrò darle la giusta attenzione!
Ig: Irene, i miei e i tuoi ti raggiungeranno lì per aiutarti quando sarai impegnata, non vedono l'ora di vizarla! Io sarò con voi ogni volta che potrò! Andrà bene!Ce la faremo anche stavolta,ce la faremo come sempre!
Le loro labbra si unirono.
Ir:C'è la bambina nel letto,non avrai altro Boschetto!
Disse Irene ridendo.Ignazio sbuffò divertito, poi svegliarono Hueda e lei aprì i suoi splendidi occhi castani.

Unchained storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora