Il mio cuore stanco di aspettarti invano

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Anno 2016

Capita alcune volte di vivere non desiderando altro se non quello che si ha già.Capita più spesso di quanto non lo si immagini, ma quando accade di accorgersene lo si può spiegare menzionando una sola e semplice parola:felicità.

Irene fece la sua inchiesta in #Grecia, quando tornò ripartì subito per seguire Ignazio nel tour estivo che finì i primi di Settembre, mese in cui poterono fare finalmente ritorno a #Bologna.

Ir: Non pensi sia ora di smettere?

Irene si trovava in un bar in centro in compagnia di Francesco, oramai si conoscevano da quasi un anno ed erano diventati ottimi amici. Condividevano l'amore per la latteratura, la filosofia, la scrittura; erano entrambi siciliani e amanti della loro terra natia.Condividevano inoltre lo stesso destino, quello di una vita fuori dal comune non perché fosse la loro, ma per riflesso delle persone che amavano, Piero da una parte, Ignazio dall'altra.

Francesco stava fumando la sua #Winston blu mentre Irene sorseggiava un caffè.

F:Non farmi la morale,fumavi anche tu!

I:Era inevitabile, negli studentati girava più tabacco che acqua potabile!

Risero entrambi!

I:Dimmi, che fine ha fatto la svampita che hai portato al concerto ad #Agrigento?Vi siete lasciati?

F:Non era la mia ragazza!

I:Tu e tuo fratello non vi somigliate affatto! Lui non vede l'ora di farsi una famiglia, tu in un mese cambi più ragazze che calzini!

Francesco sbuffò a ridere.

F:Nessuna era quella giusta!

I:La incontrerai!

F:E se l'avessi già incontrata?

Il cellulare di Irene squillò e lei rispose, stette al telefono una decina di minuti.

I:Alzati Don Giovanni,si va a festeggiare! La #Feltrinelli pubblicherà il mio libro!

Anno 2020

Ignazio era ancora seduto in disparte, fulminava chiunque tentasse di avvicinarsi; Irene dopo la crisi era stata intubata.I bambini erano stati portati via,ora che non c'erano neanche le loro voci e i loro sorrisi a riempire quel posto, tutti erano nuovamente caduti in quel dannato limbo,tra vita e morte;speranza e rassegnazione.

Piero si avvicinò a Francesco e alla madre.

"Sarà meglio che voi andiate!"

F:Io non mi muovo!

Piero guardò il fratello con sguardo interrogativo.

F:È ora che tu sappia!



Gianluca ignorò la volontà di Ignazio e andò a parlargli.

I:Gia...

G:Stai in silenzio,ascoltami!Giorni fa ho parlato con Irene, era molto preoccupata. È sicura che te la caverai senza di lei, ma sa che soprattutto all'inizio non sarà semplice,ecco perché ha chiesto alle persone che ti vogliono bene di starti accanto ed è quello che faremo,che tu lo voglia o no!

I:È colpa mia!Io l'ho fatta agitare, io...

G:Basta con i sensi di colpa,non è colpa di nessuno!Avete avuto sempre uno strano destino voi due,c'era sempre qualcosa che voleva separarvi.Ma forse una ragione c'è,il vostro è un amore da fare invidia,fattelo dire da chi l'ha visto da fuori!La tua era una bella vita anche prima di conoscere Irene,ma dopo di lei si è arricchita di cose splendide. Ora va a casa,riposati un po'! Ci siamo noi qui!

Ignazio non fiatò,diede una pacca sulla spalla a Gianluca,non servivano parole e poi andò via.

Mentre usciva dall'ospedale Hueda gli corse incontro,poco distante da lí c'era Chiara con Diego in braccio.

H:Dove vai papà?

Ignazio si chinò.

I:Vado un attimo a casa!

H:Torna presto però!

Le diede un bacio e stava proseguendo quando si voltò di scatto e vide Hueda che ancora lo guardava. Tornò indietro e la prese in braccio.

I:Chiara,Hueda viene con me!Pensa a Diego per favore!

Per un attimo negli occhi di Hueda gli era sembrato di rivedere quelli di Irene,quegli occhi velati di tristezza ogni volta che lo vedeva partire senza poterlo seguire. "Abbiamo fatto degli sbagli e ci siamo fatti del male,ma era inevitabile,quello che ci ha travolti è stato un amore esagerato,troppo grande.Pensavo di amarti tanto quando ti ho sposato,ma ora so con certezza che ti amo più di allora, perché nonostante tutto ti sposerei di nuovo,perchè ne è valsa la pena anche di soffrire.Rifarei tutto con te e se avessi ancora del tempo a disposizione farei molto di piú"

Ignazio stava guidando e pensava a quel che gli aveva detto Irene prima di partire per Detroit e alle parole di Gianluca,"alle cose splendide" che Irene aveva portato nella sua vita; ad un tratto guardò lo specchietto retrovisore e vide Hueda. Una delle cose splendide era lí,in carne ed ossa: era sua figlia.



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